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La fiscalità delle Società immobiliari: guida 2025 per le imprese di costruzione, compravendita, gestione e godimento degli immobili.
Guida aggiornata con i decreti della riforma fiscal
eBook in pdf di 266 pagine.
Il presente lavoro ha ad oggetto la gestione fiscale e contabile degli immobili da parte delle società immobiliari, intendendosi per tali:
È noto, infatti, che la detenzione di beni immobili (abitativi o strumentali) a titolo personale può non essere una scelta ottimale. L’investimento immobiliare, come tutti gli investimenti, è soggetto ad alcuni rischi, ma anche la persona che investe potrebbe trovarsi a rischiare la perdita del proprio patrimonio investito (magari in caso di insolvenza in presenza di mutui fondiari, creditori personali, etc).
Per esigenze di tutela del patrimonio da aggressioni personali di terzi e per veicolare i proventi, derivanti dalla messa a reddito di beni immobili, può essere valutata l’opzione di costituire una società di gestione immobiliare. Questa, a seconda dei casi, può essere costituita sotto forma di società di persone o di società di capitali (nel caso, la forma più utilizzata è la SRL).
La guida che viene proposta si offre appunto come ausilio per le società di persone in contabilità ordinaria e per le società di capitali, sia quelle di piccole dimensioni che quelle soggette, mediante il cd. principio di derivazione rafforzata, ai principi contabili nazionali; non mancano tuttavia, ove necessari, i riferimenti alle società di persone in contabilità semplificata e alle società che adottano i principi contabili internazionali. Per molti aspetti l’opera può anche interessare le imprese di costruzione edile.
L’interlocutore a cui ci si rivolge è non solo il professionista, ma anche l’amministratore che, in tema di fiscalità immobiliare, voglia per così dire “metterci la testa”, che intenda cioè provare ad entrare in un linguaggio che in prima battuta può sembrare decisamente oscuro, ma che, con un po’ di attenzione, magari leggendo e rileggendo, si riesce un po’ a penetrare. Nella disamina degli eventi in cui possono via via imbattersi le società in questione (acquisti, vendite, locazioni, ammortamenti, valutazioni, rivalutazioni, svalutazioni, leasing, ecc.), particolare attenzione è stata posta alle numerose divergenze che, in tema di immobili, di frequente si presentano tra la normativa civilistica e quella fiscale e che necessitano delle conseguenti variazioni, in aumento o in diminuzione, nella dichiarazione dei redditi. Ogni istituto è stato affrontato tenendo conto delle varie qualificazioni degli immobili (immobili merce, immobili strumentali, immobili patrimonio, senza dimenticare peraltro i fabbricati rurali). Per quanto riguarda l’imposizione indiretta uno spazio rilevante è stato dedicato alla spinosa problematica della detrazione dell’IVA nell’acquisto degli immobili.
Per molte fattispecie riscontrabili nella realtà gestionale si è cercato di citare con esattezza la norma che la disciplina, il cui testo è ampiamente riportato in nota, ed i principi contabili nazionali; si è in tal modo consentito al lettore di farsene un’idea personale, giungendo magari, in relazione al problema, ad una conclusione diversa da quella esposta dall’autore. La normativa è stata commentata soprattutto con la prassi dell’Agenzia delle Entrate, non perché quest’ultima abbia sempre ragione nell’interpretazione delle disposizioni di legge, ma innanzitutto per la chiarezza di esposizione e di analisi di molte pronunce; inoltre, in fase di prima impostazione di un’operazione, si è ritenuta opportuna un’adeguata cognizione dei rischi di un accertamento.
Ove possibile, tuttavia, non si è mancato di riportare anche le pronunce della Corte di Cassazione e della più autorevole dottrina.
La presente edizione 2025 dell’e-book, rispetto all’edizione precedente, è stata aggiornata tenendo conto dei seguenti interventi legislativi:
La presente opera non è stata redatta con ausilio di IA; tutte le informazioni e le affermazioni riportate, per quanto discutibili, sono state verificate mediante disposizioni di legge o pronunciamenti di prassi e di giurisprudenza.
