Il Libro Fiscalità e adempimenti delle holding approfondisce il tema delle holding sotto le sue diverse sfaccettature. Il testo parte dall'illustrazione delle opportunità che l'istituto offre, fornendo risposte all'esigenza di comprendere a quali tipi di utilizzi si presta.
Viene poi illustrata la definizione di holding introdotta dal c.d. Decreto ATAD attraverso l'inserimento dell'art. 162 bis del Tuir e gli aspetti fiscali più pregnanti attinenti all'IRAP all'IRES e all'IVA. Dopo alcune note sul bilancio della holding industriale, si passa ad esaminare le modalità concrete di creazione della stessa, con un particolare focus sull’operazione di conferimento di partecipazioni a realizzo controllato previsto dall'art. 177 co. 2 e co. 2 bis del Tuir. Ampio spazio viene dato anche alla copiosa prassi dell’Amministrazione Finanziaria.
Una volta creata, la holding potrebbe essere tenuta ad alcuni adempimenti quali la comunicazione all'anagrafe e la comunicazione CRS. Il testo, unico nel suo genere, descrive questi adempimenti in chiave pratico operativa, riproducendo le schermate che realmente l'operatore si trova davanti nel predisporre le comunicazioni dovute.
Gli autori sono Ennio Vial e Silvia Bettiol.
Dottore commercialista, opera nel settore della consulenza in materia di fiscalità internazionale, di operazioni straordinarie, di riorganizzazione di patrimoni familiari e di trust. È relatore per svariati enti di formazione. Pubblica da oltre 20 anni articoli e libri su temi di sua competenza.
Dottore commercialista, si dedica alla consulenza in materia di fiscalità internazionale, di operazioni straordinarie e di trust. Ha maturato una significativa esperienza in tema di comunicazioni delle holding. È relatrice e autrice di pubblicazioni su temi di sua competenza.
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1) Introduzione e Breve estratto Libro "Fiscalità e adempimenti delle holding "
La holding è un interessante veicolo, utile per perseguire una serie di interessi meritevoli quali la gestione efficiente del gruppo, il ricambio generazionale, la prevenzione dei conflitti e molti altri. Ovviamente la holding non è nient’altro che una società, per cui risente delle limitazioni normative sulle clausole statutarie. La stessa, pertanto, non può essere certamente paragonata ad istituti più complessi ma più flessibili come ad esempio il trust.
La holding può beneficiare di alcuni istituti come il consolidato fiscale nazionale, il gruppo iva e l’iva di gruppo, ma non beneficia di alcuna particolare agevolazione fiscale, anzi è spesso soggetta a qualche leggero aggravio, soprattutto in tema di irap.
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2) Lineamenti della holding
Il punto di partenza per poter valutare le opportunità della holding è sicuramente rappresentato dalla definizione dei contorni dell’istituto. Vi sono definizioni della holding che hanno un carattere tecnico e che sono volte alla applicazione di determinate discipline.
Ad esempio, esiste la ben nota definizione di holding recata dall’art. 162 bis del tuir introdotta a seguito del decreto ATAD che ha lo scopo di definire i contorni delle società tenute agli adempimenti delle comunicazioni all’anagrafe tributaria, che scontano una aliquota IRAP maggiorata, eccetera.
Esistono poi dei concetti di holding ai fini della disciplina CRS (Common reporting standard) e ai fini della disciplina FATCA.
Possiamo dire che la holding viene evocata (più che definita) anche dallo stesso codice civile laddove all’art. 2359 definisce il concetto di controllo e quello di collegamento.
Vi sono poi dei concetti di holding che potremmo definire atecnici in quanto usati nel linguaggio comune ma privi di una puntuale definizione. Si parla, infatti, di holding industriale, di holding di famiglia o di capogruppo. In estrema sintesi, si tratta di società che hanno il ruolo di capogruppo di un insieme di altre società generalmente di matrice industriale, immobiliare o commerciale.
La holding può detenere non solo partecipazioni ma anche liquidità, compendi immobiliari, beni immateriali e può anche erogare servizi di regia al gruppo.
