Sostenibilità ed Internazionalizzazione

La domande delle domande è la seguente: come possano “interloquire” la Sostenibilità e l’Internazionalizzazione ed è possibile una Internazionalizzazione Sostenibile?

Per rispondere basta dare uno sguardo alle molteplici analisi portate avanti dalle principali società che si occupano di analizzare il mercato e gli attori del mercato: gli investitori ed i consumatori sono sempre più attenti alle pratiche Sostenibili delle imprese.

In particolare, i c.d. investitori istituzionali stanno integrando/hanno già integrato i criteri ESG nelle loro decisioni di investimento.

In particolare, detti soggetti riconoscono che le aziende Sostenibili tendono a essere più affidabili, resilienti e performanti nel lungo periodo. 

I consumatori, invece, dal canto loro mostrano di preferire, nei loro acquisti, prodotti e servizi che rispettino l’ambiente e promuovano il benessere sociale.

Sovviene al riguardo financo un rapporto della Nielsen, per la quale il 66% dei consumatori globali è disposto a pagare di più per prodotti Sostenibili, e questa percentuale sale al 73% tra i Millennial. 

Alcune proiezioni della GfK indicano, poi, che il 50% della popolazione mondiale sarà eco-attiva entro il 2030, mentre il 34% dei clienti globali conferma di essere disposto a pagare di più per la Sostenibilità, una percentuale che sale al 39% tra l’influente fascia demografica denominata «Gen Z». 

Ed allora non può dubitarsi sul punto: le questioni legate alla Sostenibilità ed alla Responsabilità Sociale sono diventate sempre più imprescindibili anche per le imprese che operano a livello internazionale, poiché la Sostenibilità è un “fenomeno” globale.

Tant’è vero che, negli anni, sempre più Paesi nel mondo hanno emanato leggi che obbligano le imprese a pubblicare rendiconti di Sostenibilità con significative implicazioni anche extraterritoriali.

Ecco allora che integrare i criteri ESG nelle strategie di internazionalizzazione non solo può significare rendersi coerenti ad una normativa, ma anche rispondere alle aspettative degli Stakeholders, cogliendo altresì un’opportunità per creare valore a lungo termine, come pure per migliorare la resilienza ed accedere a nuovi mercati.

Questo significa, necessariamente, far “interloquire” la Sostenibilità e l’Internazionalizzazione, così da rendere possibile una Internazionalizzazione Sostenibile: in tal senso le aziende abbracciano la Sostenibilità come parte integrante del loro modello di business così da posizionarsi al meglio sul mercato internazionale, affrontando nel miglior modo possibile le sfide globali e nello stesso tempo prosperando senza tralasciare le questioni ambientali e sociali.

1) Cosa vuol dire Internazionalizzare in modo Sostenibile?

Per un’azienda una Internazionalizzare in maniera Sostenibile significa far sì che gli obiettivi strategici propri dei percorsi di Internazionalizzazione si “intreccino” con i Fattori ESG e con gli obiettivi propri della Responsabilità Sociale ed Ambientale.

Conseguentemente l’impresa nel suo “percorso” di Internazionalizzazione non si focalizza solo sulle leve legate al prodotto, ma “considera”:

• (a) la “sensibilità” che il Paese target selezionato dà alla dimensione della Sostenibilità, andando oltre gli aspetti puramente regolatori;
• (b) i vari approcci che favoriscono l’integrazione della Sostenibilità nelle sue “operazioni” come per esempio:
  • l’analisi del ciclo di vita del prodotto che intende proporre al mercato del Paese target soprattutto sul piano degli impatti ambientali;
  • la valutazione della supply chain affinchè i fornitori siano selezionati con attenzione per arrivare a scegliere aziende che rispettino standard ambientali e sociali elevati, così da “dare vita” ad una filiera Sostenibile e quindi ad un procurement altrettanto Sostenibile;
  •  l’investimento in innovazione Sostenibile così da creare prodotti e servizi a ridotto impatto ambientale e rispondenti alle esigenze dei consumatori sempre più attenti alla Sostenibilità;
  • l’utilizzo di una comunicazione trasparente finalizzata ad fornire informazioni chiare e trasparente sui Fattori ESG, considerato che la trasparenza accresce la fiducia da parte dei consumatori e degli investitori;
  • le collaborazioni e le partnership con ONG, Università ed altre imprese, orientate ad iniziative globali finalizzate a promuovere la Sostenibilità a livello mondiale.

Così facendo è del tutto evidente che la Sostenibilità diventa anche un importante driver per la competitività delle aziende sui mercati internazionali, considerato altresì che il tema è rilevante in moltissimi Paesi del Mondo ed il mercato globale è popolato da miriadi di aziende orientate alla Sostenibilità, non a caso molti dei “passaggi normativi” dell’odierno set regolatorio euro-unitario sono evidentemente “estrapolati” per esempio dalle Linee Guida dell’OCSE per le multinazionali.

2) Conclusioni

Alla luce di quanto si è detto fin qui è del tutto evidente che la maggiore attenzione alla Sostenibilità, al di là che all’inizio può apparire come un “appesantimento”, può in realtà offrire all’azienda nuove opportunità, considerato che l’interesse verso le tematiche della Sostenibilità crea valore aggiunto nell’offerta di un’impresa ed è molto apprezzato dai clienti e dai partners dell’impresa, sempre più attenti a questi aspetti, come si è detto, in tutto il mondo.

Questo significa che l’azienda non può più limitarsi alla scelta tra il “fare” ed il “non fare” Internazionalizzazione Sostenibile, essendo assodato che Internazionalizzare in maniera Sostenibile è divenuto oramai un must have.

Ed allora, all’impresa non resta che chiedersi cosa fare e “dove” intervenire, senza tralasciare, naturalmente, l’aspetto del ritorno economico di ogni iniziativa intrapresa, tenendo in debito conto che l’integrazione dei Fattori ESG, come detto, aiuta a migliorare il posizionamento sul mercato globale con conseguente impatto positivo sul piano dei profitti, come dimostrato dal successo di numerose aziende internazionali che hanno integrato nel proprio modello di business la Sostenibilità.