Introduzione
1. Cenni generali
1.1 L’attività e la forma giuridica delle società immobiliari
1.1.1. Forma giuridica
1.2 La classificazione degli immobili
1.2.1 I beni relativi all’impresa
1.2.2 Gli immobili merce
1.2.3 Gli immobili strumentali
1.2.4 Gli immobili patrimonio
1.2.5 Riepilogo della classificazione degli immobili
1.3 Cenni sulla determinazione del reddito d’impresa
1.4 Le società di comodo
1.5 Le società di investimento immobiliare quotate (SIIQ) e non quotate (SIINQ)
2. L’acquisto di immobili
2.1 L’acquisto di immobili e l’imposizione indiretta: premessa
2.2 I fabbricati strumentali per natura ceduti da soggetto IVA
2.3 I fabbricati abitativi ceduti da soggetto IVA
2.4 I fabbricati rurali abitativi ceduti da soggetto IVA
2.5 I terreni ceduti da soggetto IVA
2.6 Gli immobili ceduti da soggetto privato
2.7 Le prestazioni di servizi incrementative delle aree o dei fabbricati non ultimati acquistati
2.8 I beni finiti da utilizzare nelle costruzioni su aree o su fabbricati non ultimati acquistati
2.9 La detrazione dell’IVA
2.10 Immobili merce: reddito d’impresa e contabilità
2.11 Immobili strumentali: reddito d’impresa e contabilità
2.12 Immobili patrimonio: reddito d’impresa e contabilità
3. La cessione di immobili
3.1 Cessione e imposizione indiretta: premessa
3.2 Fabbricati strumentali per natura
3.3 Fabbricati abitativi
3.4 Fabbricati rurali abitativi
3.5 I terreni
3.6 Detrazione IVA e cessione
3.7 Immobili merce: reddito d’impresa e contabilità
3.8 Immobili strumentali: reddito d’impresa e contabilità
3.9 Immobili patrimonio: reddito d’impresa e contabilità
4. La locazione di immobili
4.1 Locazione e imposizione indiretta
4.2 Detrazione dell’IVA
4.3 Adempimenti IVA
4.4 Reddito d’impresa e contabilità
5. Il leasing immobiliare
5.1 Cenni generali
5.2 Criterio contabile patrimoniale del leasing finanziario
5.3 Criterio contabile finanziario del leasing finanziario
5.4 Criterio contabile del leasing operativo
5.5 Criterio del principio di derivazione rafforzata (IAS/IFRS)
5.6 Deduzione dei canoni in contabilità semplificata
5.7 Contratto di sale and lease back
5.8 Imposizione indiretta nei contratti di leasing finanziario
5.9 Imposizione indiretta nella cessione dei contratti
5.10 Rettifica della detrazione IVA
5.11 Deducibilità IRAP dei canoni
6. Il possesso e la gestione ordinaria degli immobili
6.1 Ammortamento degli immobili
6.2 Rilevazione delle rimanenze
6.3 Immobili di interesse storico e artistico
6.4 Rivalutazione e riallineamento valori fiscali/contabili
6.5 Svalutazione dei beni immobili
6.6 Immobili detenuti all’estero
6.7 Le società immobiliari e l’IMU
6.8 Spese di manutenzione, riparazione e trasformazione
6.9 Interessi passivi
Il Pacchetto contiene i seguenti 2 eBook, venduti anche singolarmente, sulle modalità di indicazione dei redditi esteri nella dichiarazione 2025:
La presente Guida in pdf di 88 pagine esamina, adottando come filo conduttore l’operatività, le modalità di indicazione nella dichiarazione dei redditi delle persone fisiche delle principali categorie reddituali ottenute all’estero da tali persone.
Aggiornato alla risoluzione AdE n.27 del 10.04.2025
Adottando come filo conduttore l’operatività, la Guida esamina le modalità di tassazione per le persone fisiche delle principali categorie reddituali ottenute all’estero da tali persone.
Aggiornato all’interpello AdE n.75 del 14.03.2025
Premessa
1. Tassazione dei redditi esteri in Italia
1.1 Quadro normativo
1.2 La residenza delle persone fisiche
1.2.1 Criteri di individuazione della residenza fiscale delle persone fisiche
1.3 Trasferimento della residenza in paradisi fiscali
1.4 La residenza nelle Convenzioni contro le doppie imposizioni
1.5 La tassazione dei soggetti residenti per i redditi prodotti all’estero
1.6 La doppia imposizione
1.7 Le Convenzioni internazionali
2. I redditi di lavoro dipendente
2.1 Principi generali
2.1.1 Criteri generali di tassazione secondo la normativa italiana
2.1.2 I lavoratori frontalieri
2.1.3 Frontalieri in Svizzera con nuovo regime fiscale
2.1.4 Le retribuzioni convenzionali
2.1.5 Addizionale del 10% per i dirigenti del settore finanziario
2.2 Convenzioni contro le doppie imposizioni
2.3 Credito per le imposte pagate all’estero
2.4 Indicazione del reddito nel quadro RC del modello REDDITI
