News Pubblicata il 30/06/2021

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Credito d’imposta negoziazione e arbitrato nelle dichiarazioni nel 730

di Redazione Fisco e Tasse

Dichiarazioni dei redditi 2021: ecco come fruire del credito d’imposta per la negoziazione e l’arbitrato per i compensi corrisposti ad arbitri e avvocati nel 2020



Il credito d’imposta per le spese di negoziazione e arbitrato spetta per un importo massimo di euro 250 per i compensi corrisposti 

Anche nelle dichiarazioni dei redditi 2021 (anno di imposta 2020) è possibile beneficiare di questo credito, reso permanente dalla Legge di bilancio 2016.

In generale, è il Ministero della giustizia che comunica all’interessato, entro il 30 aprile di ciascun anno successivo a quello di corresponsione dei compensi, l’importo del credito d’imposta effettivamente spettante in relazione a ciascuno dei procedimenti e determinato in misura proporzionale alle risorse stanziate. 

Il credito d’imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi, è utilizzabile a decorrere dalla data di ricevimento della comunicazione da parte del Ministero in diminuzione delle imposte sui redditi, non dà luogo a rimborso e non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap. La parte del credito non utilizzata (rigo 151 del Modello 730-3/2021 o rigo RN47 del modello REDDITI PF2021) è fruibile negli anni seguenti ed è riportata nelle successive dichiarazioni dei redditi).

Ai fini dei controlli sui dichiarativi è necessario conservare questi documenti:


Fonte: Fisco e Tasse



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