News Pubblicata il 21/09/2016

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CIGO edilizia per meteo avverso: i consulenti chiedono semplificazioni

Dal Consiglio nazionale CDL la richiesta di agevolare con una proroga l'adempimento di richiesta CIGO per maltempo in edilizia



Il Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro  con Comunicato 19 settembre 2016,  informa di avere chiesto all’INPS di facilitare il ricorso al trattamento di Cassa integrazione ordinaria in edilizia per  maltempo .
Recentemente il DM n. 95442 del 15 aprile scorso ha comportato un  aggravio di costi e di procedure per le imprese del comparto edile che vogliono fare domanda all’INPS per fruire del trattamento. Infatti, la presentazione delle istanze va corredata da una relazione tecnica, che illustri le motivazioni per la richiesta di CIGO per intemperie, nonché da un bollettino probatorio sulle condizioni  meteo del Comune dove è attivo il cantiere . Il bollettino meteo, che un tempo veniva diffuso dall’Istituto deve ora essere reperito ed acquistato dalle aziende presso "organi accreditati".
Questo nuovo adempimento  sta creando numerosi problemi applicativi nei territori. Non si conosce, infatti, quali siano "gli organi accreditati" deputati al rilascio di tali bollettini. E così le regioni si trovano ad operare in modo assolutamente scoordinato  e spesso richiedono alle imprese  un contributo economico per il rilascio. Tra l'altro per l'agricoltura , invece, l'INPS si occupa direttamente di recuperare i bollettini meteo.
In attesa che il decreto correttivo del Jobs Act semplifichi la normativa e corregga questa anomalia, e che l'INPS modifichi la procedura , il Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro ha anche richiesto, in audizione parlamentare, di prorogare la scadenza dei termini di presentazione delle richieste di CIGO alla fine del mese successivo all’evento meteorologico. Si tratta comunque di una soluzione provvisoria, che non pone rimedio alle difficoltà tecnico/operative riscontrate sul territorio per reperire i bollettini meteo. Peraltro, i consulenti del lavoro sottolineano come  questa nuova procedura non rispetti  l’art. 15, comma 1, della legge n. 183/2011, che impedisce espressamente alle Amministrazioni Pubbliche di chiedere al cittadino dati ed elementi già in possesso di organi pubblici.

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Fonte: Fisco e Tasse



TAG: Assegni familiari e ammortizzatori sociali La rubrica del lavoro