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DICHIARAZIONE DEI REDDITI PRECOMPILATA: UN "SUCCESSO" DELLE ENTRATE

2 minuti, Redazione , 30/07/2018

Dichiarazione dei redditi precompilata: un "successo" delle Entrate

730/2018 precompilato: aumenta la platea dei contribuenti che ha optato per la dichiarazione dei redditi fai-da-te. I risultati.

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Due comunicati stampa in un giorno per informare i contribuenti che la stagione della precompilata si chiude con un risultato ancora in crescita. Sono stati infatti circa  450mila i contruibuenti in più sul 2017 che hanno utilizzato la dichiarazione 730 e Redditi preparata dall’Agenzia delle Entrate con l’apporto tecnologico di Sogei. Inoltre, è aumentata del 50% la platea di cittadini che ha restituito il 730 al Fisco senza alcuna modifica.

In particolare sono state 2.877.628 le dichiarazioni 730 e Redditi spedite direttamente dai contribuenti via web, con una crescita di 448.663 modelli (+18,5%) rispetto al 2017 (2.428.995). Dei 2,9 milioni di dichiarazioni, circa 143mila sono modelli Redditi e circa 2,7 milioni sono 730, di cui oltre mezzo milione (529.023) accettati senza modifiche, con un balzo in avanti del 50% rispetto al 2017 quando i 730 accettati furono 351.663. Tra le novità di quest’anno le rette per gli asili nido, che hanno portato oltre quota 925 milioni i dati pre-caricati e la nuova funzionalità di compilazione assistita per modifiche al quadro E.

Con il suo +18,47% il 2018 rappresenta il quarto anno consecutivo di crescita grazie anche alla quantità e qualità dei dati pre-caricati dal Fisco negli anni e alla nuova funzionalità di compilazione assistita (che consente di inserire in modo facile e veloce i dati del quadro E). Infatti l’anno di avvio, in via sperimentale il 2015, si è chiuso con 1,4 milioni di invii in autonomia, il 2016, primo anno a regime, con 2,1 milioni e il 2017 con 2,4 milioni.

Lombardia prima in classifica per numero di dichiarazioni 730 o Redditi inviate in autonomia, con 696.567 invii (+17% rispetto all’anno scorso), seguita da Lazio (339.680 invii, +21%), Veneto (308.730 invii, +17%). Bene anche Piemonte (263.555 invii, +17%), Emilia-Romagna (189.038 invii, +18%), Toscana (167.588 invii, +20%) e Campania (164.727 invii, +27%).

La maggior parte dei 730 restituiti in modalità “fai da te” arriva da cittadini di età compresa tra 41 e 50 anni (574mila, +8% rispetto all’anno scorso), seguiti da quelli spediti dalla fascia di età immediatamente successiva, tra 51 e 60 anni (529mila invii, +13%) e dai sessantenni (452mila, +12%). A seguire i trentenni (423mila invii, +11%). Balzo in avanti anche per le dichiarazioni inviate dai giovani di età compresa tra 19 e 25 anni, che con 82mila invii fanno registrare un + 89% rispetto al 2017. Sono infine 314mila i modelli spediti dai cittadini di età compresa tra 71 e 80 anni (+19%).

Come indicato anche nel primo comunicato stampa dell'Ageniza delle Entrate, quest'anno per la prima volta gli italiani hanno potuto verificare concretamente il percorso compiuto dalle proprie imposte pagate in base alla dichiarazione dei redditi 2017. Per aumentare la consapevolezza dei cittadini su come vengono utilizzate le risorse fiscali, tutte le principali voci di spesa dello Stato (tra cui sanità pubblica, previdenza, istruzione, sicurezza, ordine pubblico, trasporti, cultura, ecc.) sono state, infatti, riassunte in maniera trasparente all’interno di una tabella e di un “grafico a torta” che gli utenti hanno potuto visualizzare all’interno dell’area riservata della precompilata o nel cassetto fiscale.

Tag: DICHIARAZIONE 730/2024: NOVITÀ DICHIARAZIONE 730/2024: NOVITÀ REDDITI PERSONE FISICHE 2024 REDDITI PERSONE FISICHE 2024

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Commenti

Miky - 31/07/2018

domanda: Questi 730 telematici sono stati inviati direttamente dagli intestatari, oppure "a nome degli intestatari" tramite i CAF ? E' possibile verificare questo dato ? Perchè se sono stati inviati tramite i CAF, il canto di vittoria non è valido, in quanto i CAF poi prendono un doppio compenso su questi invii (quello riconosciuto dallo Stato più quello richiesto al contribuente che, pur avvalendosi del precompilato, per sicurezza, lo inoltra tramite il CAF) E' di tutta evidenza che questa "innovazione" ha comunque generato un giro di affari notevole, legato all'assistenza fiscale; giro d'affari che ha coinvolto anche quei cittadini che, pur essendo in grado di compilare autonomamente il proprio 730, poi non se la sentono o non voglio inoltrarlo autonomamente per via telematica. Questo giro d'affari, che è di tutta evidenza, rappresenta un occasione di guadagno per i CAF, ma è un ulteriore onere fiscale per i cittadini, indiretto per la parte corrisposta dallo Stato (compenso per ogni 730 trasmesso) e diretto per la parte richiesta dal CAF al momento della presentazione.

dawnraptor - 31/07/2018

Esatto. Ci sono poi i casi come il mio: lavoro da un commercialista in ambiti diversi, e non sono in grado di giudicare il mio 730. Così ho preso il mio pin, mi sono collegata e ho ceduto il posto alla mia collega che ha di fatto completato il mio 730 - ovviamente non comprensivo di tutto ciò che ci voleva. Quindi il 730 è partito a mio nome, ma non l'ho fatto io. Bisognerebbe verificare quanti 730 partiti direttamente a nome dei contribuenti non siano poi in realtà transitati tramite un CAF. Perché non dimentichiamo che se risultano presentati da un CAF, è quest'ultimo ad essere responsabile per gli errori, comprese le maggiori imposte.

Miky - 31/07/2018

La responsabilità dei CAF, in ordine agli eventuali errori, è compensata dall'agio corrisposto dallo Stato. Se fare l'intermediario per la presentazione dei 730 fosse talmente rischioso da prefigurare un passivo gestionale, non ci sarebbe il "mercato" che c'è. Basta controllare in Internet (chi è accreditato dallo Stato subappalta la compilazione con varie offerte di compenso a decrescere a seconda delle potenzialità del subappaltante). Il 730 on-line è un affarone per CAF e commercialisti, non certo per i contribuenti che, oltre a mantenere il personale dell'Agenzia delle Entrate, devono foraggiare anche questi.

dawnraptor - 31/07/2018

Ma sono perfettamente d'accordo. Però, proprio perché il CAF è responsabile, se c'è il minimo dubbio che una voce possa essere contestata, di sicura non la mettono a detrazione. Per cui il contribuente ci perde ancora.

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