Speciale Pubblicato il 16/12/2009

Tempo di lettura: 8 minuti

Gli omaggi natalizi ai fini IVA e delle imposte sui redditi

di Rag. Lumia Luigia



La Finanziaria 2008 (articolo 1, commi 33-34, della Legge numero 244 del 2007) ha modificato la disciplina delle spese di rappresentanza, stabilendo che tali spese, sostenute a partire dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 Dicembre 2007, possono essere dedotte nel periodo di imposta di sostenimento se soddisfano i requisiti di inerenza e congruità , stabiliti con decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze.

Per quanto attiene agli omaggi, se non costituiscono oggetto dell'attività propria , non risulta possibile detrarre l'Iva sugli acquisti, salvo il caso in cui il loro costo unitario non superi Euro 25,82 , proprio in quanto qualificati spese di rappresentanza.

L'articolo 19-bis1, lettera f), del Decreto Iva stabilisce l'indetraibilità dell'Iva assolta sugli acquisti di alimenti e bevande, escluso il caso in cui i medesimi siano eseguiti nell'ambito dell'attività propria dell'impresa, ovvero di somministrazioni in mense scolastiche, aziendali o interaziendali o mediante distributori automatici collocati in locali dell'impresa. Questa norma non si applica per gli acquisti di alimenti e bevande, di valore unitario non superiore ad Euro 25,82, destinati ad essere ceduti a titolo gratuito, per i quali va invece applicata la disposizione di cui alla lettera h), dell'articolo 19-bis1, secondo quanto stabilito dalla circolare dell'Agenzia delle Entrate numero 54/E del 19 Giugno 2002.

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BENI CHE NON RIENTRANO NELL'ATTIVITA' PROPRIA DELL'IMPRESA

In tal caso, occorre eseguire una suddivisione per destinatari degli omaggi:

OMAGGI DI BENI A CLIENTI/FORNITORI

ai fini delle Imposte sul Reddito

I costi relativi agli omaggi qualificati come spese di rappresentanza, se di importo unitario fino ad euro 50,00 (considerato al lordo dell'Iva indetraibile) , sono integralmente deducibili;

Se invece il valore unitario supera euro 50,00, le relative spese possono essere dedotte nel periodo di imposta di sostenimento, se il loro ammontare, insieme a quello delle altre spese di rappresentanza inerenti, è inferiore ai limiti massimi di congruità previsti dal D.M. Economia e Finanze del 19 Novembre 2008.
Sono pertanto deducibili nell’anno di sostenimento, nel limite dell’importo annuo massimo deducibile, ottenuto applicando ai ricavi della gestione caratteristica (voci A1 e A5 del Conto economico) le seguenti percentuali:
- Ricavi gestione caratteristica fino a 10.000.000,00 di euro - l'importo massimo deducibile è pari a 1,3%
-
Ricavi gestione caratteristica oltre i 10.000.000,00 di euro e fino a 50.000.000,00 di euro - l'importo massimo deducibile è pari a 0,5%
-
Ricavi gestione caratteristica oltre i 50.000.000,00 di euro - l'importo massimo deducibile è pari a 0,1%

ai fini IVA

E' necessario ricordare che nel caso di acquisto di confezioni di beni, per individuare il limite di € 25,82 euro, qualora l’omaggio sia rappresentato da più beni costituenti una confezione unica, è necessario considerare il costo dell’intera confezione e non quello dei singoli componenti.
Conseguentemente, in relazione all’acquisto di un cesto regalo di costo superiore a € 25,82, ancorché composto da beni di costo unitario inferiore a tale limite, la relativa IVA è indetraibile.