2.4.1 Redditi tassati nei modi ordinari o secondo le retribuzioni convenzionali
2.4.2 Redditi dei lavoratori frontalieri
2.5 Territorialità dei redditi di lavoro dipendente incerta in epoca COVID
2.6 Prestazioni rese in via straordinaria in remote working
3. I redditi degli immobili esteri
3.1 Premessa
3.2 Reddito degli immobili situati all’estero
3.2.1 Immobili non produttivi di reddito
3.2.2 Immobile non locato e lo Stato estero prevede una tassazione
3.2.3 Immobile locato e lo Stato estero non prevede una tassazione
3.2.4 Immobile locato e lo Stato estero prevede una tassazione
3.2.5 Disallineamento dei periodi d’imposta
3.2.6 Cedolare secca - esclusione
3.3 Convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni
3.4 La cessione degli immobili esteri per i soggetti non imprenditori
3.5 Convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni
3.6 Credito per le imposte pagate all’estero
3.7 Indicazione nel modello REDDITI
3.7.1 Immobile concesso in locazione in Spagna
3.7.2 Immobile in Svizzera adibito ad abitazione principale non di lusso
3.7.3 Immobile concesso in locazione in Germania
4. Pensioni
4.1 Premessa
4.2 Le Convenzioni contro le doppie imposizioni
4.3 Modalità di tassazione
4.4 Credito per le imposte pagate all’estero
4.5 Rimborso delle imposte applicate all’estero
4.6 Indicazione del reddito nel quadro RC del modello REDDITI
4.6.1 Pensione tassata nei modi ordinari
4.6.2 Pensione tassata nei modi ordinari e non applicazione ritenute dal Paese erogante
4.6.3 Pensione tassata nei modi ordinari e applicazione ritenute dal Paese erogante
5. I dividendi
5.1 Criteri di territorialità
5.2 Convenzioni contro le doppie imposizioni
5.3 Dividendi esteri derivanti da partecipazioni non black list
5.3.1 Principio del netto frontiera
5.3.2 Percezione diretta dei dividendi di fonte estera
5.4 Credito per le imposte pagate all’estero
5.5 Dividendi esteri derivanti da partecipazioni black list
5.5.1 Rilevanza del periodo di maturazione per i dividendi da Paesi black list
5.5.2 Disapplicazione della tassazione integrale dei dividendi
5.5.3 Detassazione degli utili provenienti da soggetti a fiscalità privilegiata
5.5.4 Dividendi distribuiti da società conduit
5.5.5 Distribuzione degli utili da parte della CFC
5.5.6 Affrancamento degli utili delle partecipate a regime privilegiato
5.6 Indicazione in dichiarazione
5.6.1 Dividendo da Stato a fiscalità ordinaria
5.6.2 Dividendo percepito direttamente all’estero
6. Gli interessi e altri redditi di capitale
6.1 Imposizione sui redditi di fonte estera
6.2 Credito per le imposte pagate all’estero
6.3 Convenzioni contro le doppie imposizioni
6.4 Indicazione in dichiarazione
6.4.1 Interessi di conto corrente
6.4.2 Obbligazioni estere
7. Il credito per le imposte pagate all’estero
7.1 Premessa
7.2 Redditi di fonte estera per i quali compete il credito
7.3 Concorso del reddito alla formazione del reddito complessivo
7.4 Imposte estere accreditabili
7.4.1 Imposta non espressa in euro
7.4.2 Carattere definitivo dell’imposta estera
7.4.3 Documentazione dell’imposta estera pagata
7.5 Determinazione del credito per le imposte pagate all’estero
7.5.1 Quota d’imposta italiana
7.5.2 Limite dell’imposta netta
7.6 Periodo d’imposta in cui deve essere richiesta la detrazione
7.7 Per country limitation
7.8 Redditi che concorrono solo parzialmente alla formazione della base imponibile italiana
7.9 Indicazione in dichiarazione
8. Il monitoraggio fiscale
8. Il monitoraggio fiscale
8.1 Il quadro RW
8.1.1 Soggetti tenuti alla compilazione del quadro RW
8.1.2 Ambito oggettivo
8.1.3 Attività estere di natura finanziaria
8.1.4 Attività patrimoniali situate all’estero
8.1.5 il nuovo quadro W nel modello 730
8.2 Valori da indicare all’interno del quadro RW
8.3 Importi in valuta estera
8.4 Esonero dalla compilazione del quadro RW
8.4.1 Esonero per gli immobili esteri che non hanno subito variazioni
8.5 Esempi di compilazione del modello REDDITI
8.5.1 Immobile in un Paese europeo
8.5.2 Immobile in un Paese extra UE
8.5.3 Immobile in comproprietà
8.5.4 Conto corrente in comproprietà
8.5.5 Obbligazioni
9. Le imposte patrimoniali estere
9.1 IVIE
9.1.1 Soggetti passivi
9.1.2 Aliquota e base imponibile
9.1.3 Esclusione dall’IRPEF degli immobili esteri non locati
9.1.4 Abitazione principale all’estero
