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DICHIARAZIONE IMU RINVIATA PER GLI ENTI NON COMMERCIALI

Dichiarazione Imu rinviata per gli enti non commerciali

Cancellato l’appuntamento con la dichiarazione Imu del 4.2.2013 per tutti gli enti non commerciali: lo ha comunicato il Mef con la risoluzione 1/DF/2013.

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È stata rinviata senza ancora una data precisa la scadenza per la presentazione della dichiarazione Imu relativa agli enti non commerciali, che dovranno aspettare la pubblicazione di un apposito modello dichiarativo che consentirà loro di indicare distintamente le parti dell’immobile utilizzate per attività commerciali e quelle dedicate agli scopi istituzionali

Per saperne di più scarica la nostra Circolare del Giorno n. 13 del 17.01.2013 "L'Imu degli enti non commerciali, dichiarazione rinviata".

1) L’esenzione Imu per gli enti non commerciali

Sono esenti dall’Imu gli immobili destinati esclusivamente allo svolgimento, con modalità non commerciali, di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative, sportive nonché di religione o di culto.
Se l’esenzione Imu è pacifica per quelle attività sopra descritte che vengono svolte con modalità non commerciali, non lo è invece per le c.d. attività miste.
Spesso infatti gli enti di questo tipo, oltre a svolgere l’attività istituzionale, esercitano anche attività commerciale. In tal caso si pone il problema di individuare un criterio che sia in grado di stabilire, nel caso dell’Imu, la proporzione con cui l’immobile viene adibito all’esercizio dell’attività non commerciale e a quella imprenditoriale.
A questo proposito è intervenuto il decreto Liberalizzazioni (art. 91-bis del D.l. 1/2012) il quale ha indicato che:

  • per gli immobili utilizzati sia per l’attività commerciale che per l’attività istituzionale, l’esenzione “va applicata solo alla frazione di unità destinata all’attività non commerciale”;
  • per la parte restante dell’immobile, adibita all’attività commerciale, “in quanto dotata di autonomia funzionale e reddituale permanente”, dovrà essere presentato l’aggiornamento catastale (si applicano le disposizioni di cui all’art. 2, commi 41, 42 e 44, DL n. 262/2006) e le nuove rendite avranno effetto dal 1° gennaio 2013.

Quando non è possibile individuare la “frazione di unità destinata all’attività non commerciale”, a decorrere dal 2013 l’esenzione va applicata in proporzione all’utilizzazione non commerciale come risultante da apposita dichiarazione (ancora da emanare). Le modalità e le procedure per l’applicazione proporzionale dell’IMU agli immobili degli enti non commerciali destinati ad un’utilizzazione mista sono state definite con il D.M. 200/2012 . 

2) Il rapporto proporzionale (DM 200/2012)

Per individuare la frazione di immobile esente Imu, dal 2013 si può utilizzare un “rapporto proporzionale” tra la “quota” di immobile adibito all’utilizzo commerciale rispetto all’intero immobile, sulla base di questi tre criteri:

  1. superficie dell’immobile adibita all’esercizio delle attività
  2. numero di soggetti nei confronti dei quali le attività sono svolte
  3. tempo dedicato all’esercizio delle attività

La percentuale determinata in base ai rapporti sopra riportati va applicata alla rendita catastale dell’immobile per ottenere così la base imponibile da utilizzare per la determinazione dell’IMU dovuta.
Gli enti non commerciali devono conservare la documentazione dalla quale risultano gli elementi utilizzati per l’individuazione del citato “rapporto proporzionale”, ai fini di un’eventuale attività di accertamento/controllo da parte del Comune.
 

3) La dichiarazione IMU

Per quanto riguarda gli enti non commerciali, si è posto il problema se il termine di presentazione della dichiarazione Imu fosse diverso a seconda del possesso o meno, da parte dell’ente, di un immobile ad utilizzo misto posto che il criterio proporzionale è valido a partire dal 2013.
A questo proposito è intervenuto il Mef, con la recente risoluzione n. 1/DF dell’11.1.2013, dove dispone che per “semplificare gli adempimenti dei contribuenti” e “razionalizzare gli strumenti di controllo a disposizione degli enti locali” la dichiarazione Imu sarà unica, e sarà basata su un modello ancora da approvare, come indicato nelle istruzioni del modello dichiarativo del 30.10.2012.
Gli enti non commerciali, quindi, non dovranno presentare la dichiarazione Imu entro il 4.2.2013, ma dovranno attendere l’emanazione dell’apposito modello dichiarativo. Senza questo intervento, infatti, ci sarebbero state due scadenze diverse, una al 4 febbraio 2013 per l’ente non commerciale con immobile esente (dato che agli immobili esenti sono assoggettati all’obbligo di presentazione della dichiarazione Imu), una rinviata con data ancora incerta per l’ente non commerciale con immobile misto, che avrebbe dovuto aspettare la pubblicazione dell’apposito modello (previsto dal Dm 200/2012) per l’indicazione delle parti dell’immobile utilizzate per l’attività commerciale e quelle destinate all’attività istituzionale.
 

Allegati

Risoluzione dell' 11/01/2013 n. 1/DF
D.M. n. 200/2012
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