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CREDITO D'IMPOSTA BENI STRUMENTALI INDUSTRIA 4.0 E TRANSIZIONE 5.0

Credito d'imposta beni strumentali industria 4.0 e transizione 5.0

Nuovo credito d’imposta Transizione 5.0 (ultimi chiarimenti della circolare MIMIT del 16 agosto 2024). Requisiti tecnici e normativi necessari per beneficiare delle agevolazioni

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L'ebook Credito d'imposta beni strumentali industria 4.0 e transizione 5.0 è aggiornato con gli ultimi chiarimenti della circolare MIMIT del 16 agosto 2024.

Il Piano Industria 4.0 mira all'ammodernamento dei beni strumentali e alla trasformazione tecnologica e digitale delle aziende manifatturiere italiane, per ridurre l'obsolescenza e colmare il ritardo nell'adozione di tecnologie avanzate. 

La legge di bilancio 2021 ha riformulato il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi materiali e immateriali destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.

La misura dell'agevolazione è stata gradualmente ridotta dal 2020 ad oggi e nel 2024 sono state introdotte importanti novità.

Di seguito, ulteriori dettagli.

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Approfondisci con l'ebook Credito imposta beni strumentali 4.0 e transizione 5.0

1) Credito imposta beni strumentali 4.0 e transizione 5.0: una guida per beneficiare delle agevolazioni

Coma prima accennato, le disposizioni contenute nell’articolo 1, commi da 1051 a 1063, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 (legge di bilancio 2021), riformulano la disciplina del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi materiali e immateriali destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.

La menzionata disciplina, applicabile agli investimenti effettuati a partire dal 16 novembre 2020, si pone in linea di continuità con il precedente intervento operato dall’articolo 1, commi da 184 a 197, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 (legge di bilancio 2020), nell’ambito della ridefinizione della disciplina degli incentivi fiscali previsti dal Piano nazionale Impresa 4.0.

La novità più importante recata dalla citata legge n. 160/2019 ha riguardato la “trasformazione” del beneficio, accordato dalle precedenti normative in forma di maggiorazione del costo rilevante agli effetti delle quote di ammortamento deducibili dal reddito d’impresa (o di lavoro autonomo), in forma di credito d’imposta.

La misura dell’agevolazione è stata gradualmente ridotta dal 2020 ad oggi; in particolare, 

  • il credito 4.0 è sceso dal 40% (investimenti effettuati nel 2022) al 20% (dal 2023), 
  • mentre il credito d’imposta per i beni NON 4.0 non è stato riproposto nel 2023 (credito previsto al 10% nel 2021 e 6% nel 2022). 

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2) Credito imposta beni strumentali 4.0 e transizione 5.0: novità 2024

L’articolo 6, comma 1, del decreto-legge 29 marzo 2024, n. 39, ha recentemente introdotto l’onere di effettuare una comunicazione preventiva al GSE, pena l’impossibilità di utilizzare il credito spettante in compensazione (scarto del modello F24 da parte dell’Agenzia delle entrate). 

Ad oggi, pertanto, i crediti maturati e non ancora utilizzati, relativi ad investimenti 4.0 (materiali ed immateriali) effettuati dal 2023 in avanti, richiedono l’invio di un’apposita comunicazione al GSE.

L’articolo 38 del D.L. 19/2024, attuativo del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), ha introdotto invece il credito d’impostaTransizione 5.0”, con l’obiettivo di favorire la trasformazione digitale ed energetica delle aziende stabilite in Italia. L’incentivo fiscale è destinato alle imprese che, dal 1° gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2025, effettuano nuovi investimenti nell’ambito di progetti di innovazione che comportano una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva non inferiore al 3%, o in alternativa, una riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento non inferiore al 5 per cento.

L’ambito oggettivo delle due agevolazioni (Industria 4.0 e Transizione 5.0) è in buona parte il medesimo, con la differenza che per passare dal 4.0 al 5.0 (con relativo credito in misura superiore), occorre che l’investimento comporti anche una riduzione dei consumi energetici.