9.1.5 Determinazione dell’imposta e del credito di imposta
9.1.6 Versamento, liquidazione, accertamento e riscossione
9.1.7 Esempio calcolo IVIE
9.1.8 Brexit ed effetti sull’IVIE
9.2 IVAFE
9.2.1 Ambito oggettivo
9.2.2 Aliquota e base imponibile
9.2.3 Conti correnti e depositi di risparmio
9.2.4 Credito di imposta
9.2.5 Versamento, liquidazione, accertamento e riscossione
9.2.6 Aliquota dello 0,4% sui prodotti finanziari in Stati black list
9.2.7 Imposta sul valore delle cripto-attività
9.2.8 Esempi di calcolo IVAFE
Riferimenti normativi
Legislazione
Prassi
Premessa
1. Tassazione redditi esteri: obblighi e questioni operative
1. Soggetto non residente, redditi prodotti all’estero e dichiarazione dei redditi in Italia
2. Non residente e mancata cancellazione dall’AIRE
3. Obblighi dei non residenti
4. Presentazione della dichiarazione dei redditi in caso di residenza fiscale all’estero
5. Detrazione assicurazione estera
2. Redditi di lavoro dipendente
6. Reddito da società estera e tassazione
7. Conversione in euro imposte estere
8. Lavoro prestato all’estero
9. Indicazione in dichiarazione di lavoro dipendente in Danimarca
10. Reddito estero e tassazione tramite le retribuzioni convenzionali
11. Compensi ricevuti in Austria
12. Redditi da soggetto residente a San Marino e modello redditi PF
13. Lavoro dipendente all’estero e adempimenti
14. Reddito di lavoro dipendente estero e credito imposte estere
15. Reddito di lavoro dipendente UK e modalità di tassazione
16. Reddito di lavoro dipendente estone
17. Reddito di lavoro dipendente Inghilterra e Norvegia
18. Trasferimento in Svizzera
19. Lavoro da remoto svolto in Italia per datore di lavoro estero
3. I redditi per gli immobili all’estero
20. Cessione immobile estero
21. Detenzione immobile estero ed obblighi dichiarativi in Italia
22. Plusvalenza immobile estero
23. Acquisto e locazione di immobile in Francia
24. Tassazione affitto londinese
4. Le pensioni
25. Pensione estera canadese e tassazione
26. Pensione argentina
5. I dividendi
27. Dividendi in Lussemburgo e tassazione
28. Dividendi azioni estere
6. Altri redditi
29. Diritto d’autore estero e tassazione
30. Partecipazione monegasca
31. Compensi a lavoratore autonomo estero e ritenuta
32. Borsa di studio estera
33. Redditi da trading online
34. Partecipazione qualificata e tassazione SCI
35. Tassazione titoli azionari esteri
36. Polizza estera e tassazione
37. Deputato europeo
38. Plusvalenza quota societaria
39. Partecipazione società di persone estera
40. Cessione partecipazione estera
41. Tassazione valuta estera
42. Attività professionale all’estero
43. Vincita al casinò di San Marino
44. Lavoro autonomo all’estero
45. Possesso di partecipazione all’estero e adempimenti
46. Vendita azioni società
47. Polizza assicurativa Svizzera
7. Monitoraggio fiscale e patrimoniali estere
48. Brexit ed IVIE
49. Immobile estero ed RW
50. Conti correnti esteri ed RW
51. Conti correnti esteri e obblighi dichiarativi
52. Contribuente residente in zone limitrofi ed RW
53. Donazione immobile ed RW
54. Detenzione investimenti esteri ed obblighi dichiarativi
55. Amministratore società estera ed RW
56. RW e frontalieri
57. Mancata compilazione del quadro RW e ravvedimento
58. Partecipazione società estera ed RW
59. Finanziamenti infruttiferi ed RW
60. Conti correnti cointestati e deleghe di firma
61. Cassetta di sicurezza all’estero
Riferimenti normativi
La presente Guida in pdf di 88 pagine esamina, adottando come filo conduttore l’operatività, le modalità di indicazione nella dichiarazione dei redditi delle persone fisiche delle principali categorie reddituali ottenute all’estero da tali persone.
Aggiornato alla risoluzione AdE n.27 del 10.04.2025
eBook in pdf di 88 pagine
In primis si analizzerà da un punto di vista teorico pratico la modalità di valutazione che devono tenere gli operatori nell’esame delle tematiche relative a redditi esteri ottenuti da persone fisiche.
Quindi, si procederà ad un’analisi della disciplina della residenza delle persone fisiche, le convenzioni contro le doppie imposizioni e le modalità di tassazione dei soggetti residenti. Successivamente, si analizzeranno le modalità di indicazione delle principali categorie di reddito percepiti dalle persone fisiche e la modalità di eliminazione della doppia imposizione.
