Nell’ambito degli studi professionali in cui si trovino a operare più professionisti, si dovrà prevedere di attribuire a uno di essi il ruolo di “Responsabile antiriciclaggio”.
I principali compiti del Responsabile antiriciclaggio, all’interno dello studio notarile o legale, possono essere così schematizzati.
PRINCIPALI COMPITI DEL RESPONSABILE ANTIRICICLAGGIO |
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| L'articolo è estratto dall'eBook "Antiriciclaggio avvocati e notai", un fondamentale strumento di supporto per notai e avvocati nelle attività che dovranno svolgere per assicurare il corretto adempimento degli obblighi che gli competono in materia di antiriciclaggio. |
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L'articolo è estratto dall'eBook "Antiriciclaggio avvocati e notai", una guida teorica e pratica appena aggiornata con le ultime novità in materia, come la Legge 91 del 2025.
Il volume illustra gli obblighi di antiriciclaggio a cui sono obbligati i titolari di studi notarili e legali, e spiega, in modo dettagliato, con taglio pratico, le operazioni da effettuare per assolvere a questi obblighi.
1) Riguardo dipendenti e collaboratori
Anche il personale dipendente e i collaboratori dello studio professionale sono incaricati di una serie di compiti rilevanti in materia di AML, acronimo di Anti-Money Laundering.
PRINCIPALI COMPITI DEI DIPENDENTI E COLLABORATORI |
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L’assolvimento di tali compiti specifici assume rilevanza in sede di contestazione, tanto più in fase di ripartizione delle responsabilità che possono ricadere sul dipendente/collaboratore e sul Responsabile AML. In tali situazioni può essere scriminante, per i primi, poter dare prova di aver segnalato all’attenzione del responsabile AML una circostanza che possa avere assunto rilevanza in termini di antiriciclaggio.
Il corretto adempimento di tali compiti deve poter trovare base su un idoneo intervento di strutturazione di attività di formazione e aggiornamento professionale che il titolare di studio professionale deve garantire.
L’articolo 16 del decreto Antiriciclaggio prescrive obblighi di formazione (e aggiornamento) per il soggetto obbligato, il quale dovrà assicurare che anche il personale e i suoi collaboratori registrino una adeguata formazione (e aggiornamento) in materia di antiriciclaggio.
Si tratta di un obbligo affatto marginale, specialmente se ci si sofferma a considerare quanto complesso e articolato sia l’impianto normativo che regola la materia dell’antiriciclaggio e dell’azione di contrasto al finanziamento del terrorismo.
| L'articolo è estratto dall'eBook "Antiriciclaggio avvocati e notai", un fondamentale strumento di supporto per notai e avvocati nelle attività che dovranno svolgere per assicurare il corretto adempimento degli obblighi che gli competono in materia di antiriciclaggio. |
Il legislatore richiede che i soggetti coinvolti nell’azione di prevenzione e contrasto al fenomeno del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo abbiano una precisa conoscenza della materia e che le strutture (società, studio professionale, istituto bancario o assicurativo, eccetera) in cui operano i “soggetti obbligati” si dotino di un sistema organizzato che possa assicurare la formazione continua del personale impiegato.
Una mission rispetto alla quale gli organismi di autoregolamentazione e le associazioni di categoria giocano un ruolo di fondamentale importanza, considerato che è lo stesso decreto Antiriciclaggio ha individuarli come articolazioni preposte all’organizzazione di eventi formativi ad hoc, nell’interesse dei professionisti iscritti ai corrispondenti albi ed elenchi professionali.
L’obbligo di formazione del personale e dei collaboratori si estende fino a riguardare un generale obbligo di adozione delle misure necessarie per assicurare, con continuità e sistematicità, la conoscenza aggiornata della nuova normativa Antiriciclaggio, anche con riferimento a collaboratori e dipendenti.
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2) Per saperne di più
L’articolo è estratto dall’eBook “Antiriciclaggio avvocati e notai”, appena aggiornato con le ultime novità sull’argomento, come la Legge numero 91 del 2025.
Il volume costituisce un fondamentale strumento di supporto per il notaio e l’avvocato nelle attività che dovranno svolgere per assicurare il corretto adempimento degli obblighi che gli competono in materia di antiriciclaggio.
Questi professionisti sono tenuti a effettuare la corretta applicazione dell’adeguata verifica della clientela, procedendo all’acquisizione di copia dei documenti d’identità, delle visure e della documentazione necessaria all’identificazione dell’eventuale Titolare effettivo, nonché a effettuare la Segnalazione di Operazione Sospetta alla UIF, nei casi di rischio di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo.
Avvocati e notai sono tenuti a effettuare la valutazione dei rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, per la mitigazione e per la corretta gestione del rischio già prima di procedere all'esecuzione del mandato conferitogli dal cliente.
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