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IL NOLEGGIO OCCASIONALE DI UNITÀ DA DIPORTO E L'IMPOSTA SOSTITUTIVA

Il noleggio occasionale di unità da diporto e l'imposta sostitutiva

Noleggiare la propria barca a titolo occasionale è possibile: inquadramento fiscale e obbligo dichiarativo

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Il noleggio occasionale della propria imbarcazione non costituisce un “uso commerciale dell’unità” e i proventi, solo se i contratti hanno una durata complessiva non superiore a 42 giorni, possono essere assoggettati a una imposizione sostitutiva del 20% da versare con Mod. F24 recante il codice tributo 1847

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1) Il noleggio occasionale della propria barca

L’art. 59-ter del D.L. n. 1 del 2012 (c.d. “Decreto Monti”) ha introdotto la possibilità per i titolari, persone fisiche o società non aventi come oggetto sociale il noleggio o la locazione, ovvero l’utilizzazione a titolo di locazione finanziaria di imbarcazioni e navi da diporto, di concederle in noleggio in forma occasionale.

Va rilevato, sin da subito come l’attuale formulazione della norma di cui all’art. 49-bis del Codice della nautica da diporto recepisca le modificazioni apportate con il D.L. n. 69 del 2013 (in precedenza, infatti, la possibilità di fruire del regime agevolativo in parola, era limitata alle persone fisiche ed era subordinata a un limite quantitativo di proventi: 30.000 euro annui).

Lo svolgimento di detta attività non costituisce, per espressa definizione legislativa, un “uso commerciale dell’unità” e i proventi, solo se i contratti hanno una durata complessiva non superiore a 42 giorni, possono essere assoggettati a una imposizione sostitutiva del 20% da versare con Mod. F24 recante il codice tributo 1847[1].

La scelta comporta, in ogni modo, data l’impostazione forfetaria del regime impositivo, l’esclusione della detraibilità o deducibilità dei costi e delle spese sostenute nella stessa attività di noleggio.

Il noleggio occasionale è previsto nei soli casi di imbarcazioni o navi da diporto iscritti nei registri nazionali (art. 49-bis del Decreto Legislativo 18 luglio 2005, n. 171)[2].

Per poter fruire dell’imposta sostitutiva (di quelle sul reddito e delle relative addizionali) occorre comunicare all’Agenzia delle Entrate l’effettuazione del noleggio; tale comunicazione deve essere trasmessa prima dell’inizio di ciascuna attività di noleggio, allegandola (in formato “.pdf”, “.gif”, “.tiff” o “.jpg”) a un messaggio di posta elettronica indirizzato alla casella: [email protected] .

Il noleggio occasionale è subordinato alla comunicazione da inviare, oltre che all’Agenzia delle Entrate, anche alla Capitaneria di porto territorialmente competente e, nell’ipotesi in cui il noleggio dia luogo a prestazioni di lavoro accessorio occasionale, anche all’Inps e all’Inail (cfr. D.M. 26 febbraio 2013 e D.M. 7 ottobre 2014, emanati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze e con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali).

Il modello di comunicazione, unitamente alle prescrizioni di specifico riferimento, è disponibile sul sito internet di Confindustria nautica (Unica.net), nonché sul sito dell’Agenzia delle entrate[3].

Le copie delle comunicazioni, con le relative ricevute di trasmissione, e dei contratti di noleggio, devono essere tenute a bordo dell’imbarcazione o nave da diporto, a disposizione degli Organi di controllo.

Si ricorda che, a seguito delle modifiche recate dall’art. 20 del D.lgs. n. 160/2020 all’art. 49-bis del Codice, il comando e la condotta dell’imbarcazione da diporto possono essere assunti dal titolare, dall'utilizzatore a titolo di locazione finanziaria dell'imbarcazione, ovvero attraverso l'utilizzazione di altro personale, con il solo requisito del possesso, da almeno 3 anni, della patente nautica di cui all'art. 39 del Codice, in deroga alle disposizioni recanti l’istituzione e la disciplina dei titoli professionali del diporto.

