CCNL Miniere e metallurgia: rinnovo 2025

Firmata l’11 luglio 2025 a Roma, presso il Centro Congressi del CNEL, l’ipotesi di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per le Attività Minerarie da parte di Assorisorse (Confindustria) e delle organizzazioni sindacali Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil. 

Il contratto avrà validità dal 1° aprile 2025 al 31 marzo 2028 e interessa circa 1050 lavoratori impiegati in 70 siti produttivi distribuiti in 8 regioni.

 Il nuovo CCNL arriva in un momento complesso per il comparto dei minerali industriali, colpito dalla contrazione della domanda interna, dalla concorrenza estera a basso costo e da un quadro normativo frammentato. Il rinnovo, frutto di un percorso di ascolto partecipato, pone al centro il valore del capitale umano, proponendo misure di welfare potenziato, incremento retributivo e attenzione strategica all’innovazione tecnologica.

Ecco i dettagli su retribuzioni e normativa contrattuale 

1) Novità economiche e retributive

Dal punto di vista economico, il contratto prevede quattro tranches di aumento dei minimi retributivi, con decorrenza 

• dicembre 2025, 
• marzo 2026, 
• gennaio 2027 e 
• gennaio 2028,

per un incremento complessivo variabile da 171 a 374 euro mensili a seconda del livello di inquadramento. 

Ad esempio, il livello 1S vedrà crescere i minimi da 3.037,90 euro nel dicembre 2025 a 3.412,16 euro nel gennaio 2028.

 Sul fronte del welfare contrattuale:

•  il contributo aziendale alla previdenza complementare passa al 4% (incluso lo 0,2% per premorienza), mentre
•  per la sanità integrativa base il costo sarà interamente a carico dell’azienda per il solo lavoratore. 

Viene inoltre confermata l’importanza della contrattazione di secondo livello e   istituito un Osservatorio di Settore per accompagnare il prossimo rinnovo. 

Particolare attenzione è rivolta ai quadri, con un aumento mensile lordo di 20 euro in ragione del crescente ruolo professionale e dell’evoluzione tecnologica delle mansioni.

2) Novità contrattuali: IA , lavoro agile, classificazione e inclusione

Tra le novità più rilevanti del rinnovo, emerge un deciso orientamento verso il futuro, con l’avvio di tavoli tecnici su intelligenza artificiale, lavoro agile e inclusione. 

Sul fronte IA, le Parti condividono la necessità di una revisione profonda dell’organizzazione del lavoro alla luce dell’impatto delle nuove tecnologie. È prevista la creazione di una Commissione nazionale con esperti del settore per definire nuove regole contrattuali condivise. 

Vengono inoltre rafforzati i diritti sindacali in forma digitale e istituite due Commissioni dedicate:

1. una alla revisione del sistema classificatorio per rispondere ai cambiamenti del mercato del lavoro e 
2. una all’Osservatorio Pari Opportunità, per promuovere la cultura ESG.

 Infine, in materia di appalti, il contratto prevede il rafforzamento delle tutele per i lavoratori delle ditte esterne, l’estensione delle politiche DE&I e l’adeguamento ai modelli organizzativi inclusivi previsti dal D.Lgs. 81/2008 e 624/1996.

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