Infine, si daranno i cenni sulla normativa del monitoraggio fiscale, disciplina solitamente molto legata al possesso di redditi esteri
Premessa
1. Tassazione dei redditi esteri in Italia
1.1 Quadro normativo
1.2 La residenza delle persone fisiche
1.2.1 Criteri di individuazione della residenza fiscale delle persone fisiche
1.3 Trasferimento della residenza in paradisi fiscali
1.4 La residenza nelle Convenzioni contro le doppie imposizioni
1.5 La tassazione dei soggetti residenti per i redditi prodotti all’estero
1.6 La doppia imposizione
1.7 Le Convenzioni internazionali
2. I redditi di lavoro dipendente
2.1 Principi generali
2.1.1 Criteri generali di tassazione secondo la normativa italiana
2.1.2 I lavoratori frontalieri
2.1.3 Regime speciale per i frontalieri in Svizzera
2.1.4 Le retribuzioni convenzionali
2.1.5 Addizionale del 10% per i dirigenti del settore finanziario
2.2 Convenzioni contro le doppie imposizioni
2.3 Credito per le imposte pagate all’estero
2.4 Indicazione del reddito nel quadro RC del modello REDDITI
2.4.1 Redditi tassati nei modi ordinari o secondo le retribuzioni convenzionali
2.4.2 Redditi dei lavoratori frontalieri
2.5 Lavoro in smart working
3. I redditi degli immobili esteri
3.1 Premessa
3.2 Reddito degli immobili situati all’estero
3.2.1 Immobili non produttivi di reddito
3.2.2 Immobile non locato e lo Stato estero prevede una tassazione
3.2.3 Immobile locato e lo Stato estero non prevede una tassazione
3.2.4 Immobile locato e lo Stato estero prevede una tassazione
3.2.5 Disallineamento dei periodi d’imposta
3.2.6 Cedolare secca - esclusione
3.3 Convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni
3.4 La cessione degli immobili esteri per i soggetti non imprenditori
3.5 Convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni
3.6 Credito per le imposte pagate all’estero
3.7 Indicazione nel modello REDDITI
3.7.1 Immobile concesso in locazione in Spagna
3.7.2 Immobile in Svizzera adibito ad abitazione principale non di lusso
3.7.3 Immobile concesso in locazione in Germania
4. Pensioni
4.1 Premessa
4.2 Le Convenzioni contro le doppie imposizioni
4.3 Modalità di tassazione
4.4 Credito per le imposte pagate all’estero
4.5 Rimborso delle imposte applicate all’estero
4.6 Indicazione del reddito nel quadro RC del modello REDDITI
4.6.1 Pensione tassata nei modi ordinari
4.6.2 Pensione tassata nei modi ordinari e non applicazione ritenute dal Paese erogante
4.6.3 Pensione tassata nei modi ordinari e applicazione ritenute dal Paese erogante
5. I dividendi
5.1 Criteri di territorialità
5.2 Convenzioni contro le doppie imposizioni
5.3 Dividendi esteri derivanti da partecipazioni non black list
5.3.1 Principio del netto frontiera
5.3.2 Percezione diretta dei dividendi di fonte estera
5.4 Credito per le imposte pagate all’estero
5.5 Dividendi esteri derivanti da partecipazioni black list
5.5.1 Rilevanza del periodo di maturazione per i dividendi da Paesi black list
5.5.2 Disapplicazione della tassazione integrale dei dividendi
5.5.3 Detassazione degli utili provenienti da soggetti a fiscalità privilegiata
5.5.4 Dividendi distribuiti da società conduit
5.5.5 Distribuzione degli utili da parte della CFC
5.5.6 Affrancamento degli utili delle partecipate a regime privilegiato
5.6 Indicazione in dichiarazione
5.6.1 Dividendo da Stato a fiscalità ordinaria
5.6.2 Dividendo percepito direttamente all’estero
6. Gli interessi e altri redditi di capitale
6.1 Imposizione sui redditi di fonte estera
6.2 Credito per le imposte pagate all’estero
6.3 Convenzioni contro le doppie imposizioni
6.4 Indicazione in dichiarazione
6.4.1 Interessi di conto corrente
6.4.2 Obbligazioni estere
7. Il credito per le imposte pagate all’estero
7.1 Premessa
7.2 Redditi di fonte estera per i quali compete il credito
7.3 Concorso del reddito alla formazione del reddito complessivo
7.4 Imposte estere accreditabili
7.4.1 Imposta non espressa in euro
7.4.2 Carattere definitivo dell’imposta estera
7.4.3 Documentazione dell’imposta estera pagata
7.5 Determinazione del credito per le imposte pagate all’estero
7.5.1 Quota d’imposta italiana
7.5.2 Limite dell’imposta netta
7.6 Periodo d’imposta in cui deve essere richiesta la detrazione
7.7 Per country limitation
7.8 Redditi che concorrono solo parzialmente alla formazione della base imponibile italiana
7.9 Indicazione in dichiarazione
8. Il monitoraggio fiscale
8.1 Il quadro RW
8.1.1 Soggetti tenuti alla compilazione del quadro RW
8.1.2 Ambito oggettivo
8.1.3 Attività estere di natura finanziaria
