La Legge del 21 aprile 2023 n. 49 recante disposizioni in materia di equo compenso delle prestazioni professionali è ormai in vigore da 4 mesi ma l'attuazione pratica è ancora mancante in diversi aspetti.
Vedi per i dettagli Equo compenso professionisti in vigore : cosa prevede
Si ricorda che la legge prevede "la corresponsione i professionisti di un compenso proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, al contenuto e alle caratteristiche della prestazione professionale" . L'importo in pratica deve essere conforme ai compensi previsti :
- per gli avvocati, dal decreto del Ministro della giustizia emanato ai sensi dell’articolo 13, comma 6, della legge 31 dicembre 2012, n. 247;
- per i professionisti iscritti agli ordini e collegi, dai decreti ministeriali adottati ai sensi dell’articolo 9 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27;
- per i professionisti non ordinisti , previsti dal decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy, da adottare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge e, successivamente, aggiornati con scadenza biennale, sentite le associazioni citate dalla legge stessa
Quest'ultima previsione è già ampiamente scaduta il 19 luglio scorso ma sono anche altri i punti ancora in sospeso.
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Maxi compensi revisori
E' slittato a data da destinarsi il confronto richiesto dalle associazioni datoriali (Abi, Confindustria, Assonime, Ania e Confcooperative), al ministero della Giustizia e al Consiglio nazionale dei commercialisti per correggere l'aspetto particolarmente criticato dei maxicompensi ai sindaci e ai revisori delle grandi società già fissato per la scorsa settimana .
Per questi professionisti infatti l’applicazione dei parametri del Dm 140/2012, hanno affermato le associazioni nella lettera , rischia «di dare luogo ad aumenti paradossali e indiscriminati generando un volume di costi insostenibile per le imprese». La revisione del vecchio decreto ha tempi non ben definiti ma intanto Consiglio nazionale dei commercialisti si è detto pronto a una revisione complessiva che ponga un tetto ai compensi ma innalzi nel contempo quelli delle società piu piccole.
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Aggiornamento codici deontologici
Gli ordini professionali sono chiamati in causa anche in merito all'aggiornamento dei propri Codici deontologici inserendo come previsto dalla legge, specifiche sanzioni per il professionista che vìola le norme sull'equità del compenso . Ad oggi ha provveduto all'adeguamento solo il Consiglio nazionale ingegneri ha aggiornato il Codice. Il codice dei commercialisti prevede oggi che «in nessun caso il compenso richiesto dal professionista può essere manifestamente sproporzionato all’attività svolta o da svolgere»
Professioni non ordinistiche: decreto in ritardo
Come detto restano invece interamente da definire i parametri dei compensi dei professionisti senza albo, per i quali si attendeva il decreto ministeriale entro 60 giorni dalla legge. Sono coinvolti quasi 500mila professionisti con le attività piu diverse riuniti in circa 100 associazioni.
Per la definizione dei valori di riferimento per i compensi il MIMIT sta lavorando per creare macroaree omogenee di attività.
Sembra che un punto di partenza possibile sia la valutazione del tempo necessario alla prestazione professionale, ipotesi che ha già raccolto il parere positivo di Confcommercio professioni.