Sotto un diverso angolo visuale, la holding può essere intesa anche come un veicolo che gestisce, all’interno del gruppo, i flussi patrimoniali, economici e giuslavoristici.
Tra i flussi patrimoniali si annoverano gli aumenti di capitale sociale, i versamenti soci, le azioni proprie, i finanziamenti, i prestiti obbligazionari (convertibili e non convertibili). I flussi economici comprendono i dividendi in denaro o in natura, gli interessi, le assegnazione beni ai soci. Infine, i flussi giuslavoristi sono relativi all’attività svolta dalla «famiglia» nel contesto delle società del gruppo come amministratori e/o dipendenti e/o consulenti.
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3) I vantaggi della holding
Tra i vantaggi della holding si possono ricordare i seguenti:
- Vantaggi nella gestione della liquidità;
- Regimi fiscali di favore ai fini delle imposte dirette e indirette;
- Gestione di un passaggio generazionale ordinato;
- Filtro per gestire i conflitti tra i soci;
- Filtro per tenere unito un gruppo di soci;
- Mitigazione del rischio delle attività;
- Gestione della governance del gruppo;
- Maggiore solidità finanziaria spendibile nei confronti del sistema bancario;
- La tutela del patrimonio.
E’ il caso di svolgere qualche considerazione in relazione alle varie casistiche proposte.
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4) Vantaggi nella gestione della liquidità
La holding consente indubbiamente una efficiente gestione della liquidità all’interno del gruppo. Senza scomodare contratti come quello di cash pooling, ci possiamo limitare anche alla semplice constatazione del fatto che la capogruppo può raccogliere i flussi di dividendi provenienti dalle varie società per poi redistribuirli, eventualmente dopo aver remunerato la compagine sociale, alle varie società controllate o collegate attraverso finanziamenti o apporti di capitale. La gestione dei dividendi risulta particolarmente efficiente nel caso in cui la holding sia una società di capitali. In questo caso, infatti, opera la tassazione sul 5% del loro ammontare ai sensi dell’art. 89 del tuir. Diversamente, in ipotesi di snc o sas, i dividendi verranno imputati nel quadro H ai vari soci i quali, se persone fisiche, dovranno assoggettarli a tassazione nella misura del 58.14% o con le misure di tassazione più contenute se gli utili sono maturati in periodi risalenti nel tempo.
In sostanza, se la holding è una società di persone, i dividendi sono per così dire già giunti al consumo personale in quanto i soci possono prelevarli dalla società senza particolari formalismi e per questo motivo sono già tassati in modo definitivo.
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5) Indice
Fiscalità e adempimenti delle holding
1 Le opportunità della holding
1.1 Introduzione
1.2 Lineamenti della holding
1.2.1 Vantaggi nella gestione della liquidità
1.2.2 Regimi fiscali di favore ai fini delle imposte dirette e indirette
1.2.3 Gestione di un passaggio generazionale ordinato
1.2.4 Filtro per gestire i conflitti tra i soci
1.2.5 Filtro per tenere unito un gruppo di soci
1.2.6 Mitigazione del rischio delle attività
1.2.7 Gestione della governance del gruppo
1.2.8 Maggiore solidità finanziaria spendibile nei confronti del sistema bancario
1.2.9 La tutela del patrimonio
1.3 Gli svantaggi della holding: introduzione
1.3.1 Responsabilità per l’attività di direzione e coordinamento
1.3.2 Necessità di redazione di un bilancio consolidato
1.3.3 Rischio di presenza di società di comodo
1.3.4 Appesantimento IRAP
1.3.5 Duplicazione di costi societari
1.3.6 Appesantimento della burocrazia infragruppo
1.3.7 Problematiche iva
1.3.8 Holding discount
2 La definizione di holding ex art. 162 bis del tuir dopo l’intervento del D.Lgs. 142/2018
2.1 Introduzione
2.2 La vecchia disciplina e l’abolizione dell’art. 113 TUB
2.3 I lineamenti della nuova disciplina
2.3.1 Gli intermediari finanziari veri e propri
2.3.2 Le società di partecipazione finanziaria (holding che posseggono partecipazioni in intermediari finanziari di cui al punto 1)