8.1.4 Attività patrimoniali situate all’estero
8.1.5 Il quadro W nel modello 730
8.1.6 La nuova casella del quadro RW 2025
8.2 Valori da indicare all’interno del quadro RW
8.3 Importi in valuta estera
8.4 Esonero dalla compilazione del quadro RW
8.4.1 Esonero per gli immobili esteri che non hanno subito variazioni
8.5 Esempi di compilazione del modello REDDITI
8.5.1 Immobile in un Paese europeo
8.5.2 Immobile in un Paese extra UE
8.5.3 Immobile in comproprietà
8.5.4 Conto corrente in comproprietà
8.5.5 Obbligazioni
9. Le imposte patrimoniali estere
9.1 IVIE
9.1.1 Soggetti passivi
9.1.2 Aliquota e base imponibile
9.1.3 Esclusione dall’IRPEF degli immobili esteri non locati
9.1.4 Abitazione principale all’estero
9.1.5 Determinazione dell’imposta e del credito di imposta
9.1.6 Versamento, liquidazione, accertamento e riscossione
9.1.7 Esempio calcolo IVIE
9.1.8 Brexit ed effetti sull’IVIE
9.2 IVAFE
9.2.1 Ambito oggettivo
9.2.2 Aliquota e base imponibile
9.2.3 Conti correnti e depositi di risparmio
9.2.4 Credito di imposta
9.2.5 Versamento, liquidazione, accertamento e riscossione
9.2.6 Esempi di calcolo IVAFE
9.3 Imposta sulle Cripto-attività
9.3.1 Soggetti interessati
9.3.2 Investimenti interessati
9.3.3 Base imponibile
9.3.4 Detrazione del credito d’imposta
9.3.5 Termini e modalità di versamento
10. Le cripto-attività
10.1 Regime impositivo
10.1.1 Calcolo della plusvalenza
10.1.2 Eliminazione della franchigia di 2.000 Euro dal 2025
10.1.3 Imposta sostitutiva
10.1.4 Opzione per il risparmio amministrato e per il risparmio gestito
10.2 Imposta di bollo e imposta sul valore delle cripto-attività
10.3 La rivalutazione delle cripto-attività
Riferimenti normativi
Disciplina amministrativa e fiscale della nautica da diporto.
Aggiornato con norme, sentenze e circolari emanati al 19.05.2025
Edizione 2025 - eBook in pdf di 305 pagine.
Secondo i più recenti dati di Confindustria nautica, il settore della nautica da diporto continua a mostrare solidità e resilienza. Si registrano dati di tutto rispetto che evidenziano una continua crescita del fatturato del comparto industriale trainato, in particolare, dalle esportazioni della produzione cantieristica nautica.
Insomma la nautica tricolore ha evidentemente una forte propensione ai mercati esteri: con un tasso di esportazione pari al 90%, la produzione italiana di nuove unità da diporto conferma il proprio primato mondiale nei superyacht – con oltre la metà degli ordini globali – nonché nei segmenti delle grandi unità pneumatiche, della componentistica e degli accessori. In linea con tale sviluppo economico sono apparse anche i numerosi interventi normativi che, negli ultimi anni, hanno interessato il comparto.
Di conseguenza, è sorta la necessità di affrontare una attenta analisi delle norme di natura tecnico-amministrativa introdotte in tema di immatricolazione, registrazione e utilizzo delle imbarcazioni da diporto che mediante l’introduzione del Sistema telematico centrale della nautica da diporto (SISTE), prevedono ora forme unificate e semplificate di carattere informatico-telematico in grado di garantirne l’immediata fruibilità ai fini dei controlli, maggiore sicurezza, facilità di implementazione e, non ultimo, un ulteriore slancio al settore della nautica proprio in un momento in cui lo stesso si avvia verso la strada della ripresa.
Passando ai profili di natura tributaria, abbiamo sviluppato una attenta disamina della disciplina applicabile ai fini della imposizione diretta, dell’Iva, dell’Imposta di Registro, in relazione all’acquisizione, alla gestione e manutenzione delle unità da diporto, con particolare attenzione a tutti quei profili di eminente interesse fiscale concernenti la locazione e il noleggio delle imbarcazioni, il Leasing nautico, l’acquisto di imbarcazioni nuove o usate, la compravendita in ambito comunitario ed extra-UE, la fornitura di servizi necessari al funzionamento delle stesse unità, la fornitura ed utilizzo dei beni accessori, le Accise sul rifornimento di prodotti petroliferi (cd. bunkeraggio), il vettovagliamento, i contratti di ormeggio, la disciplina del c.d. “posto barca”, ivi compresa l’applicazione della tassa sui rifiuti e l’applicazione dell’IMU sugli “specchi d’acqua”.
Ampio spazio è dedicato alle diverse e numerose posizioni di prassi assunte dall’Agenzia delle entrate e dirette a disciplinare le modalità di applicazione del regime di non imponibilità Iva della cessione, locazione e noleggio di unità da diporto mediante il cd. “criterio di effettività” e la nuova dichiarazione d’alto mare.
