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NUOVI BONUS 2025 PER ASSUNZIONI E INVESTIMENTI IN EDITORIA DIGITALE, RADIO, TV

Nuovi bonus 2025 per assunzioni e investimenti in editoria digitale, radio, TV

Nuovi contributi per assunzioni di under 36 e per investimenti in tecnologie digitali e innovative nel settore dell'editoria, agenzie di stampa emittenti radio TV

Ascolta la versione audio dell'articolo

il Dipartimento per l'informazione e l'editoria ha comunicato l'adozione din un nuovo  D.P.C.M. , attualmente  in corso di registrazione alla Corte dei Conti, che prevede  contributi per le  assunzioni nel campo della digitalizzazione editoriale e per  investimenti in tecnologie innovative  nel settore dell'editoria e delle emittenti radio televisive effettuati nel  2025.  

Si tratta in particolare di un fondo da 44milioni di euro destinati a erogare alle aziende del settore:

  • un contributo forfettario di 10mila euro per ogni assunzione di  figure professionali under 36  con specifiche competenze  tecnologiche e digitali;
  •  un contributo pari al 70% delle spese sostenute nell'anno 2025, per l'ammodernamento tecnologico delle infrastrutture e dei processi produttivi, sia per aziende editoriali che emittenti radio e TV.

Si attende per l'attuazione un decreto ministeriale entro 45 giorni dalla pubblicazione in GU ed entrata in vigore. Vediamo intanto ulteriori dettagli. 

Qui il testo del decreto

1) Contributi assunzioni giovani in editoria 2025

Nel 2025 :

  • le imprese editoriali, 
  • le agenzie di stampa e 
  • le emittenti radiofoniche e televisive, sia locali che nazionali,

 potranno beneficiare di un contributo economico per favorire nuove assunzioni. L’aiuto riguarda l’assunzione di figure professionali con meno di 36 anni, dotate di competenze certificate in settori legati all’innovazione tecnologica e digitale. Rientrano, ad esempio, le capacità maturate nella digitalizzazione editoriale, nella comunicazione e sicurezza informatica o nei servizi online per i media.

Per ogni assunzione a tempo indeterminato realizzata nel 2025 viene riconosciuto un contributo forfettario pari a 10.000 euro.

 L’incentivo ha un limite complessivo di spesa fissato in 2 milioni di euro per l’anno 2025. Ciò significa che le risorse saranno distribuite fino all’esaurimento del fondo. Inoltre, questi aiuti rientrano nella disciplina europea degli aiuti “de minimis”, che prevede massimali specifici per garantire la concorrenza tra imprese.

2) Contributi per investimenti tecnologici imprese editrici e agenzie di stampa

Un’altra misura mira a sostenere gli investimenti delle imprese editrici di quotidiani e periodici, oltre che delle agenzie di stampa. L’obiettivo è favorire la transizione digitale e l’ammodernamento delle strutture produttive. Sono finanziabili, ad esempio:

  •  progetti di rinnovamento tecnologico delle redazioni, 
  • l’acquisto di sistemi digitali per la produzione e la distribuzione dei contenuti, o 
  • l’adozione di nuove piattaforme per migliorare la fruizione delle notizie da parte dei lettori.

Il contributo copre fino al 70% delle spese sostenute nel 2025, con un tetto massimo di 8 milioni di euro per l’intero anno. Per ottenere il beneficio, gli investimenti devono far parte di un progetto organico e complessivo, non  essere  interventi isolati. 

La misura non è cumulabile con altri incentivi nazionali o locali già previsti per le stesse spese. 

Viene precisato che  la sua applicazione è subordinata al via libera della Commissione europea, come previsto dalle regole sugli aiuti di Stato.

Visita la sezione dedicata agli E-book Lavoro e la Collana dei Pratici fiscali

3) Contributi emittenti radio e televisioni

Il pacchetto di misure include anche specifici aiuti per le emittenti televisive e radiofoniche. L’intento è lo stesso: sostenere la digitalizzazione e l’innovazione, per migliorare la qualità dei contenuti e renderli più facilmente accessibili al pubblico.

Il contributo riconosciuto copre il 70% delle spese sostenute nel 2025, con un fondo complessivo di 34 milioni di euro.

 Le risorse sono però suddivise in tre aree principali:

  • 20 milioni per i fornitori di servizi di media audiovisivi nazionali titolari di numerazioni LCN, esclusi quelli a partecipazione pubblica o che trasmettono solo televendite.
  • 10 milioni per i fornitori locali di media audiovisivi che hanno ottenuto accesso alle frequenze digitali secondo la normativa vigente.
  • 4 milioni per i concessionari radiofonici, i fornitori di contenuti digitali radiofonici e i consorzi editoriali che operano in tecnologia DAB.

Anche in questo caso, gli investimenti devono far parte di un progetto organico di innovazione. L’agevolazione non è cumulabile con altri incentivi concessi per le stesse spese e sarà operativa solo dopo l’autorizzazione della Commissione europea.

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