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ACCERTAMENTI FISCALI: GIUNGE AL TERMINE LA PROROGA DEGLI 85 GIORNI

Accertamenti fiscali: giunge al termine la proroga degli 85 giorni

Accertamenti fiscali: cosa cambia dopo il 31 dicembre 2025

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Dal 31 dicembre 2025 non si applica più la proroga dei termini di decadenza di 85 giorni introdotta con il DL Cura Italia nel 2020. 

A chiarirlo è il Decreto Legislativo 81/2025, che segna la fine della estensione applicata in fase di accertamento.

Vediamo cosa cambia per i contribuenti, come si modificano le scadenze degli accertamenti fiscali su redditi, IVA, IRAP e 770 e quali sono le eccezioni ancora in vigore.

1) Accertamenti fiscali: addio alla proroga degli 85 giorni dopo il 31.12

La proroga di 85 giorni dei termini di accertamento, introdotta dall’art. 67 del DL 18/2020 (Cura Italia), ha avuto grande rilevanza negli anni successivi alla pandemia, prolungando i termini per notificare gli avvisi di accertamento relativi agli anni d’imposta ancora aperti al 17 marzo 2020.

Con l’art. 22 del DLgs 81/2025, dal 31 dicembre 2025 questa proroga non sarà più applicabile.  Di fatto non si potranno più spostare in avanti di 85 giorni i termini di decadenza degli accertamenti in scadenza.

Le scadenze tornano a seguire i termini ordinari previsti dal DPR 600/1973 (per imposte sui redditi) e dal DPR 633/1972 (per IVA).

Secondo la normativa vigente:

  • se la dichiarazione è presentata regolarmente, l’Agenzia ha 5 anni per notificare l’accertamento (es: redditi 2019 dichiarati nel 2020 → accertamento entro il 31 dicembre 2025);
  • se la dichiarazione è omessa, il termine si estende a 7 anni (es: dichiarazione 2017 omessa → accertamento entro il 31 dicembre 2025).

La tabella aggiornata delle scadenze

Anno d’impostaDichiarazione presentata nelTermine accertamento ordinarioTermine per omessa dichiarazione
2016201731 dicembre 2022 (già scaduto)31 dicembre 2024 (con proroga al 26/03/2025)
2017201831 dicembre 2023 (con proroga al 25/03/2024)31 dicembre 2025
2018201931 dicembre 2024 (non prorogabile)31 dicembre 2026
2019202031 dicembre 202531 dicembre 2027
2020202131 dicembre 202631 dicembre 2028
2021202231 dicembre 202731 dicembre 2029
2022202331 dicembre 202831 dicembre 2030



Attenzione al fatto che per le dichiarazioni 2019 presentate regolarmente, non si applica più la proroga di 85 giorni. L’accertamento va notificato entro il 31 dicembre 2025.


Un’altra importante novità riguarda la fine del raddoppio dei termini per le violazioni che costituiscono reato penale tributario. 

La Legge 208/2015 ha abrogato questa possibilità a partire dai periodi d’imposta dal 2016 in poi.

Per l’anno 2016 (Redditi 2017) non si applica più alcun raddoppio, anche in presenza di denuncia penale.

Tuttavia, per l’anno 2014, in caso di omessa dichiarazione e denuncia per reati tributari, resta applicabile il vecchio sistema: il termine resta al 31 dicembre 2025, sfruttando il vecchio raddoppio pre-2016.

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