HOME

/

PMI

/

RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ

/

MODELLI ITS: INFORMATIVA ANNUALE RISCHI AMBIENTALI, SOCIALI E DI GOVERNANCE, ESG

Modelli ITS: informativa annuale rischi ambientali, sociali e di governance, ESG

Modelli di informativa annuale per gestione del rischio. Nuove regole (UE) al 31.12.2022, tra obbligo e volontarietà

Ascolta la versione audio dell'articolo

Il 19 dicembre 2022 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, il Regolamento di esecuzione (UE) 2022/2453 che modifica le norme tecniche di attuazione del Regolamento (UE) 2021/637, relativamente ai Modelli, “Modelli  ITS” da utilizzare per la pubblicazione dell’informativa annuale sui rischi ambientali, sociali e di governance, ESG, con la prima data di riferimento al 31 dicembre 2022.

In particolare, il Regolamento di esecuzione in commento definisce:

  • i Modelli standardizzati per l’informativa espressamente individuata dai titoli II e III del Regolamento (UE) 575/2013,CRR, e
  • le istruzioni connesse allo scopo di uniformare e rendere comparabili l’informativa ESG.

Di fatto il documento fa propri, a partire dal 31 dicembre 2022, i contenuti dell’art. 19-bis e 29-bis della Direttiva UE 2013/34, relativamente alla rendicontazione di sostenibilità CSRD, individuando i contenuti dei Modelli ITS obbligatori per i grandi enti che operano nel mercato regolamentato, e lasciando facoltà alle altre imprese non perimetrate nell’obbligo dalla norma, se adottare i modelli su base volontaria per una scelta di convenienza o opportunità, con la finalità di mitigare i rischi finanziari degli enti creditizi (c.d. requisiti prudenziali per gli enti creditizi).

Si rappresentano nel prosieguo i punti principali dei contenuti dei nuovi “Modelli ITS” come previsti dal Regolamento (UE).

1) La rilevanza delle informazioni da pubblicare

L’obbligo di pubblicazione (già a partire dal 28 giugno 2022) riguarda le informazioni relative a:

  • i rischi ambientali, sociali e di governance, ESG; compresi.
  • i rischi fisici, derivanti dall’aumento della frequenza e dell’entità dei disastri naturali; e
  • i rischi di transizione, che  comprendono i rischi connessi al deprezzamento delle attività dovuto all’introduzione di politiche climatiche volte a ridurre le emissioni di gas serra;

Sono obbligati i grandi enti (di interesse pubblico) che hanno emesso titoli ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato. 

Tuttavia, anche gli enti/imprese che non rientrano nel perimetro dell’obbligo (ai sensi dell’art. 19 bis e 29 bis della direttiva 2013/34/UE) possono pubblicare tali informazioni su base volontaria.

I nuovi modelli ITS, previsti dal regolamento di esecuzione in commento, dovranno contenere informazioni complete e comparabili, che permettano di valutare il profilo di rischio dell’ ente/impresa secondo la doppia rilevanza materiale[1]:

  • da un lato l’informativa deve spiegare l’impatto finanziario dei fattori ESG sulle attività economiche e finanziarie, prospettiva outside-in;
  • dall’altro l’impatto dalle loro attività negli ambiti ESG che potrebbero diventare finanziariamente rilevanti quando incidono sugli stakeholders, prospettiva inside-out.

Della stessa autrice ti consigliamo:

Segui tutti gli aggiornamenti nel Dossier Gratuito dedicato alla Rendicontazione non Finanziaria

Ti potrebbe interessare la Circolare dedicata a:

La Circolare fa parte dell'Abbonamento Circolare del Giorno

2) I Modelli ITS al 31 dicembre 2022.

Il regolamento di esecuzione (UE) ha previsto 10 modelli uniformi, così strutturati:

1.Modelli ITS 1,2,3,4,5, devono contenere le informazioni quantitative sul rischio di transizione e sui rischi fisici connessi ai cambiamenti climatici;

2.Modelli ITS 6,7,8, forniscono informazioni quantitative sulle azioni di attenuazione associate ad attività economiche considerate ecosostenibili con la rappresentazione:

  • di una sintesi degli indicatori fondamentali di prestazione (KPI) sulle esposizioni allineate alla tassonomia;
  • il calcolo del Green Asset Ratio, GAR, con riferimento agli asset finanziari considerati “green”" e, quindi, in linea con le attività tassonomiche, all'interno del portafogli di un’impresa finanziaria;
  • il calcolo della percentuale del GAR.

Scopo di tali Modelli è quello di mostrare in che misura le attività degli enti sono considerate ecosostenibili, in modo che i portatori di interessi possano comprendere le azioni messe in atto dagli enti per attenuare i rischi fisici e di transizione connessi ai cambiamenti climatici (un’attività economica si definisce ecosostenibile se: contribuisce in modo sostanziale al raggiungimento di uno o più degli obiettivi ambientali ;non arreca un danno significativo a nessuno degli obiettivi ambientali; è svolta nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia; è conforme ai criteri di vaglio tecnico fissati dalla Commissione);

3.Modelli ITS 9,10, riguardano il Banking Book Taxonomy Alignment Ratio, BTAR. Si tratta di un ulteriore indice sintetico per quantificare:

  •  l’esposizione verso aziende “sostenibili” escluse dall’applicazione del Regolamento sulla disclosures non finanziaria, NFRD;
  • le azioni di attenuazione connesse ai cambiamenti climatici non contemplate dal regolamento che ha istituito un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili.

