Speciale Pubblicato il 12/06/2015

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I nuovi decreti del Jobs Act 11 giugno 2015

di Avv. Rocchina Staiano

Il Governo ha presentato ieri i nuovi decreti attuativi del Jobs Act 2 definitivi, 4 in bozza: congedi parentali più lunghi,fine dei cocopro, più voucher



Il Consiglio dei Ministri dell’11 giugno 2015 ha approvato, in parte in maniera definitiva e in parte in esame preliminare, le misure attuative ancora mancanti rispetto alle deleghe previste della Legge 183/2014 (JOBS ACT).
Si tratta dei seguenti 6 distinti decreti:
  1. Misure per la conciliazione delle esigenze di cura, vita e di lavoro (decreto legislativo – esame definitivo)
  2. Disciplina organica dei contratti di lavoro e la revisione della normativa in tema di mansioni (decreto legislativo - esame definitivo)
  3. Disposizioni per la razionalizzazione e la semplificazione dell’attività ispettiva decreto legislativo – esame preliminare)
  4. Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali (decreto legislativo – esame preliminare)
  5. Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e le politiche attive (decreto legislativo – esame preliminare)
  6. Disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese (decreto legislativo – esame preliminare)
I primi due passano all'esame del Parlamento. Gli altri 4 sono in bozza e possono ancora subire modifiche  prima di passare alla discussione parlamentare. 

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Decreto conciliazione vita lavoro e Decreto sulla disciplina dei contratti e delle mansioni

Le principali misure contenute nei 2 decreti proposti dal Ministro Poletti e approvati  definitivamente dal Consiglio dei Ministri, che passano ora al vaglio del Parlamento sono le seguenti:
CONCILIAZIONE VITA LAVORO
DISCIPLINA DEI CONTRATTI DI LAVORO E DELLE MANSIONI
 Vengono confermate le seguenti tipologie:
Nelle bozze di decreto che il Governo si riserva ancora di modificare è da segnalare la stretta sulla Cassa integrazione  che non potra più essere prorogata oltre i 24 mesi  previsti normalmente  ma esteso agli apprendisti e alle imprese da 6 a 15 dipendenti. Inoltre, dice il comunicato del governo :
"Per effetto del decreto vengono estese le tutele a 1.400.000 lavoratori sinora esclusi.
Le disposizioni del decreto consentono risparmi di spesa, utilizzati per rendere strutturali la NASpI a 24 mesi anche dopo il 2016 e per rendere strutturali i finanziamenti per importanti interventi di politica sociale in materia di: conciliazione dei tempi di cura, di vita e di lavoro; assegno di disoccupazione (ASDI); fondo per le politiche attive del lavoro. Il decreto comporta anche, una salvaguardia, per il solo 2015, della durata della NASpI con riferimento ai lavoratori stagionali del settore del turismo".


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