News Pubblicata il 19/07/2016

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Avvocati: al via la compensazione tra imposte e crediti per patrocinio gratuito

Gli avvocati assegnati al patrocinio gratuito potranno compensare i crediti vantati nei confronti dello Stato, con le tasse dovute o con i contributi Inps da pagare per i loro dipendenti



Il 15 luglio il ministro della Giustizia di concerto con il ministro dell'economia e delle finanze, hanno firmato il decreto contenente le modalità operative con le quali gli avvocati, potranno effettuare la compensazione dei crediti vantati per l'attività svolta a seguito di ammissione al patrocinio a spese dello Stato e i debiti per ogni imposta o tassa (compreso l'Iva) ovvero a titolo di contributo previdenziale per i loro dipendenti. Lo ha reso noto con un comunicato stampa del 15 luglio, il Ministero della Giustizia.

Gli avvocati, quindi, che vantino crediti per spese, diritti e onorari, maturati e non ancora saldati, e per i quali non sia stata proposta opposizione, potranno, attraverso la piattaforma elettronica di certificazione predisposta dal Ministero dell’economia e delle finanze, esercitare il diritto utilizzare il credito in compensazione (si ricorda che questa facoltà è stata introdotta dall’articolo 1 comma 778 della Legge di Stabilità 2016).

La compensazione potrà essere effettuata:

L’autorità preposta alla liquidazione dei crediti è quella giudiziaria e la spesa autorizzata per l’anno in corso è di 10 milioni di euro.

“Si tratta di una promessa mantenuta” ha affermato il Ministro Orlando “che mira ad un sostegno dell’avvocatura più impegnata nel patrocinio a spese dello Stato, il più delle volte composta da giovani professionisti che con questa misura potranno compensare il loro crediti. È un segnale di attenzione verso una categoria di professionisti che sta attraversando una grande trasformazione. Questa misura, come le altre di sgravio fiscale per le risoluzioni alternative alla lite, sono inserite nel più ampio progetto che vuole contribuire ad aiutare la professione forense in questa fase di grandi cambiamenti delle giurisdizione e dopo la crisi che ha colpito duramente anche i professionisti”.

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Fonte: Fisco e Tasse



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