OMAGGI DI BENI AI DIPENDENTI

ai fini delle Imposte sul Reddito

Le erogazioni liberali, fatte alla generalità dei dipendenti, sono interamente deducibili, ai sensi dell’art. 95, TUIR, rientrando tra le spese di prestazioni di lavoro e non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente, fino ad un importo di euro 258,23 alle condizioni sopra dette.

ai fini IVA

Quando gli omaggi a favore dei dipendenti la stessa non può essere considerata spesa di rappresentanza in quanto priva del requisito di sostenimento per finalità promozionali.
L’IVA relativa ai beni destinati ai dipendenti è da considerare indetraibile per mancanza di inerenza con l’esercizio dell’impresa, arte o professione ex art. 19, comma 1, DPR n. 633/72, a prescindere dal costo. Conseguentemente, in applicazione del citato art. 2, comma 2, n. 4), la successiva cessione gratuita è esclusa da IVA.

BENI CHE RIENTRANO NELL'ATTIVITA' PROPRIA DELL'IMPRESA

OMAGGI DI BENI A CLIENTI/FORNITORI

ai fini delle Imposte sul Reddito

Ai fini reddituali, gli acquisti dei beni rientrano tra le spese di rappresentanza di cui all’art. 108, comma 2, TUIR in base ai criteri contenuti nel citato DM 19.11.2008, senza distinzioni, tra beni oggetto e non oggetto dell’attività dell’impresa.
Di conseguenza, risultano applicabili le stesse regole illustrate con riferimento agli omaggi fatti ai clienti di beni non oggetto dell’attività.

ai fini IVA

La distinzione tra beni oggetto e non oggetto dell’attività, continua ad avere rilevanza ai fini IVA nel caso della cessione gratuita.
La cessione gratuita di un bene oggetto dell’attività costituisce una cessione rilevante ai fini IVA, a meno che l’imposta relativa all’acquisto non sia stata detratta.
Questo significa che l’Iva sui beni rientranti nella propria attività è sempre detraibile, ma la cessione anche a titolo gratuito (omaggio) costituisce sempre cessione di beni e deve essere fatturata con le seguenti modalità:

1) Autofattura per ogni singola cessione o per tutte quelle del mese con l'indicazione del:
- prezzo di acquisto o, in mancanza, dal prezzo di costo dei beni o di beni simili, determinati nel momento in cui si effettuano tali operazioni;
- aliquota iva
- annotazione "autofattura per omaggi"
L'autofattura va annotata nel registro fatture emesse.

In alternativa

2) Tenuta Registro omaggi dove va indicato:
- prezzo di acquisto o, in mancanza, dal prezzo di costo dei beni o di beni simili, determinati nel momento in cui si effettuano tali operazioni;
- imposta iva distinta per aliquote
Il totale del registro va riportato nel registro fatture emesse entro il termine per effettuazione liquidazioni.

Oppure

3) Normale fattura in cui esercitare o meno il diritto di rivalsa secondo l'articolo 18, comma 3, D.P.R. 633/72.

Se viene esercitata la rivalsa chi riceve l’omaggio potrà portarla in detrazione, salvo che l’importo sia oggettivamente indetraibile.


OMAGGI DI BENI AI DIPENDENTI

ai fini delle Imposte sul Reddito

Le erogazioni liberali, fatte alla generalità dei dipendenti, sono interamente deducibili, ai sensi dell’art. 95, TUIR, rientrando tra le spese di prestazioni di lavoro e non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente, fino ad un importo di euro 258,23 alle condizioni sopra dette.

ai fini IVA

L'Iva sui beni rientranti nella propria attività è sempre detraibile, salvo nel caso in cui si sia scelto di non detrarre l’IVA sull’acquisto al fine di non assoggettare ad IVA la successiva cessione gratuita.

GLI OMAGGI DEI PROFESSIONISTI

OMAGGI DI BENI A CLIENTI/FORNITORI

ai fini delle Imposte sul Reddito

Per i lavoratori autonomi , a prescindere dal valore unitario del bene oggetto di omaggio, i relativi costi costituiscono spese deducibili nei limiti dell'1 per cento dei compensi percepiti nel periodo d'imposta.

ai fini IVA

Per gli omaggi di costo unitario non superiore ad Euro 25,82 (compreso alimenti e bevande) la relativa Iva può essere detratta, s alvo la scelta di non detrarre l’IVA sull’acquisto al fine di non assoggettare ad IVA la successiva cessione gratuita.

