La Sezione tributaria della Corte di cassazione, con ordinanza 11 giugno 2025, n. 15547, ha rimesso alla Corte costituzionale la questione di legittimità dell’articolo 17, lett. c), del Dlgs 31 ottobre 1990, n. 346 (Testo unico dell'imposta sulle successioni e donazioni - TUS), nella parte in cui rinvia al prospetto allegato al Dpr 26 aprile 1986, n. 131, aggiornato ai sensi dell’articolo 3, comma 164, della L. 23 dicembre 1996, n. 662, per la determinazione della base imponibile delle rendite vitalizie.
La Corte dubita della compatibilità di tale meccanismo con gli articoli 3 e 53 Cost., alla luce del fatto che, in un contesto in cui il tasso legale di interesse è estremamente basso, il sistema produce effetti distorsivi tali da determinare una tassazione del tutto sproporzionata rispetto all’effettivo arricchimento del beneficiario.
Il caso concreto riguardava una successione aperta nel 2016, in cui il de cuius aveva disposto un legato di rendita vitalizia di 18.000 euro annui a favore di una beneficiaria 77enne. In applicazione dell’articolo 17 TUS, l’Agenzia delle entrate ha calcolato la base imponibile capitalizzando l’annualità con il coefficiente di 150, determinato in base al prospetto vigente per quell’anno. Il tasso di interesse legale, fissato per il 2016 allo 0,20%, aveva comportato coefficienti abnormemente elevati, sicché la rendita è stata valutata fiscalmente 2.700.000 euro, con un’imposta dell’8% pari a oltre 216.000 euro.
La Commissione Tributaria Regionale della Liguria, investita dell'appello proposto dal contribuente, lo accoglieva, riconoscendo l’irragionevolezza del risultato. Nel tentativo di raggiungere un risultato equo e ragionevole ha disapplicato il DM 21 dicembre 2015 e rideterminato la base imponibile utilizzando i coefficienti del decreto precedente (del 2013). La Corte di cassazione ha censurato tale approccio interpretativo, affermando che il giudice tributario non può sostituire d’ufficio il parametro normativo.
Tuttavia, ha accolto l’eccezione di costituzionalità sollevata dal contribuente, leggi le osservazioni della Suprema Corte nell'approfondimento di Daniele Muritano su blastonline.it per comprendere la decisione della Corte.
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