Speciale Pubblicato il 01/05/2018

Tempo di lettura: 7 minuti

Analisi della produttività aziendale

di Dott. Napolitano Nicola

Come misurare l'efficienza del lavoro e del capitale con i dati di bilancio (analisi della produttività aziendale), in qualità di analista esterno



Per approfondire l’indagine sulla redditività dell’azienda, si può fare ricorso agli indicatori di produttività, in forma di quozienti estrapolabili dal bilancio di esercizio.

La redditività aziendale dipende dai due fattori produttivi: capitale e lavoro. Migliore è la produttività di tali fattori della produzione, più elevata sarà la redditività. Analizzando inoltre i dati in modo dinamico e comparandoli nel tempo, si ottiene un approfondimento utile per giudicare la redditività aziendale.

Ovviamente l’analista interno risulta più avvantaggiato rispetto a quello esterno; infatti il primo, per analizzare ad esempio la produttività del lavoro, può avvalersi di numerosi dati extracontabili, e può determinare indicatori creati ad hoc in base alla tipologia e alle esigenze aziendali avvalendosi del sistema informatico contabile e extracontabile.

Invece l’analista esterno ha a disposizione esclusivamente il bilancio di esercizio e la nota integrativa e comunque avvalendosi di tali documenti può ugualmente ottenere indicatori da comparare nel tempo per valutarne l’andamento.

In questo speciale vedremo come effettuare una analisi della produttività in qualità di analisti esterni.

Come su accennato, possiamo distinguere due categorie di indicatori di produttività:

  1. Gli indicatori di produttività del lavoro
  2. Gli indicatori di produttività del capitale

Vediamoli singolarmente e poi affronteremo un caso pratico.

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Gli indicatori di produttività del lavoro

Tali indicatori si ottengono rapportando una grandezza estrapolata dal conto economico, con il numero medio degli addetti avuto nell’anno.

Indici di produttività del lavoro

Fatturato medio per addetto

Valore della produzione per addetto

Valore aggiunto per addetto

Incidenza del costo del lavoro

Costo medio per dipendente


Di seguito si dettagliano i singoli indicatori con le formule di calcolo e il loro significato.

FATTURATO PER ADDETTO
Formula di calcolo:  RICAVI DI VENTITA / NUMERO ADDETTI. Esso indica il fatturato che in media ha prodotto ogni addetto e dipende da diversi fattori, tra cui il valore dei prezzi di vendita, il numero di addetti, il livello di automazione e tecnologia utilizzatI dall’azienda. Di questo indicatore più che il valore singolo riferito all’esercizio, va valutato il suo trend.
VALORE DELLA PRODUZIONE PER ADDETTO
Formula di calcolo: VALORE DELLA PRODUZIONE / NUMERO ADDETTI.  Tale indicatore è alternativo al precedente. Infatti questo indica il rendimento del fattore umano.
VALORE AGGIUNTO PER ADDETTO
Formula di calcolo: VALORE AGGIUNTO / NUMERO ADDETTI. Il “valore aggiunto” in termini economici rappresenta la ricchezza creata dell’azienda e spesso è un temine di paragone tra aziende diverse. Riferito al numero di addetti, esso rappresenta la ricchezza che mediamente ha generato ogni addetto.
INCIDENZA DEL COSTO DEL LAVORO
Formula di calcolo: COSTO DEL LAVORO / VALORE DELLA PRODUZIONE. Esprime l’incidenza del costo del lavoro  sul valore della produzione (dal Conto Economico).
COSTO MEDIO PER DIPENDENTE
Formula di calcolo: COSTO DEL PERSONALE / NUMERO ADDETTI.  Esso segnala il livello medio di retribuzione e dipende ovviamente dalla qualifica degli addetti e dalla loro specializzazione in quanto la retribuzione in questi casi è più elevata.
La valutazione singola di ognuno di tali indicatori ha una valenza limitata, risultando più efficace un confronto per almeno gli ultimi tre esercizi soffermandosi sul trend (in incremento o in diminuzione).

