News Pubblicata il 25/02/2011

Fatture false e truffa, risponde anche la dipendente

Secondo la Cassazione risponde del reato di emissione di fatture false, la dipendente d’azienda che pone in essere l’attività materiale di compilazione dei documenti contabili, nonostante tale condotta sia stata posta in essere per eseguire le indicazioni del datore di lavoro



Con la Sentenza n. 4638 del 9 febbraio 2011, la Corte di Cassazione ha stabilito che deve rispondere del reato di truffa e falsa fatturazione, l’impiegata che compila i documenti fittizi e la relativa contabilizzazione, nonostante tale condotta sia stata posta in essere per eseguire le indicazioni del datore di lavoro. Nel caso in oggetto la Sentenza è stata annullata, poiché i reati sono estinti per prescrizione. Tuttavia, il fatto che la Sentenza si sia conclusa con l'annullamento e non con l'assoluzione nel merito, indica che il comportamento della dipendente è stato considerato dai giudici penalmente rilevante. Si può ritenere, quindi, che nel reato previsto dell’articolo 8 del D. Lgs n. 74/2000 possano concorrere, insieme con il soggetto emittente, anche altre persone che abbiano prestato un consapevole contributo causale nella commissione del reato, come ad esempio, dipendenti dell’azienda, contabili o consulenti istigatori.

Fonte: Fisco Oggi



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