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APPALTI: DECRETO MIT SULLA QUALIFICAZIONE DELLE STAZIONI

Appalti: decreto MIT sulla qualificazione delle stazioni

Guida normativa e orientamenti operativi per l'attuazione del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti ai sensi del Codice dei contratti pubblici (D.lgs. 36/2023).

Ascolta la versione audio dell'articolo

E' stata pubblicato sul sito istituzionale  il decreto 279 2024  del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) che fornisce orientamenti operativi per l'attuazione del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti ai sensi del Codice dei contratti pubblici (D.lgs. 36/2023). 

Il testo è strutturato in due parti principali,

  • Prima Parte – Sistematizzazione normativa:

Presenta il quadro normativo, illustrando gli articoli di riferimento e le novità introdotte per migliorare la gestione degli appalti pubblici.

Spiega il sistema di qualificazione, un processo che mira alla riduzione della frammentazione e alla professionalizzazione del public procurement.

  • Seconda Parte – Proposte e incentivi:

Propone misure per incentivare la qualificazione e l’uso delle centrali di committenza anche per appalti al di sotto delle soglie obbligatorie.

Fornisce indicazioni operative alle stazioni appaltanti per raggiungere i requisiti minimi di qualificazione.

Il documento si conclude con un allegato esplicativo che sintetizza gli elementi chiave del sistema di qualificazione, tra cui le soglie applicabili, i requisiti per i diversi livelli di qualificazione e le sanzioni previste in caso di non conformità.

Vediamo nei paragrafi seguenti le principali indicazioni 

Scarica qui il testo integrale

1) Obiettivi del Sistema di Qualificazione e supporto

Il Decreto si concentra sulla qualificazione delle stazioni appaltanti in linea con il Codice dei contratti pubblici (D.lgs. 36/2023). L’obiettivo è migliorare l’efficienza, ridurre la frammentazione e promuovere la professionalizzazione attraverso criteri di qualità e strumenti di aggregazione.

Il documento enfatizza l'importanza di un approccio collaborativo, basato su standard elevati di professionalizzazione e trasparenza.

 Le stazioni appaltanti sono invitate a sfruttare appieno le opportunità offerte dal sistema per garantire un’evoluzione continua verso l’eccellenza operativa.

Viene anche ricordato che è  disponibile il supporto Giuridico del MIT per l'assistenza tecnica e interpretativa per stazioni appaltanti tramite un servizio centralizzato.

Anche ANAC offre  pareri consultivi e precontenziosi per risolvere controversie e migliorare la conformità.

2) Istruzioni Operative Qualificazione delle Stazioni Appaltanti:

Le principali indicazioni in estrema sintesi :

Adesione minima: Tutte le stazioni appaltanti sono invitate a qualificarsi, anche al livello base, per migliorare la gestione tecnica e amministrativa degli appalti.

Verifiche periodiche: utile effettuare simulazioni periodiche con l'applicativo ANAC per monitorare la conformità ai requisiti e identificare aree di miglioramento.

Supporto digitale: Utilizzare piattaforme digitali per semplificare il processo di qualificazione e garantire trasparenza.

Utilizzo delle Centrali di Committenza:

Le stazioni non qualificate devono ricorrere a centrali di committenza qualificate per gestire appalti di rilevante importanza o complessità.

Si incoraggia la collaborazione tra enti attraverso reti di stazioni appaltanti specializzate per materia o settore.

Formazione e professionalizzazione:

Favorire l’aggiornamento del personale interno per aumentare la capacità amministrativa e tecnica.

L’ausilio di stazioni appaltanti qualificate è consigliato per trasferire competenze e know-how.

Monitoraggio e incentivi:

ANAC svolge un monitoraggio continuo delle qualificazioni per identificare trend e criticità.

Sono previsti incentivi per stazioni appaltanti che dimostrano esperienza, aggregazione e rispetto dei criteri di qualificazione.

Requisiti per la Qualificazione

Le stazioni devono possedere piattaforme digitali certificate, una struttura dedicata al procurement e rispettare standard di trasparenza.

Entro il 2025, le stazioni appaltanti devono dimostrare competenze specifiche in contratti pubblici e digitalizzazione, oltre alla capacità di rispettare i tempi di pagamento e gestire dati contrattuali.

Le centrali di committenza  devono qualificarsi almeno a livello intermedio per lavori e forniture e possono ottenere punteggi ridotti del 20% rispetto alle stazioni appaltanti.


3) Soglie di applicazione dell'obbligo di qualificazione

  Si ricorda che secondo l'articolo 62 del D.Lgs. 36/2023, l'obbligo di qualificazione per le stazioni appaltanti si applica nei seguenti casi:

  • Affidamento di lavori: per importi superiori a 500.000 euro.
  • Acquisizione di forniture, beni e servizi: per importi superiori a 140.000 euro.
  • Queste soglie determinano quando una stazione appaltante deve essere qualificata per procedere autonomamente all'affidamento di contratti pubblici. 



4) Sanzioni per Mancata Qualificazione:

L'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) è responsabile della gestione e vigilanza del sistema di qualificazione. In caso di gravi violazioni delle disposizioni relative alla qualificazione, l'ANAC può:

  • Imporre sanzioni pecuniarie comprese tra un minimo di 500 euro e un massimo di 1 milione di euro.
  • Nei casi più gravi, disporre la sospensione della qualificazione precedentemente ottenuta dalla stazione appaltante.

Qualificazione con Riserva:

In sede di prima applicazione, alcune stazioni appaltanti, come le unioni di comuni, province, città metropolitane, comuni capoluogo di provincia e regioni, possono essere iscritte con riserva. A partire dal 1° gennaio 2024, tali stazioni devono presentare domanda per l'iscrizione a regime negli elenchi delle stazioni appaltanti qualificate. L'ANAC può stabilire ulteriori casi in cui è consentita la qualificazione con riserva, finalizzata a consentire alla stazione appaltante di acquisire la capacità tecnica ed organizzativa richiesta. 

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