News Pubblicata il 13/02/2018

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Credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo: chiarimenti sul software

Credito d'imposta Ricerca e Sviluppo per software: il MISE con una circolare fornisce chiarimenti.



Con la Circolare MISE del 9 febbraio 2018 sono stati forniti chiarimenti in merito al credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo inerenti i software. In generale, l’individuazione delle attività ammissibili al credito d'imposta è stata condotta dal legislatore ricalcando le definizioni di “ricerca fondamentale”, “ricerca applicata” e “sviluppo sperimentale” contenute nella Comunicazione della Commissione Europea (2014/C 198/01) del 27 giugno 2014, recante “Disciplina degli aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione”. Con specifico riferimento alle attività di sviluppo di software emerge che le innovazioni legate al software sono generalmente di tipo incrementale e, in quanto tali, normalmente classificabili nell’ambito delle attività di sviluppo sperimentale. In particolare, affinché un progetto per lo sviluppo di un software venga classificato come R&S, la sua esecuzione deve dipendere da un progresso scientifico e/o tecnologico e lo scopo del progetto deve essere la risoluzione di un problema scientifico o tecnologico su base sistematica.  Ad esempio, non presentano contenuti di R&S:

Il documento, allegato a questo articolo, termina chiarendo che trattandosi di un incentivo automatico che non prevede una valutazione a priori dei progetti finanziati da parte dell’ente erogante, ai fini dei successivi controlli sulla corretta applicazione della disciplina, dovrà essere cura dell’impresa che intende avvalersi dell’agevolazione predisporre, oltre alla documentazione obbligatoria concernente l’effettività, la pertinenza e la congruità dei costi, anche un’apposita documentazione concernente l’ammissibilità delle attività di ricerca e sviluppo svolte, dalla quale risultino gli elementi di novità che il progetto intende perseguire, l’individuazione degli ostacoli di tipo tecnico e scientifico al cui superamento sono legati i lavori svolti, l’avanzamento di tali lavori nell’ambito dei periodi d’imposta agevolabili e, nel caso in cui si tratti di innovazioni che si sostanzino in significativi miglioramenti di prodotti già esistenti sul mercato in cui opera l’impresa, l’indicazione degli elementi nei quali si specificano tali miglioramenti. 

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Fonte: Fisco e Tasse


1 FILE ALLEGATO:
Mise circolare 9.2.2018

TAG: Agevolazioni per le Piccole e Medie Imprese