Assume importanza anche la disamina della disciplina del cd. Bonus sud (ora, ZES Unica) per investimenti nelle aree assistite mediante l’acquisizione e la messa a noleggio/locazione di unità da diporto che è stata potenziata in termini economici e prorogata fino a fine 2025, in relazione alla quale vi sono state rese importanti diposizioni, adottate peraltro proprio a seguito di talune sollecitazioni avanzate dagli stessi autori del presente lavoro, sia da parte dell’Organismo Italiano di Contabilità (OIC), che dell’Agenzia delle entrate, che hanno contribuito a chiarire la corretta classificazione in bilancio delle unità da diporto acquisite a tali fini e l’esatta portata del concetto di “struttura produttiva”.
Specifici approfondimenti sono, infine, dedicati alle importanti questioni fiscali connesse all’utilizzo del cd. “Redditometro” e del “Monitoraggio fiscale” e al loro impatto rispetto al fenomeno in esame, nonché alla disciplina normativa di contrasto degli illeciti perpetrati nel comparto (Società di comodo, assegnazione gratuita delle imbarcazioni in godimento ai soci, abuso del diritto in relazione al Leasing nautico, utilizzo di unità da diporto per finalità diverse dall’abilitazione e trasporto di passeggeri in caso di noleggio/locazione di imbarcazione).
Il volume si chiude con gli aspetti critici e di rilievo sanzionatorio maggiormente diffusi.
Sintesi
1. L’evoluzione normativa del Codice della Nautica da diporto
1.1. La riforma del Codice della nautica: il D.lgs. n. 229/2017 e il D.lgs. n. 160/2020
1.2. Gli obblighi amministrativi generali in tema di registrazione, immatricolazione e utilizzo di unità per la navigazione da diporto
1.2.1. Il Sistema Centrale della Nautica da Diporto (SISTE)
1.2.2. L’Archivio nazionale dei prodotti delle unità da diporto
1.2.3. Natanti da diporto e moto d’acqua: distinzioni e nuove prescrizioni di utilizzo, locazione e noleggio (la marcatura CE)
1.2.4. Immatricolazione delle unità da diporto acquisite in Leasing (locazione finanziaria)
1.2.5. Iscrizione nel registro internazionale delle navi destinate esclusivamente al noleggio per finalità turistiche
1.2.6. Utilizzo delle unità da diporto per fini commerciali (per la somministrazione itinerante di cibo e bevande e per il commercio al dettaglio - c.d. “commercial yacht”)
1.2.7. L’iscrizione provvisoria delle navi e delle imbarcazioni da diporto
1.2.8. Vendita all’estero dell’imbarcazione e iscrizione di una imbarcazione straniera
1.2.9. Le “unità da diporto a controllo remoto” (cc.dd. “droni”)
1.2.10. L’Anagrafe nazionale delle patenti nautiche e le altre novità in tema di patente nautica
1.2.11. L’obbligo della patente nautica per il noleggio occasionale
1.3. Nuove figure e strutture della nautica da diporto
1.3.1. Istruttori professionali di vela
1.3.2. Scuole nautiche
1.3.3. Centri di istruzione per la nautica
1.3.4. La giornata del mare e della cultura marina
1.4. Le misure a tutela della disabilità e la “Nautica sociale”
2. Mezzi, dotazioni, provviste, spazi e requisiti per la navigazione da diporto
2.1. I mezzi per la navigazione da diporto. Tipologie e caratteristiche generali
2.2. Dotazioni di bordo e di sicurezza
2.3. Provviste di bordo
2.4. I cc.dd. “documenti di bordo”: licenza di navigazione (anche provvisoria), certificato di sicurezza e dichiarazione di potenza
2.5. I requisiti tecnici per le navi adibite alla navigazione interna
2.6. Gli spazi portuali per la nautica da diporto (…il c.d. “posto barca”)
2.7. Accosti in transito, campi di ormeggio, ricovero a secco
2.8. Le concessioni demaniali marittime: aspetti di interesse e profili di criticità
2.8.1. Le aree demaniali per la nautica da diporto. Il regime di concessione ai privati
2.8.2. Concessioni demaniali marittime e obbligo di evidenza pubblica
2.8.3. La proroga delle concessioni demaniali marittime
3. Il contratto di ormeggio, il posto barca, i pontili galleggianti e gli specchi d’acqua
3.1. Il contratto di ormeggio
3.2. Il rapporto di sub-concessione del posto barca
3.3. Il regime fiscale del concessionario demaniale marittimo
3.4. Profili fiscali della cessione della proprietà superficiaria di un porto turistico