2.3.3 Holding non finanziarie e soggetti assimilati
2.4 La forma di bilancio
2.5 La disciplina fiscale - cenni
2.5.1 La compilazione del modello IRAP per le holding industriali
2.6 Come si valuta la prevalenza
2.7 Entrata in vigore
2.8 Le comunicazioni all’anagrafe
2.8.1 Le risposte della DRE Piemonte in tema di società semplici
3 La dichiarazione IRAP 2021 della holding industriale
3.1 Introduzione
3.2 La base imponibile
3.3 L’aliquota maggiorata
3.4 La compilazione del modello IRAP per le holding industriali
3.5 Alcuni esempi di compilazione
3.6 Le misure del decreto rilancio
3.7 Le holding società di persone
4 Holding e IRES
4.1 Introduzione
4.2 Oneri finanziari
4.3 Le perdite su crediti
4.4 La maggiorazione IRES
4.5 Società di comodo
4.6 Altre previsioni minori
5 Le holding e la disciplina dalle società di comodo nell’anno dell’emergenza COVID
5.1 Introduzione
5.2 Le cause di esclusione
5.3 Le cause di disapplicazione
5.4 Il problema delle perdite sistemiche
5.5 La causa di esclusione legata alle società figlie
6 La holding di famiglia e l’iva
6.1 Introduzione
6.2 La holding è un soggetto economico?
6.3 La holding può detrarre l’iva?
6.4 Le opportunità offerte dalla disciplina iva
6.4.1 Introduzione
6.4.2 Il gruppo iva
6.4.3 La tenuta di contabilità separate
6.5 La cessione delle partecipazioni
7 Il finanziamento della holding alle consociate e profili iva connessi
7.1 Introduzione
7.2 La soggettività iva della holding
7.2.1 L’indetraibilità del comma 2 dell’art. 19 e le eccezioni del comma 3: il caso della lettera b)
7.2.2 L’eccezione della lettera a bis): i finanzia menti a soggetti extracomunitari
7.3 Casi di applicazione del pro rata
7.3.1 I termini della questione
7.4 Un quadro di sintesi
7.5 Le possibili soluzioni per la holding che eroga finanziamenti domestici
7.5.1 Introduzione
7.5.2 La separazione delle contabilità
7.5.3 Il gruppo iva
8 Il bilancio delle holding industriali
8.1 Introduzione
8.2 La forma del bilancio ed il principio della derivazione rafforzata
8.2.1 Gli effetti del principio di derivazione rafforzata
8.2.2 Le azioni proprie
8.2.3 I finanziamenti nei confronti delle società appartenenti al gruppo nelle microimprese
8.2.4 I finanziamenti verso terzi ed il costo ammortizzato
8.2.5 Il finanziamento alla società controllata
8.2.6 I finanziamenti infragruppo cui trova applicazione il principio di derivazione rafforzata
9 L’operazione di conferimento per la creazione della Holding
9.1 Introduzione
9.2 Il conferimento ex. 177 Tuir nella risposta 170/2020
9.2.1 I principi della risposta
9.2.2 Requisiti soggettivi dei conferenti
9.2.3 Il requisito del controllo
9.2.4 Acquisizione “uno actu”
9.2.5 Il realizzo controllato
9.3 La non applicabilità della clausola antiabuso ai soci persone fisiche
9.4 La piena dignità dell’art. 177 co. 2 rispetto all’art. 9
9.5 Imposta di registro
9.6 Imposta sulle transazioni finanziarie
9.7 Altri regimi fiscali che interessano l’operazione di conferimento di partecipazioni (art. 177 co. 2bis, art. 9)
9.7.1 Il conferimento ex. art. 177 co. 2
9.7.2 Il conferimento di quote qualificate: un primo inquadramento
9.7.3 Il requisito partecipativo: la partecipazione qualificata (lett. a) co. 2bis)
9.7.4 Il requisito della partecipazione del confe rente (lett. b) co. 2bis)
10 La creazione della holding estera e la gestione di aspetti critici
10.1 Introduzione
10.2 La scelta del Paese estero
10.3 Le opportunità dell’intermediate holding
