Come annunciato pochi giorni fa, l'assegno di inclusione , la misura che sostituisce il reddito di cittadinanza dal 2024 per le famiglie in cui ci sono componenti "fragili" (anziani, minori, disabili, persone in condizioni di svantaggio), può essere richiesta già a partire da oggi 18 dicembre anche se tecnicamente il nuovo contributo entra in vigore da gennaio 2024
Ne ha dato notizia il ministero del lavoro venerdi 15 dicembre con un comunicato sul proprio sito anticipando la pubblicazione del decreto del 13.12.2023 in Gazzetta ufficiale e le istruzioni INPS fornite con la circolare 105 del 16.12.2023.
Nel comunicato il ministero sottolinea che :
L’introduzione dell’ADI segue l’avvio del Supporto formazione e lavoro (SFL), partito lo scorso primo settembre.
Misure che rappresentano un passaggio da un welfare passivo a uno attivo e generativo, che non si limita a fornire sostegno economico, ma punta a intercettare i bisogni individuali e a fornire gli strumenti necessari per l’inserimento sociale e lavorativo.
“Si tratta di un passaggio importante, un cambio di paradigma a favore di una misura di inclusione attiva che guarda al sostegno concreto delle persone più fragili puntando allo stesso tempo all’integrazione sociale e lavorativa. Con il nuovo Assegno di inclusione stiamo realizzando un percorso di attenzione che mette al centro le persone e le loro necessità” dichiara il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone.
L'indennità ADI sarà erogata attraverso la Carta di inclusione emessa da Poste Italiane, a differenza del SFL che prevede un trasferimento diretto via bonifico.
L'importo massimo annuo è di 6.000 €, incrementabile in base alla composizione del nucleo familiare e alle necessità abitative.
L'indennità può essere rinnovata per 12 mesi dopo un mese di sospensione e la sua erogazione dipende dalla valutazione dei bisogni del nucleo familiare.
L'utente potrà presentare la domanda di ADI con modalità telematica all’INPS tramite SPID o presso i Patronati e i Caf: per ottenere il riconoscimento dell'Assegno è necessario avere un’attestazione dell’Indicatore di Situazione Economica Equivalente (ISEE) valida al momento della presentazione della domanda.
Per le domande presentate fino a febbraio 2024, se non si dispone di un ISEE in corso di validità, la verifica dei requisiti ai fini dell’erogazione nei mesi di gennaio 2024 e febbraio 2024, ove ricorrano le condizioni, si basa sull'ISEE valido al 31 dicembre 2023. Tuttavia è necessario avere un ISEE valido per i mesi successivi per continuare a ricevere il beneficio.
Vediamo meglio di seguito le novità, le regole, cosa serve per ottenerlo.
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1) Assegno di inclusione - ADI - come funziona
L'ADI consiste in un contributo economico destinato solo alle famiglie in cui ci sono componenti fragili o svantaggiati come minori, anziani sopra i sessant'anni, disabili.
Si tratta, secondo una stima INPS di 737.400 nuclei familiari dei quali
- 348.100 nuclei con un minore,
- 215.800 con una persona disabile,
- 341.700 con un componente con almeno 60 anni.
L'importo è proporzionato all'ISEE familiare (che non deve superare i 9360 e al numero di componenti ( cioè maggiore per chi ha redditi piu bassi e nuclei numerosi ) con un minimo di 480 euro mensili cui si aggiungono 3360 euro annui di contributo affitto.
Vedi tutti i requisiti in dettaglio nell'articolo Assegno di inclusione 2024 le regole aggiornate
Durerà 18 mesi con stop di 1 mese e possibili rinnovi di ulteriori 12 mesi.
Verrà erogato con una Carta elettronica come il Reddito di cittadinanza.
Per ottenerlo è necessario:
- fare domanda all'INPS
- iscriversi sul portale SIISL che è la piattaforma cui fanno capo tutti gli enti che intervengono con diversi strumenti di inserimento sociale e lavorativo ( INPS, servizi sociali dei comuni Agenzie per il lavoro.
ATTENZIONE necessario essere in possesso di un ISEE aggiornato, come specifica il comunicato del Ministero, per le domande presentate fino a febbraio 2024, se non si dispone di un ISEE valido la verifica dei requisiti per gennaio 2024 e febbraio 2024, si basa sull'ISEE valido al 31 dicembre 2023.
Necessario procurarsi entro febbraio la DSU aggiornata ai fini ISEE per continuare a ricevere l'assegno di inclusione nei mesi successivi.
Vedi in merito ISEE 2024 come si richiede
L'assegno di inclusione richiede comunque che i componenti della stessa famiglia "occupabili" cioè tra i 18 e i 59 anni debbano firmare un patto di attivazione per lavoro o formazione o lavori socialmente utili.
L'erogazione del contributo arriverà entro 120 giorni dalla domanda, dopo che i componenti del nucleo familiare tra 18 e 59 anni, senza figli minori, saranno stati convocati dai Servizi sociali per un’analisi della situazione .
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2) Assegno di inclusione come fare domanda
La domanda può essere presentata :
- sul sito Inps, tramite Spid , CNE o CIE
- attraverso i Patronati e,
- attraverso i CAF a partire dal 1 gennaio 2024
A chi fa richiesta verranno notificati gli avvisi per proseguire il percorso di attivazione al lavoro o presso i servizi sociali
Si attendono le istruzioni operative INPS per ulteriori dettagli e le scadenze.
ATTENZIONE Sicuramente è necessario avere presentato una DSU aggiornata per l'ISEE
Vedi in merito ISEE quali documenti servono per la domanda.
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3) Assegno di inclusione i requisiti di reddito
Per l'accesso all'assegno di inclusione sono necessari i seguenti requisiti
- un valore ISEE, in corso di validità, non superiore a 9.360 euro;
- un valore del reddito familiare inferiore a una soglia di 6.000 euro annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza dell’ADI; tale valore è fissato in 7.560 euro annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza dell’Adi, nel caso in cui il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni o da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza;
- un valore del patrimonio immobiliare, come definito ai fini dell’ISEE, diverso dalla casa di abitazione di valore ai fini dell’imposta municipale propria (IMU) non superiore a 150.000 euro, non superiore a 30.000 euro[2];
- un valore del patrimonio mobiliare, come definito ai fini dell’ISEE, (ad esempio, depositi, conti correnti, ecc., al lordo delle franchigie) non superiore a:
- - 6.000 euro per i nuclei composti da un solo componente;
- - 8.000 euro per i nuclei composti da due componenti;
- - 10.000 euro per i nuclei composti da tre o più componenti (soglia aumentata di 1.000 euro per ogni minorenne successivo al secondo).
I citati massimali sono incrementati di:
- 5.000 euro per ogni componente in condizione di disabilità, come definite ai fini dell’ISEE, presente nel nucleo;
- 7.500 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite ai fini dell’ISEE, presente nel nucleo.