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OPZIONE DONNA 2023: LE ISTRUZIONI AGGIORNATE

Opzione donna 2023: le istruzioni aggiornate

Le istruzioni INPS per la pensione anticipata Opzione Donna con la proroga e i nuovi requisiti 2023

Ascolta la versione audio dell'articolo

Dopo molte discussioni  e dietro front la legge di bilancio 2023  ha previsto  pesanti modifiche al regime pensionistico riservato alle donne Opzione Donna  che viene nuovamente prorogata per il 2023 .

Qui il testo della legge di bilancio 2023 n. 197 2022

Ricordiamo che questo sistema in vigore in forma sperimentale dal 2004 (legge di bilancio 2005) permetteva, per chi ha maturato i requisiti nel 2021:

  • l'uscita a 58 anni  di età per le dipendenti e a 59 per le lavoratrici autonome 
  • con requisito contributivo di 35 anni;
  • con finestre di attesa della decorrenza del trattamento  di 12  mesi per le dipendenti e 18 mesi per le autonome.

ATTENZIONE l'assegno pensionistico è calcolato con sistema interamente contributivo (più penalizzante dal punto di vista economico di quello misto).

Ieri 6 febbraio 2023 INPS ha pubblicato la circolare di istruzioni aggiornate  con le novità  in vigore dal 1 gennaio 2023 Qui il testo circolare Inps  25-2023

Opzione donna: nuovi  requisiti

Come detto la versione definitiva della legge di bilancio 2023  prevede che  la proroga del regime sperimentale  anche per il 2023  riguarda solo  lavoratrici  che sono  in condizioni di svantaggio, ovvero:

  1. licenziate o  dipendenti in aziende con tavolo di crisi aperto presso il Ministero, oppure 
  2. con disabilità pari o oltre il 74% o
  3. che assistono, da almeno 6 mesi,  persone disabili conviventi , con handicap in situazione di gravità ex legge 104 1992

Inoltre   i requisiti di età e contributi da  l'eta di accesso sale a 60 anni  sia per le dipendenti che per le autonome, ma con  anticipo di 1 anno per ogni figlio, entro un massimo di due, quindi 

  • 58 anni per chi ha avuto due o piu figli  
  • 59 anni per chi ha avuto un figlio

ATTENZIONE La riduzione di due anni si applica alle lavoratrici del punto 1 anche in assenza di figli.

La circolare specifica le  condizioni di svantaggio vanno verificate alla data della domanda, NON alla data del 31 dicembre 2022.

Come fare  domanda per  Opzione Donna

Con il messaggio 467 del 1 febbraio INPS comunica che il sistema di gestione delle domande di pensione è stato implementato per consentire la presentazione dell’istanza di pensione anticipata c.d. opzione donna  con le modifiche apportate dall'ultima legge di bilancio 

Le domande di prestazione possono essere presentate attraverso i seguenti canali:

  1. direttamente dal sito internet www.inps.it, accedendo tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di Livello 2, CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta di identità elettronica 3.0) e seguendo il percorso: “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Pensione anticipata “Opzione donna” – Domanda”;
  2. utilizzando i servizi telematici offerti dagli Istituti di Patronato riconosciuti dalla legge;
  3. chiamando il Contact Center Integrato al numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06164164 (da rete mobile a pagamento in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).

Va allegata la documentazione richiesta descritta in dettaglio nella circolare 25-2023

La  prestazione  è individuata dal seguente nuovo prodotto:

“Pensione Anticipata opzione donna legge di bilancio 2023”

Opzione donna 2023:  le precisazioni della circolare 

Con riferimento alle lavoratrici che prestano assistenza a una persona con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge n. 104/1992, si forniscono le seguenti precisazioni.

  •  Ai fini del requisito della convivenza si ritiene condizione sufficiente la residenza nel medesimo stabile, allo stesso numero civico, anche se non necessariamente nello stesso interno (appartamento).
  • I sei mesi di assistenza alla persona con handicap in situazione di gravità devono intendersi continuativi.
  • Riguardo allo status di persona con disabilità grave si precisa che lo stesso si acquisisce alla data dell’accertamento riportata nel verbale rilasciato dalla Commissione medica   o in caso di sentenza o riconoscimento a seguito di omologa conseguente ad accertamento tecnico preventivo d, dalla data della sentenza o dalla data del decreto di omologa, salvo che nel provvedimento non si faccia decorrere lo status di disabilità grave da una data anteriore.
  • Riguardo  all'assistenza a parenti  entro il secondo grado è prevista l’ulteriore condizione che i genitori, il coniuge o l’unito civilmente della persona con handicap in situazione di gravità non possano prestare l’assistenza in quanto abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti

Per le lavoratrici dipendenti o licenziate da imprese per le quali risulti attivo alla data del 1° gennaio 2023, ovvero risulti attivato in data successiva, un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa del MIMIT

per le lavoratrici dipendenti è necessario che il tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale risulti attivo al momento della presentazione della domanda di pensione;

per le lavoratrici licenziate occorre che il licenziamento sia stato intimato nel periodo compreso tra la data di apertura e di chiusura del tavolo e che le stesse non abbiano ripreso altra  attività di lavoro dipendente a tempo indeterminato 

Opzione donna 2023 Finestre di decorrenza

 Le lavoratrici dipendenti e autonome, al perfezionamento dei requisiti conseguono la pensione decorsi:

a) dodici mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti, nel caso in cui il trattamento pensionistico sia liquidato a carico delle forme di previdenza dei lavoratori dipendenti;

b) diciotto mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti, nel caso in cui il trattamento sia liquidato a carico delle Gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi, 

e comunque non prima 

  1. del  1° febbraio 2023, per le lavoratrici dipendenti e autonome , e 
  2. del 2 gennaio 2023, per le lavoratrici dipendenti la cui pensione è liquidata a carico delle forme esclusive della predetta assicurazione generale obbligatoria.

Invece  le lavoratrici del comparto scuola e AFAM possono conseguire il trattamento pensionistico rispettivamente a decorrere dal 1° settembre 2023 e dal 1° novembre 2023.

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