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REDDITOMETRO, RILEVANTI LE AUTO DI GROSSA CILINDRATA

Redditometro, rilevanti le auto di grossa cilindrata

Per il redditometro il possesso di auto di lusso può far scattare l’accertamento sintetico e spetta al contribuente l’onere di fornire la prova contraria

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La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 18604 del 29 ottobre scorso, ha affermato il principio secondo cui il possesso di autovetture di grossa cilindrata può far presumere all’Agenzia delle Entrate un maggior reddito non dichiarato. Spetta al contribuente l’onere di provare che le entrate presunte dal redditometro non esistono o esistono in misura inferiore. In tema di accertamento delle imposte sui redditi, infatti, la determinazione del reddito effettuata sulla base dell’applicazione del “redditometro” dispensa l’Amministrazione finanziaria da qualunque ulteriore prova rispetto ai fatti indici di maggiore capacità contributiva e pone a carico del contribuente l’onere di fornire la prova contraria.

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Tag: REDDITOMETRO REDDITOMETRO ACCERTAMENTO E CONTROLLI ACCERTAMENTO E CONTROLLI

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Guazza - 13/11/2012

Totalmente in disaccordo con gli altri due commenti: 1) Spetta al contribuente dimostrare allo Stato la propria onestà, basterebbe semplicemente prendere la propria DR e portarla all'Agenzia delle Entrate mostrando i propri ricavi e le imposte versate. Chi non lo fa sicuramente ha qualcosa da nascondere, chiaro. 2) Non vi è nessuna legge italiana che vincola il contribuente ad una specifica spesa. Nessuno è obbligato a spendere una somma per legge. Inoltre la prostituzione andrebbe legalizzata, e le prostitute con P.I. dovrebbero emettere fattura ai privati (ma siamo sicuri che lo farebbero?).

Robin Hood - 17/11/2012

D' accordo con Stefano Gardini: qualunque persona sana di mente.... Egregio sig. Guazza, l' Ade conosce benissimo i ns. redditi e le imposte versate, inoltre nessuna legge proibisce a nessuno di spendere i propri soldi come meglio gli aggrada: perchè se me li sputtano al videopoker va bene, ma se mi faccio la macchina no? (a parte l' invidia dei vari Guazza)

Gigi - 19/11/2012

Mi sa' che nessuno ha mai provato il redditometro sui dipendenti statali, quelli a reddito fisso totalmente (almeno teoricamente) dichiarato al fisco.. si sarebbe reso conto di come determitati elementi incidano in maniera rilevantissima nel calcolo, rendendo obbligati a dimostrare la propria correttezza fiscale anche gente corretta!!!

DON DURMA - 13/11/2012

e dov'è la novità???? Invece chi va a puttane non rischia il redditometro. Uno non è nemmeno libero di spendere i propri soldi come gli pare.

Stefano Gardini - 13/11/2012

Ancora una volta viene riconfermata una linea che è la negazione del diritto in ambito tributario. Siccome lo Stato è incapace di combattere l'evasione, viene applicato un principio che è il contrario della giustizia in uno stato di diritto: l'inversione dell'onere della prova. Per il contribuente è praticamente impossibile provare di non aver guadagnato dei soldi, qualunque persona sana di mente lo capisce.

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