Speciale Pubblicato il 19/12/2022

Tempo di lettura: 7 minuti

Rendicontazione societaria di sostenibilità: i principi della Direttiva UE

di Dott.ssa Monica Peta

Direttiva europea “CSRD” pubblicata il 14 dicembre 2022 nella Gazzetta Ufficiale europea: la rendicontazione societaria si sostenibilità ed il rischio di gestione (Parte prima)



La Direttiva Europea Corporate Sustainability Reporting Directive, CSRD, (Direttiva UE 2022/2464) pubblicata nella Gazzetta Ufficiale Europea il 14 dicembre 2022 (pubblicata in data 16.12) entrerà in vigore trascorsi 20 giorni dalla predetta data, mentre gli stati membri avranno diciotto mesi di tempo per il recepimento della normativa nei propri ordinamenti giuridici. 

Si ricorda che, la Direttiva CSRD integra e modifica:

per quanto riguarda la rendicontazione societaria di sostenibilità.

Già in precedenti articoli[1], sono stati esaminati i punti innovativi della citata Direttiva, tra i quali:

In particolare, le integrazioni apportate agli articoli:

della Direttiva 2013/34/UE esplicitano l'obbligo per le imprese di comunicare non soltanto informazioni “in misura necessaria alla comprensione dell'andamento dell'impresa, dei suoi risultati e della sua situazione” ma anche informazioni necessarie alla comprensione dell'impatto delle attività dell'impresa sugli aspetti ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani e alla lotta contro la corruzione attiva e passiva

Le imprese, pertanto, dovranno riferire:

È la cosiddetta prospettiva della “doppia rilevanza”, nella quale il rischio che l'impresa affronta l'impatto da essa prodotto rappresenta una prospettiva di rilevanza.

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Doppia rilevanza e adeguatezza informativa: contenuti del modello e strategia aziendale

Con riferimento alla “doppia rilevanza” la verifica "dell'adeguatezza dell'informativa societaria” indica se le due prospettive (l'impatto delle attività dell'impresa sulle persone e sull'ambiente, sia riguardo al modo in cui le questioni di sostenibilità incidono sull'impresa) non sono comprese e/o se sono applicate correttamente.

Le imprese dovrebbero considerare ciascuna prospettiva rilevante singolarmente e comunicare sia informazioni che sono rilevanti da entrambe le prospettive sia informazioni che sono rilevanti da una sola prospettiva.

Le imprese dovrebbero altresì comunicare se e in che modo il modello e le strategie aziendali:


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Il ruolo e la finalità dei principi di rendicontazione di sostenibilità

I principi di rendicontazione di sostenibilità[2] devono specificare le informazioni prospettiche, retrospettive, qualitative e quantitative, a seconda dei casi, che le imprese sono tenute a comunicare. 

La Direttiva UE individua la finalità dei principi di rendicontazione ( artt. 29-ter e 29- quater) che tenuto conto del proprio oggetto dovranno riferire su:

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I tempi di attuazione e le scadenze

La Direttiva UE nella versione definitiva non apporta modifiche ai tempi di attuazione e scadenze per le imprese:

Data/termine di attuazione

Imprese che rientrano nell’obbligo

1° gennaio 2024, con primo report all’inizio del 2025

Le imprese che già producono la Dichiarazione non Finanziaria, DNF, ex D. Lgs 254/2016

 

1° gennaio 2025 

Le imprese che ricadono nel perimetro della Direttiva CSRD e che non producevano la DNF, ex D. Lgs. 254/2016

1° gennaio 2026, primo report inizio del 2027, con l’opzione di non applicare la nuova normativa (“opt-out option”) per due anni (ovvero fino al 1° gennaio 2028), salva la necessità di spiegare perché l’impresa ha deciso di avvalersi di tale opzione;

 

 PMI quotate che ricadono nella direttiva CSRD

 

1° gennaio 2028, con primo report inizio 2029

 

Le filiali d’imprese che ricadono nella Direttiva CSRD 

 


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NOTE

[1]Peta M., Reporting di sostenibilità: la Direttiva UE li estende alle PMI, Speciale Fisco E Tasse , 14 novembre 2022. Acquistabile dello stesso autore l’E-book sulla rendicontazione sostenibile aggiornato alla Direttiva CSRD seguendo il link https://www.fiscoetasse.com/BusinessCenter/scheda/46751-rendicontazione-non-finanziaria-e-modello-business-pmi.html 

[2] La Direttiva UE ha individuato  nell’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group), l’ organo di consulenza della Commissione europea nel campo della rendicontazione aziendale,  incaricato di emanare gli standard di reporting di sostenibilità europei, i cosiddetti “European Sustainability Reporting Standards” (ESRS), differenziati per le grandi imprese e le PMI.



TAG: Rendicontazione di Sostenibilità