Speciale Pubblicato il 02/07/2014

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Pos senza sanzioni ma il creditore sconta le ulteriori spese

di Susanna Finesso

Pos obbligatorio ma senza sanzioni: cosa succede in pratica?



Da oggi dunque si può chiedere di pagare qualsiasi  acquisto di bene o servizio per importi superiori a 30 euro con la moneta elettronica ossia bancomat, carte di credito e carte prepagate. E’ entrata in vigore dopo diversi rinvii e tra mille polemiche la norma contenuta nel Decreto legge 179/2012 (decreto «crescita 2.0») del Governo Monti. Si tratta dell’obbligo per tutte le imprese e lavoratori autonomi senza limiti di fatturato o di categoria di munirsi di dispositivi per accettare il pagamento elettronico sopra la soglia di 30 euro.
Non avendo però la norma previsto anche sanzioni in caso di inadempienza, l’obbligo è diventato un  semplice "onere", come segnalato dalle molte associazioni di categoria, da Confcommercio agli ordini professionali dei commercialisti avvocati e consulenti del lavoro e infine ratificato dal Ministero dell’Economia .
Le varie parti si confrontano ora nella discussione tra le opinioni di chi, come Codacons o Ministero, vuole salvaguardare :
e chi invece rappresenta gli operatori e sottolinea:
Ma aldilà delle discussioni teoriche, cosa succede nella pratica da oggi se il negoziante, l’ artigiano o professionista si rifiutano di accettare il pagamento con bancomat perché non si sono attrezzati entro il 30 giugno 2014?
Per le regole del diritto, a detta degli esperti, si ha la messa in mora del creditore. Cosa significa?( .........)

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