Domanda e Risposta Pubblicata il 11/12/2015

E' conveniente richiedere il TFR in busta paga?

La convenienza o meno dipende dal reddito del lavoratore, l’aumento della retribuzione farà crescere lo svantaggio fiscale



Nonostante si applichi il regime di tassazione ordinaria sul TFR in busta paga, e quindi un’imposta maggiore rispetto alla tassazione separata, la convenienza è piuttosto soggettiva in quanto si differenzia in base ai redditi in capo ai lavoratori.

Secondo uno studio dei CdL monetizzare il trattamento di fine rapporto sarà conveniente solo per i lavoratori con un reddito fino a 15.000 euro. Subiranno, infatti, un aggravio fiscale i redditi superiori a questa soglia, con un aumento di tasse, per chi supera i 90.000 euro annui, che arriva fino a 570 euro l'anno.

Da ciò è facile dedurre che, all’aumentare del reddito automaticamente diventa anche più onerosa la Qu.I.R. rispetto al TFR considerato come “buonuscita” o a quello investito nella previdenza integrativa.

Per approfondire gli aspetti generali e i profili di convenienza del TFR in busta paga ti consigliamo il nostro eBook in pdf "Guida al TFR in busta paga (eBook)" quale utile strumento di utilizzo in favore dei lavoratori ed operatori del settore, al fine di valutarne gli effetti diretti ed indiretti rispetto al TFR considerato come “buonauscita”.


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