Il voucher baby sitter ammonta a 600 euro (ma arriva a 1000 euro per il personale sanitario e le forze di sicurezza e soccorso) e puo essere richiesto dalle famiglie in cui entrambi i genitori lavorano e non possono seguire i figli, a casa per la chiusura delle scuole .
Cio significa che anche se, per assurdo le strutture sia pubbliche che private frequentate dai bambini chiedessero ugualmente il pagamento le famiglie possono avere il rimborso dall'INPS con le consuete modalità. Se invece le rette sono state sospese di pari passo con la sospensione delle attività, i genitori possono richiedere il bonus straordinario ma non il voucher baby sitting (232 2016)
CHI PUO RICHIEDERE IL VOUCHER BABY SITTER per COVID 19
- devono essere presenti figli fino a 12 anni oppure figli disabili di qualsiasi età che frequentino scuole e centri sociosanitari
- i genitori devono essere entrambi lavoratori senza possibilità di smart working in questo periodo di emergenza
- Non hanno diritto quindi le famiglie in cui uno dei genitori non lavora per scelta o perche disoccupato, in quanto non sussiste la difficoltà di cura dei minori.
Il bonus sembra previsto per il mese di marzo (purtroppo la norma non specifica) in quanto fa riferimento alla difficoltà causata dalla chiusura delle scuole, per ora prevista fino al 3 aprile 2020. C'è la possibilità che sia replicato ad aprile quando sarà emanato un nuovo decreto, in base alle dichiarazioni del ministro dell'Economia, e nel caso le misure di emergenza e di limitazione degli spostamenti fossero prolungate.
Il bonus è alternativo all'altra misura per questo tipo di emergenza, ovvero il congedo parentale o familiare di 15giorni per i lavoratori dipendenti o collaboratori . Con tale congedo uno dei genitori puo restare a casa per 15 giorni con un indennità pari al 50% della retribuzione imponibile (o della retribuzione convenzionale).
Chi fa questa scelta non potrà vedersi accettata la richiesta di voucher baby sitter.
COME VERRA' EROGATO IL VOUCHER
Il decreto prevede che per il voucher baby sitter venga utilizzata la modalità del Libretto Famiglia elettronico gestito dalla piattaforma INPS , in vigore dal 2017 per gestire i lavoretti occasionali per la casa.
Si tratta dei nuovi
buoni lavoro telematici che hanno preso il posto dei precedenti voucher lavoro . In sostanza è un libretto digitale intestato al beneficiario in cui l'INPS depositerà la somma e con l'ordine del titolare alla fine della prestazione, sulla piattaforma, l'importo viene trasferito alla persona incaricata .Di norma si utilizza per le
forme di lavoro occasionale quindi non per baby sitter assunte con contratto di lavoro subordinato . Per ottenerlo sia il datore di lavoro che la baby sitter dovranno registrarsi sulla piattaforma INPS con il proprio codice fiscale , utilizzando il
PIN INPS (qui le istruzioni per richiederlo) o lo
SPID. (Quest'ultima è la modalità piu veloce per avere credenziali utili recandosi in un ufficio postale, senza attendere dall'inps il codice via posta)
Va sottolineato che
solo con una modalità di pagamento regolare come il voucher o il contratto di lavoro dipendente la lavoratrice è autorizzata a spostarsi con motivazione di lavoro
con l'autocertificazione , cosa che oggi non possono fare le moltissime collaboratrici "in nero". In questo comparto (lavoro domestico, badanti, baby sitter) la percentuale di personale non in regola è altissima: si tratta di circa 1,2 milioni di persone secondo gli ultimi dati forniti da Assindatcolf .
Da ricordare ovviamente le dovute cautele igieniche di sicurezza anticontagio da mettere in atto nella gestione dei bambini da parte di un soggetto che arriva dall'esterno del nucleo familiare