Normativa Pubblicata il 28/09/2015

Tempo di lettura: 2 minuti

Conservazione documenti fiscali: chiarimenti sulla comunicazione del luogo

Il concetto di conservazione delle scritture contabili deve tenere conto del processo di dematerializzazione dei documenti fiscali; questo quanto emerge dalla Risoluzione dell'Agenzia delle Entrate del 25.09.2015 n. 81



Forma Giuridica: Prassi - Risoluzione
Numero 81 del 25/09/2015
Fonte: Agenzia delle Entrate

Chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate con Risoluzione del 25 settembre 2015 n. 81/E in merito alla comunicazione del luogo di conservazione in modalità elettronica dei documenti rilevanti ai fini tributari. L'Agenzia ha chiarito che nel caso in cui il conservatore dei documenti informatici rilevanti ai fini tributari sia un soggetto diverso dal contribuente e dal depositario delle scritture contabili, non sussiste l'obbligo di comunicare all'amministrazione finanziaria gli estremi identificativi.
Con riferimento all’obbligo di comunicare il luogo di conservazione, sub c), le istruzioni ai modelli AA7/10 e AA9/11 (da quest’anno AA9/12), rispettivamente quadri E e F, chiariscono che la Sezione 1, relativa a “soggetti depositari e luoghi di conservazione delle scritture contabili”, va compilata quando i depositari stessi sono «diversi dal soggetto indicato nel quadro C (titolare)», tanto «nel caso in cui debba essere comunicata la sostituzione di un depositario», quanto «nel caso in cui debba essere comunicata esclusivamente la variazione di uno o più luoghi di conservazione delle scritture contabili già comunicati», dando poi eventuale e separata indicazione nella Sezione 2 dei “luoghi di conservazione delle fatture all’estero”.
Ciò premesso, il concetto di “conservazione” delle scritture contabili cui il D.P.R. n. 633 del 1972 e i relativi modelli in uso fanno riferimento, in origine riferito ai soli documenti cartacei e, quindi, sostanzialmente coincidente con il concetto di “deposito”, deve necessariamente tenere conto del processo di dematerializzazione dei documenti fiscalmente rilevanti.
In tale processo, infatti, il conservatore è il soggetto, definito dal CAD e riportato nel manuale di conservazione, il quale opera solo il processo di “conservazione elettronica” dei documenti fiscali.
Questi può, peraltro, coincidere con il contribuente, oppure può assumere la veste del depositario (ossia di colui che gestisce la contabilità e che, ai fini fiscali, assume specifiche responsabilità), o può essere un soggetto terzo.
In tale ultima ipotesi, oggetto della presente istanza, poiché il conservatore (“elettronico”) non è il depositario delle scritture, il contribuente non è tenuto a farne comunicazione mediante il modello AA9/11 (essendo, in ogni caso, gli estremi identificativi del conservatore riportati obbligatoriamente nel manuale della conservazione), nel presupposto che, in caso di accesso, i verificatori siano messi in condizione di visionare e acquisire direttamente, presso la sede del contribuente ovvero del “depositario” delle scritture contabili, la documentazione fiscale, compresa quella che garantisce l’autenticità ed integrità delle fatture, al fine di verificarne la corretta conservazione. Va da sé che la mancata esibizione dei documenti sopra richiamati comporta gli effetti previsti dagli articoli 39 del D.P.R. n. 600 del 1973 e 52 del D.P.R. n. 633 del 1972.

La soluzione di Fisco e Tasse per la fatturazione elettronica

FISCOeTASSE, in collaborazione con Link Service ti risolve il problema della fattura elettronica verso la pubblica amministrazione con un semplice servizio in cloud accessibile da browser.
Puoi acquistare il servizio MONOUTENZA o MULTIUTENZA ed effettuare in qualsiasi momento l'upgrade!
Il nostro servizio di Fatturazione Elettronica Conviene:
  •  0 spese di canone annuo
  • 6 anni di durata dal momento dell'attivazione
  • servizio multiutenza senza costi aggiuntivi
  • possibilità di effettuare l'upgrade in qualsiasi momento
Trova la soluzione più adatta alle tue esigenze: clicca qui e scopri tutte le offerte.
 
Si ricorda che l’obbligo di fatturazione elettronica, in vigore già dal 6 giugno 2014 per Ministeri, ivi inclusi gli uffici periferici e territoriali (tra cui anche le Scuole e l'Arma dei Carabinieri), Agenzie fiscali ed enti nazionali di previdenza, dal 31 marzo 2015 si estenderà a tutta la Pubblica Amministrazione.
 
Per approfondire l'argomento e tutti gli obblighi da seguire per la fatturazione elettronica alla Pubblica Amministrazione ti consigliamo il nostro video corso "Videocorso: Fatturazione elettronica e obblighi verso la PA" e l'E-Book in pdf "La Fattura elettronica alla P.A. (E-Book)"

Fonte: Agenzia delle Entrate


1 FILE ALLEGATO:
Risoluzione dell'Agenzia delle Entrate del 25/09/2015 n. 81/E
TAG: Archiviazione sostitutiva Circolari - Risoluzioni e risposte a Istanze Fatturazione elettronica 2023