L'articolo è tratto dall'ebook Nautica da diporto edizione 2021

2) Trattamento fiscale

In ordine al trattamento fiscale dei proventi rinveniente dallo svolgimento in forma occasionale di attività di noleggio delle unità da diporto, qualora il noleggio abbia una durata complessiva non superiore ai 42 giorni, deve rilevarsi che i proventi: 

  • sono assoggettati a imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali, nella misura del 20%, con esclusione della detraibilità o deducibilità dei costi e delle spese sostenute relative alla medesima attività;
  • devono essere dichiarati nell’ordinario modello di dichiarazione dei redditi mediante la compilazione della sezione XV del quadro RM del modello Redditi Pf. La compilazione della sezione vale come richiesta di applicazione dell’imposta sostitutiva. Le società dovranno indicarlo nel quadro RQ modello Redditi SP, SC, ENC.
  • devono essere documentati mediante la conservazione. i) l’originale del modello di comunicazione allegato al Provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate prot. 2013/149348; ii) la ricevuta dell’invio del predetto modello; iii) i documenti comprovanti i pagamenti ricevuti per l’attività di noleggio occasionale effettuata. 
  • L’imposta sostitutiva deve essere versata con le modalità di cui all’art. 17 del D.Lgs. n. 241/1997, utilizzando il mod. F24 con indicazione del codice tributo 1847 - Imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali sui proventi derivanti dall'attività di noleggio occasionale - Art. 49-bis del D.Lgs. n. 171/2005.


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3) Note

[1] Cfr. R.M. n. 43/E del 23 aprile 2014.

[2] Nella nota n. 25207 del 4.12.2015 della Direzione Generale dell'autorità Portuale, si dispone che la locazione occasionale possa involgere le sole unità battenti bandiera italiana.