Per gli omaggi di costo unitario superiore ad Euro 25,82 (compreso alimenti e bevande) l'Iva risulta indetraibile.


OMAGGI DI BENI A DIPENDENTI

ai fini delle Imposte sul Reddito

Per i lavoratori autonomi , a prescindere dal valore unitario del bene oggetto di omaggio, i relativi costi costituiscono spese deducibili Per intero nell’esercizio di sostenimento del costo, in quanto considerate spese per prestazioni di lavoro.

ai fini IVA

Per gli omaggi l a relativa Iva è indetraibile, in quanto non inerente.

CONTABILIZZAZIONE DEGLI OMAGGI

Esempi – emissione di fatture

•  Emissione di fattura interna ai soli fini fiscali cumulativa degli omaggi del mese:

Conto

Dare

Avere

Cliente Alfa Srl

480,00

Merci c/vendite

400,00

Iva c/vendite

80,00


Si esegue poi il giroconto della fattura nel seguente modo:

Conto

Dare

Avere

Omaggi passivi su vendite

400,00

Imposte e tasse dell'esercizio non deducibili fiscalmente

80,00

Cliente Alfa Srl

480,00


•  Emissione di fattura per omaggio con solo rivalsa dell'Iva:

Conto

Dare

Avere

Cliente Beta Srl

60,00

Merci c/vendite

50,00

Iva c/vendite

10,00


Giroconto della fattura per l'omaggio:

Conto

Dare

Avere

Omaggi passivi su vendite

50,00

Cliente Beta Srl

50,00


Incasso della fattura:

Conto

Dare

Avere

Cassa contanti

10,00

Cliente Beta Srl

10,00


3) Emissione di fattura per omaggio senza rivalsa Iva

Conto

Dare

Avere

Cliente Gamma Srl

60,00

Merci c/vendite

50,00

Iva c/vendite

10,00

 

Conto

Dare

Avere

Omaggi passivi su vendite

50,00

Imposte e tasse d'esercizio non deducibili fiscalmente

10,00

Cliente Gamma Srl

60,00


Esempi – ricezione di fatture di omaggio


1) Ricevuta fattura di omaggio con solo rivalsa dell'Iva:

Conto

Dare

Avere

Merci c/acquisti

50,00

Iva c/acquisti

10,00

Fornitore Y

60,00

 

Conto

Dare

Avere

Fornitore Y

50,00

Omaggi attivi su acquisti

50,00

 

Conto

Dare

Avere

Fornitore

10,00

Cassa contanti

10,00

2) Ricevuta fattura di omaggio senza rivalsa dell'Iva:

Conto

Dare

Avere

Merci c/acquisti

50,00

Iva indetraibile

10,00

Fornitore X

60,00

 

Conto

Dare

Avere

Merci c/acquisti

10,00

Iva indetraibile

10,00

 

Conto

Dare

Avere

Fornitore X

60,00

Omaggi attivi su acquisti

60,00

 

Esempi di acquisto beni che non rientrano nell'attività di impresa, costituenti spese di rappresentanza, destinati ad essere ceduti gratuitamente:

1) Acquisto di n. 20 magliette; costo unitario Euro 15,00, più Iva, recanti la stampa della denominazione sociale dell'azienda, da regalare a scopo promozionale:

Conto

Dare

Avere

Spese di rappresentanza

600,00

Iva c/acquisti

120,00

Fornitore Z

720,00


2) Acquisto di n.ro 30 giubbotti per Euro 65,00 ciascuno, più Iva, recanti la stampa della denominazione sociale dell'azienda, da regalare a scopo promozionale:

Conto

Dare

Avere

Spese di rappresentanza

1.950,00

Iva indetraibile

390,00

Fornitore J

2.340,00

 

Conto

Dare

Avere

Spese di rappresentanza

390,00

Iva indetraibile

390,00



TAG: Oneri deducibili e Detraibili Redditi di impresa