La cartella di pagamento è l’atto che Agenzia delle entrate-Riscossione notifica ai contribuenti al fine di recuperare i crediti vantati dagli Enti impositori quali ad esempio Agenzia delle Entrate, INPS, e Comuni.
La cartella contiene:
- la descrizione delle somme dovute all’Ente creditore,
- l’intimazione ad adempiere entro il termine di 60 giorni dalla data di notifica con l’avvertenza che, in caso di mancata regolarizzazione, AdeR potrà acquisire, anche con richieste a terzi, notizie sul reddito e sul patrimonio dei singoli debitori e potrà procedere, secondo le disposizioni di legge, alle conseguenti attività per il recupero del credito:
- fermo amministrativo di beni mobili registrati (veicoli, natanti, aeromobili),
- iscrizione di ipoteca sugli immobili,
- esecuzione forzata di beni immobili,
- mobili e crediti (per esempio, stipendio, emolumenti vari, parcelle, fatture, somme disponibili sui conti correnti e depositi)
- le informazioni sulle modalità di pagamento,
- le istruzioni per richiedere la rateizzazione, la sospensione o proporre ricorso.
Le somme che risultano dovute dal contribuente, a seguito dei controlli effettuati dagli Enti creditori, vengono iscritte a ruolo.
Il ruolo è un elenco che contiene i nominativi dei debitori, la tipologia del credito e le relative somme dovute.
Il ruolo viene formato dall’Ente creditore e trasmesso ad Agenzia delle entrate- Riscossione che provvede a elaborare e notificare la cartella di pagamento ai fini della riscossione delle somme indicate.
La cartella può essere notificata:
- tramite posta elettronica certificata (PEC) - art. 60-ter del DPR n. 600/1973
- dagli ufficiali della riscossione o dagli altri soggetti i messi notificatori anche non necessariamente dipendenti dell’Agente della riscossione, ma nominati dallo stesso nelle forme previste dalla legge
- attraverso l’invio di una raccomandata con ricevuta di ritorno.
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1) Cartella di pagamento: come si legge?
Nel corso degli ultimi anni è stato semplificato molto il linguaggio delle comunicazioni inviate ai cittadini da AdeR: partendo dalla cartella di pagamento, sono stati rivisti anche il sollecito di pagamento, il preavviso di fermo e di ipoteca.
L’obiettivo è rendere gli atti della riscossione, a partire dalla cartella, di più facile lettura e comprensione da parte dei non addetti ai lavori, con un linguaggio più semplice e una serie di accorgimenti (colori, schemi, disposizione del testo) per orientare il cittadino a comprendere con maggiore immediatezza cosa viene richiesto di pagare e perché.
Il modello della cartella oggi utilizzato è quello approvato con il Provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate del 17 gennaio 2022.
La cartella è suddivisa in sezioni:
- la prima, identificabile con i banner di colore blu, contiene tutte le informazioni di competenza di Agenzia delle entrate-Riscossione,
- la seconda contiene le informazioni fornite e gestite dagli Enti creditori,
- l’ultima contiene il modulo di pagamento.
Le pagine di competenza degli Enti creditori sono distinte da banner di colori diversi (Provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate del 14 luglio 2017) al fine identificare, in modo semplice, la tipologia di Ente al quale fanno riferimento le somme richieste nella cartella.
In particolare, i banner sono di colore:
- arancione, per le somme richieste dalle Agenzie fiscali (Agenzia delle Entrate, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli)
- verde, per i ruoli affidati dagli Enti locali
- viola, per i ruoli affidati dagli altri Enti come, per esempio, INAIL, casse di previdenza, prefetture oppure ordini professionali.
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