Primi ostacoli per l'attesa riforma previdenziale complessiva piu volte annunciata e rinviata di fatto al 2024
Nella finanziaria 2023 come noto hanno trovato posto di nuovo solo misure sperimentali, proroghe e incrementi transitori degli assegni piu bassi, a causa della situazione dei conti pubblici.
La NADEF 2022 ha infatti evidenziato una impennata della spesa pensionistica che crescera del 7,9% nel 2023 , a causa della rivalutazione ISTAT degli assegni (parzialmente anticipata già ad ottobre per i redditi piu bassi . Vedi i dettagli in Aumento pensioni da ottobre 2022 tabella e istruzioni)
La ministra Calderone ha incontrato i sindacati lo scorso 19 gennaio 2023 per discutere misure piu ampie da mettere in campo nel 2024.
Vediamo di seguito maggiori dettagli.
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1) Pensioni nella legge di bilancio 2023
Nel programma elettorale ufficiale di Fratelli d’Italia, in materia pensionistica si parlava solamente di:
- innalzamento delle pensioni minime e di invalidità
- flessibilità in uscita e accesso alla pensione favorendo il ricambio generazionale".
Dopo varie discussioni e aggiustamenti, la legge di bilancio 2023 ha previsto
- una nuova nuova forma pensione anticipata: CD. Quota 103 - 41 anni di contributi e 62 di età - (solo per il 2023)
- la proroga 2023 dell'APE SOCIALE Leggi per i dettagli Ape sociale, cos'è come funziona
- la proroga di Opzione donna con innalzamento dell'età a 60 anni ( con sconto di 1 anno per 1 figlio, 2 anni con 2 figli o piu) solo per le categorie previste per l'Ape sociale . Leggi per approfondire Opzione donna le ultime modifiche
- nuova rivalutazione con percentuali più alte per le pensioni fino a 4 volte il minimo e percentuali ridotte per gli assegni piu alti (Leggi per approfondire Rivalutazione Pensioni e aumenti minime a 600 euro
- incremento transitorio delle pensioni minime a 600 euro nel 2023 SOLO per gli over 75.
2) Le pensioni in legge di bilancio 2022
Nella legge di bilancio 2022 avevano trovato posto alcune misure specifiche, per una spesa complessiva aggiuntiva rispetto all'ordinario di circa 1500 milioni di euro. In particolare si trattava di:
- Proroga dell' APE SOCIALE con un allargamento della platea dei lavoratori con mansioni gravose ammessi e l'abbassamento del requisito contributivo necessario , SOLO per i lavoratori edili e della ceramica
- Proroga di OPZIONE DONNA con una conferma dei requisiti di età a 58/59 anni per dipendenti/autonome
- Passaggio da Quota 100 a Quota 102 (64 anni di età e 38 di contributi) per un solo anno e poi il ritorno integrale alla legge Fornero.
- Fondo di 550 milioni per anticipi pensionistici nelle PMI in crisi. (abrogato dalla legge di bilancio 2023)
Da segnalare anche l'ampliamento del Contratto di espansione con anticipo pensionistico riservato ai lavoratori cui manchino al massimo 5 anni alla pensione di vecchiaia o anticipata, utilizzabile anche da aziende sopra i 50 dipendenti, invece che 100.
Vedi: "Contratto di espansione il nuovo scivolo per la pensione".
3) Riforma pensioni: confronto rinviato per il nodo Opzione Donna
Il primo incontro del tavolo tecnico per la riforma delle pensioni tenutosi il 19 gennaio scorso ha visto presenti il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, le associazioni datoriali e sindacali i sottosegretari Claudio Durigon (Lavoro) e Federico Freni (Economia e Finanze), i vertici dell'Inps e l'ufficio legislativo del Ministero della Pubblica Amministrazione.
E' stato analizzato l'attuale quadro della spesa pensionistica e degli scenari demografici in Italia.
In questo senso, il Ministro Calderone ha anticipato la volontà di ripristinare permanentemente il Nucleo di valutazione della spesa previdenziale per meglio monitorare i fattori che influenzano l'andamento del settore, consentendo così una revisione sostenibile del complesso sistema pensionistico vigente.
Si intende migliorare la normativa vigente in particolare, riguardo la flessibilità in uscita riguardo:
- le categorie più interessate da lavori usuranti; e
- le pensioni sperimentali come la cd. Opzione Donna ( che potrebbe vedere ulteriori modifiche rispetto al 2023).
