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AGGIORNAMENTI SUI DIRITTI DEI CITTADINI EUROPEI IN CASO DI BREXIT SENZA ACCORDO

Aggiornamenti sui diritti dei cittadini europei in caso di Brexit senza accordo

I diritti dei cittadini europei nel caso di una Brexit senza accordo: cosa dice la legge? Le modifiche degli ultimi mesi fino al 4 ottobre 2019

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Analizziamo, di seguito, la legge applicabile ai cittadini europei già residenti nel Regno Unito e di quelli che arriveranno nel paese nel caso in cui il Regno Unito dovesse uscire dall’Unione Europea senza alcun accordo il 31 ottobre 2019.

La posizione di tali persone viene analizzata in base alla normativa di rango primario e secondario e in base a quelle che sono le dichiarazioni del Governo inglese alla data del 4 ottobre 2019.

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1) Aggiornamenti per i cittadini residente in UK in caso di brexit no deal

Di seguito vengono elencate le modifiche principali da Agosto:

  • Il segretario di Stato dell’Home Department ha pubblicato un documento nel quale viene dichiarato che la maggior parte dei diritti di circolazione dei cittadini europei resterà in vigore anche dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Pertanto, i cittadini europei e i loro familiari potranno continuare a entrare e uscire dal Regno Unito anche dopo la Brexit, almeno fino a quando non entrera’ in vigore la normativa inglese in materia.
  • Il governo ha affermato che i cittadini europei e i loro familiari che arriveranno nel Regno Unito dopo l’uscita del paese dall’Unione Europea, potranno restare nel Regno Unito fino al 31 Dicembre 2020. A partire da tale data, i cittadini europei e i propri familiari dovranno presentare la domanda per il nuovo status l’European Temporary Leave to Remain o devono vedere riconosciuto il proprio status di immigrazione ai sensi del nuovo sistema basato sui punti, che sara’ simile a quello australiano.
  • L’European Temporary Leave To Remain riconoscera’ ai cittadini europei e ai loro familiari il diritto a vivere e lavorare nel Regno Unito per un periodo di 36 mesi.
  • Se il Parlamento approverà la bozza di legge sulla libertà di stabilimento, il giorno dopo l’uscita, i cittadini europei, svizzeri e turchi non potranno più trovare impiego come lavoratori autonomi nel Regno Unito, né essere proprietari o gestire una società o fornire servizi nel Regno Unito.

2) Immigrazione nel Regno Unito

Per quanto riguarda invece i diritti dei cittadini europei gia’ residenti nel Regno Unito alla data dell’uscita del paese dall’Unione Europea:

  • La libertà di movimento per i cittadini europei non sarà limitata, anche dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, fino all’entrata in vigore dell’Immigration and Social Security Co-ordination Bill. Ciò significa che i cittadini europei continueranno a vivere e risiedere nel Regno Unito in base a quanto previsto dal Trattato, la Citizens’ Directive and the Immigration Regulations 2016, almeno fino all’entrata in vigore della legge in materia di immigrazione, che avverra’ qualche tempo dopo la Brexit.
  • I cittadini europei e quelli svizzeri residenti nel Regno Unito alla data dell’uscita dall’Unione Europea potranno richiedere il riconoscimento di uno status in base all’Eu Settlement Scheme, che riconoscerà loro il diritto a restare nel Regno Unito. Coloro che sono residenti nel Regno Unito da cinque anni, in maniera continuativa, possono richiedere il “settled status”, che riconosce il diritto a restare nel Regno Unito per un tempo indefinito.
  • I cittadini europei e quelli svizzeri che risiedono nel Regno Unito da meno di cinque anni potranno richiedere invece il “pre-settled status” e, al compimento del quinto anno di residenz,a potranno convertire il pre-settled status in settled status.
  • Coloro che presentano domanda per l’EU Settlement Scheme non dovranno pagare alcuna tassa.
  • Qualora il Parlamento dovesse approvare l’Immigration Bill, la sua entrata in vigore comporterà la revoca della Citizens’ Directive, l’EEA Regulations e di tutte le disposizioni europee, che non troveranno più applicazione nel sistema britannico.
  • Il Governo ha affermato che, in caso di No-Deal, i cittadini europei e i loro familiari legalmente residenti in UK, continueranno ad accedere a tutti i benefits e ai servizi, senza alcun cambiamento; ciò significa che non vi saranno limitazioni per l’accesso al servizio sanitario, all’istruzione e all’ assistenza sociale.
  • Tutti i cittadini europei, indipendentemente dalla durata della propria residenza nel Regno Unito, saranno soggetti alle nuove norme sull’espulsione per qualsiasi reato commesso a seguito dell’uscita dalla zona europea. Così come oggi avviene per i cittadini non europei, ci sarà una procedura di espulsione per i cittadini europei che siano stati condannati ad una pena detentiva di 12 mesi o più, per un reato commesso quando il Regno Unito non sarà più uno stato membro dell’Unione Europea.
  • A partire dal 30 Marzo 2019 i cittadini europei e svizzeri possono presentare domanda per l’EU Settlement Scheme anche dall’estero se in grado di dimostrare di essere stati residenti in UK e di soddisfare i requisiti previsti (compreso il requisito del periodo continuato di residenza e se richiedono l’Idefinite Leave to Remain, non devono essere stati assenti per un periodo di cinque anni consecutivi).