Della stessa autrice ti consigliamo:

Segui tutti gli aggiornamenti nel Dossier Gratuito dedicato alla Rendicontazione non Finanziaria

3) La valutazione del profilo del rischio ESG

Le informazioni qualitative sui rischi ambientali, sociali e di governance devono essere inserite in specifiche sezioni del Modello, nelle quali – per ciascun aspetto ESG – i soggetti obbligati devono spiegare (come previsto dalla Direttiva CSRD):

  • la propria strategia e i propri processi aziendali. In estrema sintesi, occorre spiegare in che modo:
    • il modello, la strategia e i processi aziendali e la loro pianificazione finanziaria integrano i rischi ESG;
    • come tali rischi possono evolvere nel tempo in considerazione dell’evoluzione della tecnologia, del quadro strategico, del contesto operativo, delle preferenze dei portatori di interessi e dei cambiamenti nell’ambiente fisico;
    • gli obiettivi, i target e i limiti stabiliti sono collegati all’attuale quadro strategico internazionale e dell’Unione e agli indici di riferimento disponibili;
    • come vengono integrati i risultati in materia di governance della controparte nei propri sistemi di governance;
  • il modello di governance. Qui gli enti devono:
    •  fornire informazioni sulla partecipazione alla vigilanza e alla gestione dei rischi ambientali del loro organo di amministrazione, sul modo in cui quest’ultimo integra gli effetti a breve, medio e lungo termine dei rischi ambientali nella struttura organizzativa dell’ente ai fini della gestione dei rischi;
    • spiegare in che modo l’esercizio a livello di organo di amministrazione si riflette nelle loro linee di business e nelle loro funzioni di controllo interno;
  • la gestione dei rischi, gli enti devono fornire informazioni su:
    • le decisioni in merito all’orizzonte temporale pertinente conformemente al proprio profilo di rischio e alle proprie esposizioni;
    • i metodi, le definizioni e le norme, utilizzati per individuare e gestire i fattori e i rischi; nonché,
    • il quadro su cui si basano tali norme, definizioni e metodi, spiegando in che modo i metodi, definizioni e norme si riferiscono all’attuale quadro strategico internazionale e dell’Unione e agli indici di riferimento disponibili.

Della stessa autrice ti consigliamo:

Segui tutti gli aggiornamenti nel Dossier Gratuito dedicato alla Rendicontazione non Finanziaria

[1][1] Per approfondimenti si veda dello stesso autore, “La rendicontazione di sostenibilità e modello di business ESG delle PMI”, Collana E-book. Fisco e Tasse Gennaio 2023

La tua opinione ci interessa

Accedi per poter inserire un commento

Sei già utente di FISCOeTASSE.com?
ENTRA

Registrarsi, conviene.

Tanti vantaggi subito accessibili.
1

Download gratuito dei tuoi articoli preferiti in formato pdf

2

Possibilità di scaricare tutti i prodotti gratuiti, modulistica compresa

3

Possibilità di sospendere la pubblicità dagli articoli del portale

4

Iscrizione al network dei professionisti di Fisco e Tasse

5

Ricevi le newsletter con le nostre Rassegne fiscali

I nostri PODCAST

Le novità della settimana in formato audio. Un approfondimento indispensabile per commercialisti e professionisti del fisco

Leggi anche

RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ · 10/03/2024 Bilanci 2023: perdite durevoli di valore immobilizzazioni materiali e immateriali

Trattamento contabile delle perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali, indicatori, rischi climatici, informativa

Bilanci 2023: perdite durevoli di valore immobilizzazioni materiali e immateriali

Trattamento contabile delle perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali, indicatori, rischi climatici, informativa

Reporting di sostenibilità

In consultazione pubblica lo schema di recepimento in Italia della Direttiva (UE) 2023/2464,CSRD, semplificazioni per le PMI

Schema del decreto che recepisce in Italia la Direttiva (UE), CSRD

In consultazione lo Schema del decreto che recepisce in Italia la Direttiva (UE), Corporate Sustainability Reporting Directive, CSRD

L'abbonamento adatto
alla tua professione

L'abbonamento adatto alla tua professione

Fisco e Tasse ti offre una vasta scelta di abbonamenti, pensati per figure professionali diverse, subito accessibili e facili da consultare per ottimizzare i tempi di ricerca ed essere sempre aggiornati.

L'abbonamento adatto alla tua professione

Fisco e Tasse ti offre una vasta scelta di abbonamenti, pensati per figure professionali diverse, subito accessibili e facili da consultare per ottimizzare i tempi di ricerca ed essere sempre aggiornati.

Maggioli Editore

Copyright 2000-2024 FiscoeTasse è un marchio Maggioli SPA - Galleria del Pincio 1, Bologna - P.Iva 02066400405 - Iscritta al R.E.A. di Rimini al n. 219107- Periodico Telematico Tribunale di Rimini numero R.G. 2179/2020 Registro stampa n. 12 - Direttore responsabile: Luigia Lumia.

Pagamenti via: Pagamenti Follow us on:

Follow us on:

Pagamenti via: Pagamenti

Maggioli Editore

Copyright 2000-2021 FiscoeTasse è un marchio Maggioli SPA - Galleria del Pincio 1, Bologna - P.Iva 02066400405 - Iscritta al R.E.A. di Rimini al n. 219107- Periodico Telematico Tribunale di Rimini numero R.G. 2179/2020 Registro stampa n. 12 - Direttore responsabile: Luigia Lumia.