- i meccanismi di staffetta generazionale per favorire l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro senza disperdere il patrimonio di competenze dei più anziani
Il Ministro Marina Calderone ha aggiunto inoltre che va favorita la conoscenza e l'utilizzo delle previdenza complementare e anche per questo motivo intende portare a termine una riforma complessiva e stabile in quanto "Serve un quadro chiaro e stabile di norme affinché i singoli possano scegliere come eventualmente provvedere a integrare gli assegni, con congruo anticipo e in maniera sostenibile".
Gli incontri sono fermi a causa del mancato accordo in seno alla maggioranza di Governo sul regime OPZIONE DONNA fortemente ridimensionata con la recente legge di bilancio e che potrebbe essere modificata ancora entro il 2023.
4) Le proposte dei sindacati, della Lega, dell'INPS
Le principali sigle sindacali CGIL CISL e UIL chiedono da tempo di discutere una riforma radicale delle pensioni.
A maggio 2021 avevano inviato un documento unitario che riassume le loro proposte intitolato "Cambiamo le pensioni adesso"QUI il testo.
In sintesi si chiedeva:
- flessibilità nell’accesso alla pensione, senza penalizzazioni per chi ha contributi prima del 1996, a partire dai 62 anni di età o
- con 41 anni di contributi a prescindere dall’età.
- ridurre i vincoli che nel sistema contributivo condizionano il diritto alla pensione a determinati importi minimi del trattamento (1,5 e 2,8 volte l’assegno sociale), penalizzando i redditi più bassi
- modifica dell’attuale adeguamento delle condizioni pensionistiche alla speranza di vita, doppiamente penalizzante perché agisce sia sui requisiti anagrafici e contributivi sia sul calcolo dei coefficienti di trasformazione.
- rafforzamento dei contratti di espansione e della ISOpensione (la pensione anticipata della legge Fornero)
- Sostegno alle categorie più deboli (disoccupati, invalidi , caregiver, lavori gravosi e usuranti, donne) a cui vanno garantite strutturalmente condizioni più favorevoli
- ampliamento della platea dei lavori gravosi ed usuranti anche a coloro che svolgono attività lavorative con esposizione a materiale nocivo e a coloro che hanno una malattia professionale riconosciuta dall' Inail e per chi è affetto da malattie che determinano un’attesa di vita più bassa.
- rafforzare l'utilizzo della previdenza complementare con una massiccia campagna di informazione per i lavoratori e un semestre di adessone attraverso il silenzio assenso.
La proposta della LEGA
Il sottosegretario della Lega Durigon ha sempre sostenuto la necessita di arrivare a Quota 41 cioè uscita senza limiti di età con il solo requisito di 41 anni di contributi
La posizione del presidente INPS
Anche il presidente dell'INPS Pasquale Tridico aveva proposto una pensione anticipata a a 62-63 anni (con almeno 20 anni di versamenti) con un assegno parziale, relativo alla sola parte di pensione maturata con il metodo contributivo, spostando l'erogazione della parte retributiva a partire dai 67 anni necessari per accedere alla pensione di vecchiaia .
5) Riforma pensioni: rapporto OCSE, i dati NADEF 2022
La nota di aggiornamento al documento economico finanziario elaborato dal Governo Draghi come detto, nel 2022 ha evidenziato come la spesa pensionistica, senza riforme, salirà nel 2023 del 7,9% pari a ben 23,5 miliardi di maggiore spesa.
VEDI QUI i dati della NADEF 2022
RAPPORTO OCSE - (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico)
Il rapporto OCSE sull'Italia presentato a settembre 2021 condivideva la visione positiva del MEF sulla crescita dell'economia italiana, stimata al +5,9% e ribadiva che la spesa previdenziale italiana del 2019 era poco sotto il 14% del Pil mentre la media dei Paesi Ocse si ferma all’8,5%
.Lo Studio raccomandava di riformare necessariamente la spesa pubblica e la politica fiscale al fine di integrare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Attualmente, la spesa legata alle pensioni toglie spazio agli investimenti nelle infrastrutture, nell'istruzione e nella formazione, penalizzando i giovani, molti dei quali sono disoccupati e a rischio di povertà. Su questa base, il rapporto chiedeva la fine sia di Quota 100 che di Opzione donna, e di ripristinare subito l’aggancio automatico dei requisiti previdenziali alla speranza di vita, come prevedeva la legge Fornero, bloccata poi dalle regole del Conte-1 fino al 2026.