Gli indicatori di produttività del capitale

Tra i principali indicatori si può fare riferimento ai seguenti:

PRODUTTIVITA’ DEL CAPITALE INVESTITO
Formula di calcolo: VALORE AGGIUNTO / TOTALE IMPIEGHI. Più tale indice assume valori prossimi a 1, maggiore è la produttività del capitale impiegato e di conseguenza migliore è il grado di efficienza dell’impresa.

ROTAZIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI
Formula di calcolo: RICAVI DI VENDITA / IMMOBILIZZAZIONI.  Al denominatore si può considerare il valore delle immobilizzazioni nette (come da Stato Patrimoniale) o di quelle lorde, cioè il loro costo storico. Indica la produttività delle unità che costituiscono le immobilizzazioni ed è  importante valutarne l’andamento negli anni.

CASO PRATICO
Ipotizziamo una piccola impresa artigiana con i seguenti dati di bilancio riferiti agli ultimi tre esercizi, dopo aver riclassificato il Conto Economico a Valore aggiunto:


CONTO ECONOMICO A VALORE AGGIUNTO

Anno n

Anno n-1

Anno n-2

Ricavi netti di vendita

 €   900.000

 €   700.000

 €   600.000

Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti

 €     20.000

 €     35.000

 €     15.000

Variazione dei lavori in corso su ordinazione

 €              -  

 €              -  

 €              -  

Incrementi delle immobilizzazioni per lavori interni

 €              -  

 €              -  

 €              -  

Contributi in conto esercizio

 €              -  

 €              -  

 €              -  

Valore della produzione (a)

 €   920.000

 €   735.000

 €   615.000

Costi per materie prime, sussidiari, di consumo e merci

 €   450.000

 €   400.000

 €   350.000

Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

 €     30.000

 €     50.000

 €     25.000

Costi per servizi

 €     20.000

 €     25.000

 €     20.000

Costi per godimento di beni di terzi

 €              -  

 €              -  

 €              -  

Totale di consumi di materie, merci e servizi (b)

 €   500.000

 €   475.000

 €   395.000

Valore aggiunto caratteristico (a-b)

 €   420.000

 €   260.000

 €   220.000

Costi per il personale

 €   200.000

 €   180.000

 €   150.000

Margine operativo lordo (EBITDA) MOL

 €   220.000

 €     80.000

 €     70.000

  Anno n Anno n-1 Anno n-2

Numero medio dei dipendenti

10

8

7


Gli indicatori di produttività del lavoro sono i seguenti:


Indici di produttività del lavoro

Calcolo

Anno n

Anno n-1

Anno n-2

Fatturato medio per addetto

Rv/N.dip.

€                90.000

€                87.500

€                85.714

Valore della produzione per addetto

Vp/N.dip.

€                92.000

€                91.875

€                87.857

Valore aggiunto per addetto

Va/N.dip.

€                42.000

€                32.500

€                31.429

Incidenza del costo del lavoro

C.pers./Vp

21,74%

24,49%

24,39%

Costo medio per dipendente

C.pers./N.dip.

€                20.000

€                22.500

€                21.429


Ipotizzando Immobilizzazioni nette rispettivamente per euro 500.000 (n) 400.000 (n-1) e 410.000 (n-2), si ottiene l’indicatore di produttività delle immobilizzazioni nette:


Indici di rotazione

Rotazione delle immobilizzazioni

Rv/I

1,80

1,75

1,46


In riferimento a tali dati si può affermare che la produttività del lavoro è in crescita, come si evince soprattutto dal fatturato medio per addetto, e rilevante è la crescita della ricchezza (valore aggiunto) prodotto per addetto.

In leggero calo l’incidenza del costo del personale sul valore della produzione e il costo medio per addetto. Circa la produttività del capitale, gli indicatori sono superiori a 1 e in crescita, quindi il giudizio è ampiamente positivo.



TAG: Controllo di gestione e Indici di allerta nelle PMI