3) I cittadini europei che arrivano nel Regno Unito in data successiva alla Brexit

  • Così come per i cittadini europei che arrivano nel Regno Unito prima dell’uscita dall’UE, finche’ l’Immigration Bill non sarà legge e non saranno revocate le disposizioni europee relative alla libera circolazione, i cittadini europei che arriveranno in data successiva alla Brexit, potranno ancora beneficiare della libertà di movimento.
  • Quando sarà revocato il regolamento del 2016, entrerà in vigore un nuovo schema che consentirà ai cittadini europei di giungere nel Regno Unito. Il policy paper “Accordi per i cittadini europei che arrivano in Europa dopo Brexit in caso di No Deal”, datato 5 Settembre 2019, stabilisce che i cittadini europei e le loro famiglie che arrivano il giorno dopo l’uscita dall’Unione Europea potranno restare fino al 31 dicembre 2020. Coloro che desiderano restare oltre tale data devono aver richiesto l’European Temporary Leave to Remain o ottenuto il riconoscimento del proprio status in base al nuovo sistema di immigrazione. Tutti coloro che contravverranno alle norme del nuovo sistema saranno severamente puniti, in base a quanto stabilito dal Governo.
  • La Brexit non modificherà, almeno nell’immediato, le norme relative ai passaporti e alle carte d’identità, per quanto riguarda l’ingresso nel territorio. Il governo intende vietare, gradualmente, l’utilizzo delle carte d’identità per i cittadini europei e intende, già dal giorno successivo all’uscita dall’Unione Europea, eliminare il canale blu per le dichiarazioni dei cittadini europei.
  • I cittadini europei e svizzeri e i loro familiari, che arriveranno all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea e che desiderano restare oltre il 31 dicembre 2020, devono presentare domanda per il nuovo programma ossia l’European Temporary Leave to Remain, che consente ai richiedenti di restare in UK per 36 mesi, nel rispetto della legge nazionale.
  • Fino al 1° gennaio 2021, i cittadini europei potranno provare il proprio diritto al lavoro nel Regno Unito attraverso il passaporto o la carta d’identità.

Non è il caso di sottolineare che in materia di immigrazione vige la totale confusione ed improvvisazione.
Per ora, e non potrebbe essere diversamente, è in vigore la normativa discendete dalla Direttiva Europea sulla libera circolazione delle persone. Per intanto Home Office detta norme che si rifanno al Settlement Scheme che è un allegato al progetto del Primo Ministro Theresa May bocciato per tre volte dal Parlamento: a rigore non più in vigore. Naturalmente si danno per scontate norme copiate dal sistema australiano a punti e per questo non c’è neppure una proposta di legge.

4) Fonte

Informazioni dal Governo del Regno Unito tradotte e coordinate da Guido Ascheri

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