L'ebook propone un approfondimento sui crediti 4.0 e 5.0 per gli investimenti in beni strumentali nuovi, analizzandone i presupposti soggettivi e oggettivi per accedere all’incentivo, oltre alle modalità di utilizzo, le ipotesi di cumulo con altre agevolazioni e gli adempimenti connessi. L’ebook contiene anche un fac-simile del modello di autocertificazione, da redigere a firma del legale rappresentante entro la fine del periodo di imposta di riferimento

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3) Credito imposta beni strumentali 4.0 e transizione 5.0: indice ebook

Sintesi
Introduzione
 1.1 Cosa s’intende per beni 4.0
 1.2 Il Piano nazionale Industria 4.0

Ambito soggettivo
 2.1 Crediti 4.0 per le sole imprese
 2.2 Crediti NON 4.0 anche per i professionisti

Investimenti agevolati
 3.1 Beni strumentali nuovi: caratteristiche generali
 3.2 Acquisizioni in proprietà o leasing
 3.3 Beni strumentali 4.0
 3.3.1 Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti
 3.3.1.1 Quali caratteristiche devono avere i beni per beneficiare dell’agevolazione fiscale dell’iper ammortamento
 3.3.1.1.1 Caratteristiche obbligatorie
 3.3.1.1.2 Ulteriori caratteristiche
 3.3.2 Sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità
 3.3.3 Dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica 4.0
 3.3.4 Richiesta parere tecnico
 3.4 Beni immateriali 4.0
 3.4.1 Software embedded (integrato in un bene materiale)
 3.5 Beni di importo non superiore a 516,46 euro
 3.6 Beni con IVA indetraibile
 3.7 Costi accessori, opere murarie e attrezzature in dotazione del bene agevolato

Misura del credito
 4.1 Determinazione del credito spettante
 4.2 Misura del credito dal 16.11.2020 al 31.12.2022
 4.2.1 Investimenti effettuati dal 16.11.2020 al 30.06.2021 e discipline sovrapposte
 4.3 Novità Legge di Bilancio 2022 – Misura del credito dal 01.01.2023 al 31.12.2025

Momento di fruizione del beneficio
 5.1 Effettuazione investimento tra acquisto e leasing
 5.1.1 Beni realizzati in economia
 5.1.2 Beni realizzati con appalto a terzi
 5.1.3 Investimenti non conclusi entro il 31 dicembre 2021 e finestra di accesso
 5.1.4 Acconto entro il 31 dicembre 2021 e scelta tra leasing o acquisto nel 2022
 5.1.5 Investimenti non conclusi entro il 31 dicembre 2022 e finestra di accesso
 5.2 Momento di fruizione del beneficio

Credito di imposta in compensazione
 6.1 Credito di imposta in compensazione
 6.1.1 Credito di imposta e nuova comunicazione al GSE
 6.1.2 Credito di imposta e tardiva interconnessione
 6.1.3 Presentazione della dichiarazione e visto di conformità
 6.1.4 Non applicazione limiti di compensazione
 6.1.5 Trasferimento credito di imposta per operazioni straordinarie
 6.2 Codici tributo utilizzabili in F24

Comunicazione ante utilizzo del credito
 7.1 Ex comunicazione al MISE
 7.2 La nuova comunicazione al GSE
 7.2.1 Esempio comunicazione e completamento degli investimenti
 7.2.2 Esempio comunicazione preventiva

Trattamento fiscale e contabile
 8.1 Trattamento fiscale
 8.1.1 Indicazione in dichiarazione dei redditi
 8.1.2 Indicazione in dichiarazione dei redditi della prenotazione degli investimenti
 8.1.3 Indicazione in dichiarazione dei redditi con interconnessione tardiva (Faq agenzia entrate)
 8.2 Trattamento contabile

Cumulo
 9.1 Cumulo
 9.1.1 Nuova Sabatini

Perdita agevolazione
 10.1 Perdita agevolazione
 10.1.1 Investimenti sostitutivi
 10.1.2 Beni in leasing
 10.1.3 Furto del bene

Documentazione a supporto
 11.1 Documentazione e adempimenti di supporto
 11.1.1 La dicitura in fattura
 11.1.2 Doppia dicitura se c’è anche l’agevolazione Sabatini
 11.1.3 La perizia asseverata o autocertificazione
 11.1.4 Esempio autocertificazione del legale rappresentante

Credito Transizione 5.0
 12.1 Sintesi della misura
 12.2 Ambito soggettivo
 12.3 Progetti di innovazione agevolabili
 12.4 Misura del beneficio e cumulo
 12.5 Iter procedurale

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