Speciale Pubblicato il 31/03/2020

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Decreto Cura Italia: ecco gli aiuti punto, per punto

di Staff di Fiscoetasse

Le misure del Governo per privati, imprese e lavoratori autonomi



Il Decreto-legge n 18 del 17 marzo 2020, cd. Decreto Cura Italia è l’ultimo dei provvedimenti attuati dall’esecutivo per fornire una immediata risposta economico/finanziaria alla crisi che sta attanagliando il nostro paese ed in particolare le medie, piccole e piccolissime imprese che compongono il tessuto produttivo insieme ai tantissimi lavoratori autonomi.
Tra questi ultimi vi sono anche i professionisti che, direttamente investiti dell’arduo compito di offrire soluzioni applicative per le prossime scadenze fiscali e non solo, supportando direttamente gli operatori economici implicati nella ruvidissima battuta d’arresto da Covid 19, necessitano loro stessi di aiuto per non cadere in ginocchio e poter, appena possibile, partecipare a riattivare il sistema produttivo del paese.
Parallelamente al Governo anche le Casse Professionali si sono attivate per sostenere direttamente i loro iscritti dando aiuti di tipo sanitario e a sostegno della liquidità dei professionisti.
Ma vediamo nel dettaglio e per categoria le azioni proposte dal Governo con il Decreto Cura Italia.

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Agevolazioni per professionisti, artigiani e commercianti

Ai sensi degli artt. dal 26 al 29 DL 18/2020: Ai liberi professionisti con partita IVA attiva alla data 23.2.2020 e ai co.co.co. attivi alla data del 23.2.2020 iscritti alla gestione separata INPS, ai lavoratori iscritti alla gestione speciale AGO che non siano titolari di pensioni e non siano iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, ai lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali, agli operai agricoli a tempo determinato, non titolari di pensione  che hanno effettuato almeno 50 gg di lavoro agricolo, lavoratori iscritti al fondo lavoratori dello spettacolo, con almeno 30 contributi giornalieri per l’anno 2019 e reddito inferiore a 50 mila euro è riconosciuta una indennità una tantum di euro 600 direttamente erogata dall’INPS, previa domanda del cittadino, e non concorrente alla formazione del reddito.

Agevolazioni per dipendenti

Ai sensi dell’art. 63 DL 18/2020: Ai titolari di reddito di lavoro dipendente spetta un premio per il mese di marzo 2020 pari a euro 100, da rapportare al numero di giorni svolti nella sede di lavoro durante il mese di marzo e non concorrente al reddito, a condizione che abbiano un reddito complessivo inferiore a 40.000 euro.

L'incentivo è riconosciuto dai sostituti d'imposta in via automatica dallo stipendio di aprile ed entro le operazioni di conguaglio di fine anno
 

Credito d'imposta per sanificazione luoghi di lavoro

Ai sensi dell’art. 64 DL 18/2020: Un credito di imposta pari al 50% delle spese sostenute per sanificare gli ambienti e gli strumenti di lavoro e fino ad un massimo di € 20.000 euro è riconosciuto fino ad esaurimento dell'importo di € 50.000.000 per il 2020.

Credito d'imposta per negozi e botteghe condotte in locazione

Ai sensi dell’art 65 D.L.18/2020: Un credito d’imposta pari al 60% del canone e utilizzabile in compensazione è riconosciuto per le imprese affittuarie di immobili C/1 (negozi e botteghe) per il mese di marzo 2020.

Misure di sostegno alle piccole e medie imprese colpite dall'epidemia

Ai sensi dell’art 56 D.L. 18/2020: È prevista una moratoria straordinaria volta ad aiutare le micro, le piccole e le medie imprese, a superare la fase più critica del block-down connesso con l’epidemia Covid-19.

In particolare, possono beneficiare della moratoria, facendone richiesta alla banca o altro intermediario finanziario creditore:

che al 17 marzo 2020 (data di vigore del DL n. 18) avevano ottenuto prestiti o linee di credito da banche o altri intermediari finanziari.

Per questi finanziamenti la misura del Governo dispone che:

Misure per i professionisti iscritti agli ordini

Queste invece le misure del Decreto Cura Italia specifiche per i professionisti iscritti agli ordini:

Ecco a chi spetta:

  1. Ai lavoratori che abbiano percepito, nell’anno di imposta 2018, un reddito complessivo fino a 35.000 euro
  2. Ai lavoratori che, nell’anno di imposta 2018, abbiano percepito un reddito complessivo compreso tra 35.000 e 50.000 euro e abbiano cessato, ridotto o sospeso la loro attività autonoma o libero-professionale di almeno il 33% nel primo trimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, a causa del virus Covid-19
  3. per “cessazione di attività” si intende la chiusura della partita Iva nel periodo compreso tra il 23 febbraio 2020 e il 31 marzo 2020, mentre per “riduzione o sospensione dell’attività lavorativa” si intende una comprovata riduzione di almeno il 33% del reddito del primo trimestre 2020, rispetto al reddito del primo trimestre
  4. Per ottenere il bonus, gli interessati dovranno presentare alla propria Cassa un’autodichiarazione in cui si certifichi: di essere lavoratore autonomo/libero professionista, non titolare di pensione; di non essere percettore di altre indennità espressamente indicate agli articoli 19, 20, 21, 22, 27, 28, 29, 30, 38 e 96 del decreto-legge 17 marzo 2020, n.18, né del Reddito di Cittadinanza; di non aver presentato per il medesimo fine istanza ad altra forma di previdenza obbligatoria; abbiano regolarità contributiva con la propria cassa di previdenza.

La presentazione della domanda di bonus deve avvenire tra il 1° aprile e il 30 aprile 2020 alle proprie Casse utilizzando il modulo predisposto da ciascuna Cassa di Previdenza e con l’allegata autocertificazione del professionista che dichiari il possesso dei requisiti per avvalersi del bonus corredata di copia del documento, del codice fiscale e delle proprie coordinate bancarie valide per l’accredito del bonus. I bonus saranno erogati a capienza del fondo di 200 milioni messo a disposizione e aggiornato dal Mef in base ai dati forniti dalle Casse Previdenziali sulle domande pervenute e accettate.
N.B. la mancanza di uno di questi adempimenti renderà inaccettabile la domanda

Il ministro Catalfo ha annunciato che molto probabilmente il 600 euro previsti con il Decreto Cura Italia come provvedimento di urgenza, diventeranno 800 euro con il Decreto di aprile già in discussione.



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