4) Indice

Indice ebook Nautica da diporto edizione 2021

1. I dati di settore e rapporto con la diffusione della pandemia da COVID-19
1.1. I “numeri” della nautica in generale
1.1.1. Il parco nautico italiano
1.1.2. La produzione dei cc.dd. “Superyacht”
1.1.3. I mercati esteri di destinazione della produzione cantieristica italiana
1.1.4. La situazione dei porti e dei punti di ormeggio
1.1.5. Le patenti nautiche nel nostro Paese
1.1.6. La diffusione dei contratti di Leasing nautico
1.1.7. L’indotto occupazionale di settore
1.2. Nautica da diporto e COVID-19
1.2.1. Le misure di contrasto alla pandemia adottate a livello centrale
1.2.2. La situazione a livello regionale
1.2.3. Norme sanzionatorie in caso di mancata applicazione delle linee guida anti COVID-19 in ambito nautico
2. La riforma del Codice della Nautica da Diporto: dal D.lgs. n. 229/2017 al recentissimo D.lgs. n. 160/2020
2.1. La riforma del Codice della nautica operata con il D.lgs. n. 229/2017: premessa generale
2.2. I “correttivi” adottati con il recentissimo D.lgs. n. 160/2020
2.3. Gli obblighi amministrativi generali in tema di registrazione, immatricolazione e utilizzo di unità per la navigazione da diporto
2.3.1. Il Sistema Centrale della Nautica da Diporto (SISTE)
2.3.2. L’Archivio nazionale dei prodotti delle unità da diporto
2.3.3. Natanti da diporto e moto d’acqua: distinzioni e nuove prescrizioni di utilizzo, locazione e noleggio (la marcatura CE)
2.3.4. Immatricolazione delle unità da diporto acquisite in Leasing (locazione finanziaria)
2.3.5. Iscrizione nel registro internazionale delle navi destinate esclusivamente al noleggio per finalità turistiche
2.3.6. Utilizzo delle unità da diporto per fini commerciali (per la somministrazione itinerante di cibo e bevande e per il commercio al dettaglio - c.d. “commercial yacht”)
2.3.7. L’iscrizione provvisoria delle navi e delle imbarcazioni da diporto
2.3.8. Imbarcazioni da diporto di soggetti esteri
2.3.9. Le “unità da diporto a controllo remoto” (cc.dd. “droni”)
2.3.10. L’Anagrafe nazionale delle patenti nautiche e le altre novità in tema di patente nautica
2.3.11. Istruttori professionali di vela
2.3.12. Scuole nautiche
2.3.13. Centri di istruzione per la nautica
2.3.14. La giornata del mare e della cultura marina
2.4. Le misure a tutela della disabilità e la “Nautica sociale”
3. Mezzi, dotazioni, provviste, spazi e requisiti per la navigazione da diporto
3.1. I mezzi per la navigazione da diporto. Tipologie e caratteristiche generali
3.2. Dotazioni di bordo e di sicurezza
3.3. Provviste di bordo
3.4. I cc.dd. “documenti di bordo”: licenza di navigazione (anche provvisoria), certificato di sicurezza e dichiarazione di potenza
3.5. I requisiti tecnici per le navi adibite alla navigazione interna
3.6. Gli spazi portuali per la nautica da diporto (…il c.d. “posto barca”)
3.7. Accosti in transito, campi di ormeggio, ricovero a secco
3.8. Le aree demaniali per la nautica da diporto. Il regime di concessione ai privati
3.9. Concessioni demaniali marittime e obbligo di evidenza pubblica
3.10. La proroga delle concessioni demaniali marittime
3.11. I nuovi criteri di quantificazione dei canoni relativi alle concessioni demaniali marittime
4. Locazione, Leasing e noleggio di unità da diporto
4.1. La locazione, il Leasing e il noleggio: dal Codice della navigazione a quello della nautica da diporto
4.2. Le varie tipologie contrattuali “da diporto”
4.2.1. La locazione commerciale
4.2.2. La locazione finanziaria
4.2.3. Il contratto di noleggio (e la nuova formula “a cabina”)
4.3. L’esenzione Iva dei canoni di locazione/noleggio relativi alle unità utilizzate a fini commerciali
4.4. Applicazione dell’Iva sui canoni di locazione/noleggio in rapporto all’utilizzo dell’imbarcazione da diporto anche al di fuori dell’Unione europea
4.4.1. Il previgente criterio forfetario di applicazione dell’Iva sulla parte di canone correlata all’utilizzo dell’imbarcazione all’interno della UE
4.4.2. Il nuovo “criterio di effettività” per la determinazione della base imponibile Iva
4.4.3. I vari provvedimenti adottati dall’Agenzia delle entrate disciplinanti l’effettivo utilizzo e l’effettiva fruizione delle imbarcazioni al di fuori dell’Unione europea
4.4.4. Le novità della legge di bilancio 2021 sui contratti non a breve termine
4.5. Il noleggio occasionale di unità da diporto
4.6. Il noleggio e la locazione di natanti da diporto
4.7. Il regime di favore (fiscale e contributivo) connesso all’iscrizione nel Registro internazionale italiano
5. Il contratto di ormeggio, il posto barca, i pontili galleggianti e gli specchi d’acqua
5.1. Il contratto di ormeggio
5.2. Il rapporto di sub-concessione del posto barca
5.3. Il regime fiscale del concessionario demaniale marittimo
