Confidustria ENERGIA e le organizzazioni sindacali FILCTEM CGIL, FEMCA CISL e UILTEC UIL hanno siglato l'accordo di rinnovo del contratto del comparto energia e petroli , scaduto il 31 dicembre 2018. Sono più di 40.000 i lavoratori interessati, dipendenti da 34 imprese (tra cui il Gruppo Eni, Snam Rete Gas, Saipem, Esso, Lukoil, Saras ecc.)
Il 10 luglio 2025 è stato siglato un nuovo accordo integrativo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il settore Energia e Petrolio tra Confindustria Energia e le organizzazioni sindacali Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil. L’intesa segue il rinnovo contrattuale del 16 aprile 2025 e ha l’obiettivo di verificare lo scostamento inflattivo relativo al triennio 2022-2024.
Scostamento inflattivo residuo e adeguamenti
Dalla verifica effettuata è emerso un residuo scostamento positivo dello 0,40%, da considerarsi oltre gli adeguamenti già riconosciuti con:
- il verbale del 31 luglio 2024,
- l'accordo di rinnovo del 16 aprile 2025.
Per tenerne conto, le Parti hanno concordato una modifica della struttura retributiva, con un trasferimento di quota dai minimi contrattuali all’Elemento Distinto della Retribuzione (EDR), a partire dal 1° luglio 2025.
Tabelle nuovi importi dell’EDR
Con effetto dal 1° luglio 2025, viene trasferita una quota di 10 euro (per il livello 4) dai minimi tabellari all’EDR, con riparametrazione per gli altri livelli, secondo il seguente schema:
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