10.3.1 Le vie per giungere alla nuova configurazione del gruppo
10.3.2 La soparfi lussemburghese
10.3.3 La soluzione della SPF lussemburghese
10.4 Le criticità della holding estera
10.4.1 Il ventaglio delle criticità
10.4.2 La disciplina Controlled foreign companies
10.4.3 Il transfer price
10.4.4 L’esterovestizione
10.4.5 Il rimpatrio degli utili
10.4.6 La gestione del rapporto con i consulenti esteri
11 L’utilizzo della società semplice come holding: luci e ombre
11.1 Introduzione
11.2 Le caratteristiche della società semplice
11.3 Le opportunità della società semplice
11.4 La società semplice holding
11.5 La società semplice può essere una reale alternativa al trust?
11.6 Alcuni limiti della holding società semplice
11.6.1 Introduzione
11.6.2 La fiscalità in sede di conferimento di quote societarie in una società semplice
11.6.3 La fiscalità dello scioglimento della società semplice
11.6.4 La donazione delle quote di società semplice
11.6.5 La comunicazione all’anagrafe dei rapporti tributari
11.7 La complessa tassazione dei dividendi percepiti da una società semplice
11.7.1 Introduzione
11.7.2 L’iniziale dimenticanza della società semplice
11.7.3 Il primo intervento riparatore ad opera dell’art. 32 quater D.L. 124/2019
11.7.4 L’intervento del D.L. 23/2020
11.8 Aggravi IVIE e IVAFE
11.9 La società di persone estera
11.10 Spunti conclusivi
12 Gli adempimenti iniziali di accreditamento della holding per le comunicazioni all’anagrafe rapporti o ai fini CRS
12.1 Introduzione
12.2 La comunicazione della PEC al REI “Registro Elettronico Indirizzi-REI”
12.2.1 Termini per la comunicazione della PEC al REI
12.2.2 Codici identificativi dei soggetti che devono comunicare la PEC al REI
12.2.3 Come compilare la comunicazione per trasmettere la PEC al REI
12.2.4 Come trasmettere operativamente la comunicazione
12.3 Come dotarsi delle CREDENZIALI FiscoOnline
12.4 Richiedere l’accreditamento al SID
12.5 Eseguire il software SID-Gestione ambiente di sicurezza e creare i certificati di firma
12.5.1 Gli errori tipici nella generazione dei certificati
12.5.2 Il rinnovo dell’ambiente di sicurezza e del certificato di firma
13 Le comunicazioni all’anagrafe tributaria dovute dalle holding
13.1 Introduzione
13.2 Le comunicazioni all’anagrafe tributaria: mensile o annuale?
13.2.1 Il concetto di “rapporto”
13.2.2 I rapporti che deve comunicare la holding
13.2.3 L’oggetto della comunicazione
13.3 Focus: la comunicazione del titolare effettivo
13.4 Esempi di compilazione di comunicazioni all’anagrafe rapporti
13.4.1 La comunicazione di una partecipazione a seguito di “nuova” qualifica di holding
13.4.2 La comunicazione a seguito di finanziamento socio
13.4.3 La comunicazione relativa ai rapporti di garanzia
13.4.4 La comunicazione relativa al cash pooling
13.4.5 La fotografia di consistenza
13.5 Quali comunicazioni trasmettere in presenza di operazioni straordinarie
13.6 Le sanzioni per mancata comunicazione
13.7 Documenti di prassi circa le comunicazioni all’anagrafe
14 Le comunicazioni CRS e la holding ex. art. 162-bis
14.1 CRS – cenni
14.1.1 Quali sono i Paesi che scambiano le informazioni
14.1.2 Lo scambio CRS ed il recepimento in Italia
14.2 Definizione atecnica di holding
14.2.1 La definizione di Holding industriale dell’art. 162-bis e gli utilizzi connessi
14.2.2 La definizione di holding ai fini CRS
14.2.3 Le risposte ad interpello: Holding e CRS sembra proprio di NO