CIGAL: il cruscotto di controllo per gli appalti nella logistica

Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 166 del 19 luglio 2025, è stata confermata la conversione in legge, con modificazioni, del Decreto-Legge 21 maggio 2025, n. 73, ora Legge n. 105 del 18 luglio 2025 (QUI IL TESTO COORDINATO), che reca  misure urgenti per il completamento di opere infrastrutturali strategiche, l’efficienza del sistema dei contratti pubblici e l’attuazione del PNRR, toccando trasversalmente settori chiave come i trasporti, la logistica, le concessioni autostradali, l’energia e la sicurezza ferroviaria.

Il testo coordinato conferma numerose disposizioni per velocizzare la progettazione e la cantierizzazione di opere pubbliche.

 Tra gli interventi prioritari rientrano, ad esempio, il ponte sullo Stretto di Messina, il potenziamento del nodo logistico di Alessandria, il completamento della SS16 Bari-Mola di Bari, e la messa in sicurezza del traforo del Gran Sasso. Importanti modifiche riguardano anche il Codice dei contratti pubblici, con semplificazioni procedurali e nuove deroghe in caso di emergenze di protezione civile. 

Vediamo nello specifico la novità riguardante il nuovo cruscotto di condivisione dei dati sugli appalti per il settore della logistica "CIGAL".

1) CIGAL Cruscotto informativo gestione contratti di appalto della logistica

Uno degli articoli più innovativi del provvedimento è l’art. 1-quater, che istituisce il Cruscotto informativo per la gestione dei contratti di appalto tra privati nel settore della logistica, denominato CIGAL.

L’obiettivo è ambizioso: promuovere trasparenza, legalità e sostenibilità nel comparto logistico, contrastando fenomeni di elusione contributiva, evasione IVA e utilizzo di appalti “non genuini”. Il Cruscotto, che sarà operativo presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, funzionerà come piattaforma centralizzata di raccolta e condivisione dati, alimentata da numerosi enti, tra cui INPS, INAIL, Agenzia delle Entrate, Ispettorato del Lavoro, Unioncamere e regioni.

Attraverso l’integrazione tra banche dati già esistenti, il sistema fornirà informazioni funzionali alla verifica di conformità fiscale, contributiva e lavoristica dei soggetti appaltatori. È prevista anche una sezione dedicata alle sanzioni irrogate dagli organi di vigilanza.

Unioncamere sarà responsabile della gestione tecnica e informatica del CIGAL, agendo in qualità di titolare del trattamento dei dati, in conformità al GDPR e alla normativa nazionale sulla privacy.

Per i dettagli operativi è prevista l'emanazione di un provvedimento attuativo ministeriale entro  il 17 settembre 2025, considerando che la legge di conversione n. 105 è entrata in vigore il 19 luglio 2025 (giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 166 del 19 luglio 2025)

Il decreto sarà adottato dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e il Ministro dell’interno, previo parere della Conferenza Stato-Regioni.

Esso definirà nello specifico:

• le regole tecniche per la realizzazione e il funzionamento del CIGAL,
• le modalità di trattamento dei dati,
• e l’istituzione del tavolo tecnico per lo sviluppo e l’aggiornamento del sistema

2) Partecipazione sindacale e finalità informative di CIGAL

Il legislatore ha previsto un ruolo attivo anche per le parti sociali. Le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro maggiormente rappresentative potranno partecipare al tavolo tecnico che definirà regole, aggiornamenti e indicatori del sistema. 

Le consultazioni permetteranno di monitorare i flussi informativi su produttività, occupazione, rischio di illegalità negli appalti e attività di vigilanza.

Le informazioni aggregate, elaborate dal sistema, saranno pubblicate a fini statistici e conoscitivi, senza diffusione dei dati personali o aziendali. 

In tal modo, il CIGAL fungerà anche da strumento di supporto alla programmazione delle politiche pubbliche nel settore logistico.