5.4. Profili fiscali della cessione della proprietà superficiaria di un porto turistico
5.5. La locazione/affitto del posto barca e rilevanza ai fini fiscali
5.6. La categoria catastale del “posto barca”
5.7. Il godimento del posto barca attraverso l’assegnazione di titoli azionari da parte della società concessionaria di gestione del porto
5.8. La disciplina edilizia per la realizzazione di “pontili galleggianti”
5.9. La tassa sui rifiuti sui “posti barca”: il problema del soggetto passivo
5.10. Tassazione ai fini IMU degli “specchi d’acqua”
6. L’Imposta sul valore aggiunto nella nautica da diporto
6.1. Introduzione
6.2. Compravendita di imbarcazioni da diporto in ambito Ue ed Extra-UE
6.2.1. La compravendita di imbarcazioni da diporto in ambito nazionale
6.2.2. La compravendita di imbarcazioni da diporto in ambito comunitario
6.2.3. L’acquisto di mezzi di trasporto nuovi e usati in ambito comunitario
6.2.3.1. L’Iva sulle compravendite di imbarcazioni da diporto “nuove”
6.2.3.2. L’Iva sul margine in relazione all’acquisto di imbarcazioni da diporto usate
6.2.4. Le importazioni di imbarcazioni da Paesi extra-comunitari ai fini dell’Imposta sul valore aggiunto
6.2.5. Le esportazioni di imbarcazioni da diporto ai fini Iva (prova dell’uscita dal territorio italiano)
6.2.6. Il regime Iva delle riparazioni a bordo di imbarcazioni da diporto
6.2.7. Il regime di non imponibilità Iva delle operazioni, assimilate alle esportazioni, relative a navi (cessioni di navi, componenti, apparati motore, ricambi, dotazioni di bordo, forniture, ecc…)
6.3. Non imponibilità Iva delle cessioni di navi adibite alla “navigazione in alto mare” (le novità recate dalla legge di bilancio 2021, n. 178/2020)
6.4. Detraibilità dell’Iva afferente agli acquisiti di imbarcazioni da diporto strumentali
6.5. Regime Iva delle cessioni di navi adibite ai servizi di assistenza e soccorso, prestati nei laghi e nelle zone terrestri limitrofe
6.6. Non imponibilità Iva del servizio di vigilanza antipirateria
6.7. Non imponibilità Iva dei servizi di rifacimento, completamento, ampliamento, ammodernamento, ristrutturazione e riqualificazione prestati in ambito portuale
6.8. Adempimenti formali Iva e fatturazione delle operazioni
6.8.1 I nuovi obblighi di fatturazione elettronica per la cessione di carburanti alle Imbarcazioni da diporto
6.8.2 Obbligo di prova dell’imbarco delle provviste di bordo e nuovi obblighi di fatturazione elettronica
7. Imposte dirette, Imposta di registro e altri profili fiscali della nautica da diporto
7.1. Introduzione
7.2. La Tonnage tax
7.3. Gli accantonamenti per i lavori di manutenzione delle navi
7.4. La deducibilità degli oneri e delle spese relativi a imbarcazioni da diporto
7.5. In particolare, sulla deducibilità dei costi di sponsorizzazione in ambito nautico
7.6. La tassazione dei redditi dei lavoratori marittimi imbarcati su navi battenti bandiera estera
7.7. L’Imposta di registro nel settore della nautica da diporto
7.7.1. Compravendita di imbarcazioni da diporto da parte di soggetti privati e imposizione di Registro
7.7.2. L’applicazione dell’Imposta di registro sugli atti di cessione di unità da diporto formati in Italia
7.7.3. Proroga delle concessioni demaniali marittime e imposta di registro
7.8. Il regime fiscale delle operazioni di rifornimento di prodotti petroliferi a bordo (c.d. bunkeraggio)
7.9. Credito di imposta per la partecipazione a fiere internazionali
8. Aspetti critici e di rilievo sanzionatorio
8.1. Introduzione
8.2. Leasing nautico e abuso del diritto tributario
8.3. Unità di diporto di “Società di comodo” e di società cc.dd. “in perdita sistemica”
8.4. Possesso di imbarcazioni in territorio estero. Gli obblighi comunicazionali in tema di “Monitoraggio fiscale”
8.5. Le norme di contrasto all’abusiva assegnazione di imbarcazioni da diporto in godimento a soci e familiari
8.6. L’uso promiscuo “a valore normale” dell’Imbarcazione da diporto: il caso “Briatore”
8.7. L’applicazione del c.d. “Redditometro” al settore della nautica da diporto
8.8. Esercizio di attività commerciali in violazione delle disposizioni previste dal Codice della nautica da diporto
8.8.1. In particolare, sulla possibilità di adibire unità da diporto ad attività di trasporto di persone a titolo oneroso
8.8.2. La mancata presentazione della dichiarazione di svolgimento di attività commerciali in Italia da parte di unità battenti bandiera estera
8.8.3. Il caso di utilizzo di una imbarcazione formalmente adibita al noleggio/locazione, ma utilizzata anche per manifestazioni veliche
8.8.4. Possibili riflessi di natura fiscale delle violazioni di settore
8.9. Il numero dei passeggeri imbarcabili in caso di noleggio/locazione

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