Oggi l’Agenzia delle Entrate presenterà il “Redditest” , il software di autodiagnosi che permette al contribuente di verificare la coerenza delle proprie spese con il reddito dichiarato. La finalità è quelle di incentivare il contribuente a dichiarare un reddito adeguato almeno alle spese standard da lui sostenibili. I contribuenti potranno inserire in questa specie di “simulatore” le spese più rilevanti che si sostengono in ambito familiare. 100 sono gli indicatori di spesa, suddivisi in 7 categorie: abitazioni, mezzi di trasporto, assicurazioni e contributi previdenziali, istruzione, attività sportive e tempo libero, investimenti immobiliari e mobiliari, altre spese significative. I dati che verranno inseriti per il test non lasceranno, comunque, tracce sul web.
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Redditest, oggi la presentazione dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate presenterà oggi il REDDITEST,lo strumento di autodiagnosi che consente al contribuente di verificare la coerenza fiscale tra il proprio reddito e le spese, collegato al nuovo Redditometro
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Tag: REDDITOMETRO REDDITOMETRO
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Miky - 20/11/2012
domanda: il redditest e il futuro redditometro, si configurano più come violazione della privacy o fumo negli occhi per i contribuenti onesti ? Per qualsiasi cittadino non evasore c'è un test INFALLIBILE: Tutti i miei redditi sono fiscalmente dichiarati, i miei soldi li spendo a seconda delle mie priorità (rinunciando o risparmiando su ciò che per me ha poca importanza), a fine anno, se il mio conto è in rosso, significa che non sono stato congruo con le mie entrate, se invece ho accumulato molti risparmi, significa che ho speso meno di quello che avrei potuto. Questo Stato, stà diventando sempre più un regime che si vuole permettere di sindacare persino su come decidiamo di spendere i nostri soldi. Gli evasori, se sono abbastanza furbi da riuscire ad avere dei redditi nascosti al fisco, non saranno poi così citrulli da andare a dire che vanno al ristorante a pranzare a ostriche e champagne ( a meno che non si chiamino Fiorito, ma quella è un'altra storia e al nostro Fisco, purtroppo, non interessa)
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ENTRAGuazza - 21/11/2012
Al di là dei delinquenti tipo Fiorito, penso che questo redditometro sia davvero un utilissimo strumento per stanare gli evasori. Per quanto uno possa essere furbo nel nascondere i propri redditi, non potrà che conservare quei soldi in casa sotto il materasso: difatti tutte le spese sopra i 3.600 IVA inclusa vanno comunicate al fisco, nonchè tutti i contratti luce, gas, telefonia, case, affitti, mutui, spese mediche, auto, barche, aerei, moto, polizze assicurative, investimenti finanziari e societari, soldi accumulati sul c/c. Quindi anche ammettendo la possibilità di comprare tutto in nero, per i beni suindicati non esiste la possibilità di occultamento, a meno che i medesimi siano intestati ad un prestanome, il quale però (credo) rischia la confisca per intestazione fittizia di beni ex art. 12 sexies D.L. n. 306/1992 http://www.interno.gov.it/dip_ps/dia/normative/d.l.306-1992.pdf
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ENTRAMiky - 21/11/2012
Se fosse vero quello che dici, non ci sarebbero economie sommerse, e mi riferisco ai redditi derivanti da spaccio di stupefacenti, prostituzione, mafia, contrabbando. 'artigiano che fa un pò di nero è una piccolissima infinitesimale goccia, nel mare di quella "econimia parallela che tutti fingono di ignorare. noi cittadini dovremmo smetterla di berci tutte le balle che ci raccontano, e dovremmo cominciare ad indignarci per la continua offesa alla nostra intelligenza.
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