Dal mese di agosto scorso è in vigore il Regolamento n 1689/2024 pubblicato sulla Gazzetta dell'Unione Europea del 12 luglio 2024 noto come AI Act o regolamento per l'intelligenza artificiale.
Lo scopo del regolamento è migliorare il funzionamento del mercato interno istituendo un quadro giuridico uniforme unionale sulla intelligenza artificiale.
In particolare l'AI Act vuole creare norme uniformi per quanto riguarda lo sviluppo, l'immissione sul mercato, la messa in servizio e l'uso di sistemi di intelligenza artificiale (sistemi di IA) nell'Unione, in conformità dei valori dell'Unione, promuovere la diffusione di un'intelligenza artificiale (IA) antropocentrica e affidabile, garantendo nel contempo un livello elevato di protezione della salute, della sicurezza e dei diritti fondamentali sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea («Carta»), compresi la democrazia, lo Stato di diritto e la protezione dell'ambiente, proteggere contro gli effetti nocivi dei sistemi di IA nell'Unione, nonché promuovere l'innovazione.
Il regolamento garantisce la libera circolazione transfrontaliera di beni e servizi basati sull'IA, impedendo così agli Stati membri di imporre restrizioni allo sviluppo, alla commercializzazione e all'uso di sistemi di IA, salvo espressa autorizzazione del presente regolamento.
Occorre evidenziare che il regolamento entrerà in vigore nella sua interezza dal 2026 ma dal 2 febbraio di quest'anno sono in vigore alcune norme, vediamo maggiori dettagli.
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1) AI Act: cosa è già in vigore
Dopo l'entrate in vigore dell'AI Act del 20 agosto, il primo passaggio operativo è quello del 2 febbraio 2025, data dalla quale sono in vigore:
- Capo I – Disposizioni generali: definisce l'oggetto, l'ambito di applicazione e le definizioni chiave del regolamento.
- Capo II – Pratiche vietate: stabilisce il divieto di utilizzo per sistemi di IA considerati a rischio inaccettabile, come quelli che utilizzano tecniche manipolative o ingannevoli, sistemi di punteggio sociale e alcune forme di identificazione biometrica remota.
Sebbene questi divieti siano effettivi dal 2 febbraio 2025, le sanzioni per la violazione di tali norme saranno applicabili solo a partire dal 2 agosto 2025.
Come detto, il percorso di entrata in vigore guarda al 2026 e per arrivarci occorreranno diversi provvedimenti attuativi contenuti nel Regolamento.