3.5. La locazione/affitto del posto barca e rilevanza ai fini fiscali
3.6. (Segue…) la locazione degli ormeggi
3.7. La categoria catastale del “posto barca”
3.8. Il godimento del posto barca attraverso l’assegnazione di titoli azionari da parte della società concessionaria di gestione del porto
3.9. La disciplina edilizia per la realizzazione di “pontili galleggianti”
3.10. La tassa sui rifiuti sui “posti barca”: il problema del soggetto passivo
3.11. Tassazione ai fini IMU degli “specchi d’acqua”
4. Locazione, Leasing e noleggio di unità da diporto
4.1. La locazione, il Leasing e il noleggio: dal Codice della navigazione a quello della nautica da diporto
4.2. Le varie tipologie contrattuali “da diporto”
4.2.1. La locazione commerciale
4.2.2. Il contratto di noleggio (…la nuova formula “a cabina”)
4.2.3. La locazione finanziaria
4.3. L’estensione del regime di non imponibilità dell’art. 8-bis del D.P.R. n. 633/1972 anche alle cessioni, locazioni e noleggi di unità da diporto direttamente utilizzate in “attività economiche”
4.4. Determinazione del presupposto territoriale per l’applicazione dell’Iva sui canoni di locazione/noleggio in rapporto all’utilizzo dell’imbarcazione da diporto (anche) al di fuori dell’Unione europea
4.4.1. Introduzione
4.4.2. Locazione e noleggio “a breve termine”
4.4.3. Il previgente criterio forfetario di applicazione dell’Iva
4.4.4. Il nuovo “criterio di effettività”
4.4.4.1. Provvedimento prot. n. 234483/2020 del 15 giugno 2020
4.4.4.2. Risoluzione n. 47/E del 17 agosto 2020
4.4.4.4. Provvedimento prot. n. 341339/2020 del 29 ottobre 2020
4.4.5. Le modifiche della legge di bilancio 2021, n. 178/2020
4.4.5.1. Art. 1, commi 708 e 709
4.4.5.2. Il nuovo regime auto-dichiarativo
4.4.5.3. Risoluzione n. 54 del 6 agosto 2021
4.4.5.4. Provvedimento n. 352534 del 9 dicembre 2021
4.4.6. Criticità sollevate da ASSONIME
4.5. Il noleggio occasionale di unità da diporto
4.6. Il noleggio e la locazione di natanti da diporto: le nuove regole introdotte dal 2022
4.6.1. Cenni introduttivi
4.6.2. I nuovi adempimenti introdotti dal D.M. 1° settembre 2021
5. L’Imposta sul valore aggiunto nella nautica da diporto
5.1. Introduzione
5.2. Detraibilità dell’Iva sugli acquisiti di imbarcazioni da diporto strumentali
5.3. Compravendita di imbarcazioni da diporto in ambito Ue ed Extra-UE
5.3.1. La forma della compravendita
5.3.2. Cessioni tra soggetti nazionali
5.3.3. Compravendita in ambito comunitario
5.3.4. Acquisto di mezzi di trasporto nuovi e usati
5.3.4.1. Iva su unità “nuove”
5.3.4.2. Iva sul margine per unità “usate”
5.3.4.3. Tabella riepilogativa
5.3.5. Regime di franchigia transfrontaliero da gennaio 2025
5.3.6. Importazioni ed esportazioni
5.3.6.1. Premessa
5.3.6.2. Da Paesi extra-UE
5.3.6.3. Dal Regno Unito post-Brexit
5.3.6.4. Esportazioni e prova dell’uscita
5.4. Non imponibilità Iva per la “navigazione in alto mare”
5.4.1. Regime di non imponibilità
5.4.2. Chiarimenti di prassi
5.4.3. Legge di Bilancio 2021 e dichiarazione d’alto mare
5.4.4. Esenzione anche per il refitting
5.4.5. Regole telematiche
5.5. Regime Iva per vari servizi
5.5.1. Noleggio per ricerca scientifica
5.5.2. Riparazioni
5.5.3. Assistenza e soccorso
5.5.4. Bunkeraggio
5.5.5. Demolizione
5.5.6. Vigilanza antipirateria
5.5.7. Ristrutturazioni nei porti commerciali
5.5.8. Nautical design
5.5.9. Gite turistiche e mini crociere
5.5.10. Trasporto urbano via acqua
5.5.11. Pacchetti turistici da società estera
5.5.12. Albergo nautico diffuso
5.6. Adempimenti formali Iva e fatturazione
5.6.1. Obblighi generali
5.6.2. Fatturazione carburanti
5.6.3. Fatturazione provviste di bordo
6. Imposte dirette, Imposta di registro e Accise nella nautica da diporto
6.1. Introduzione
6.2. La deducibilità degli oneri e delle spese relativi a imbarcazioni da diporto
6.3. (Segue…) sulla deducibilità dei costi di sponsorizzazione in ambito nautico
6.4. La Tonnage tax
6.5. Gli accantonamenti per lavori di manutenzione delle navi
6.6. La vendita in Italia, da parte di società estera, di pacchetti turistici comprensivi dell’uso di imbarcazioni da diporto
6.7. Il trattamento fiscale del noleggio occasionale di imbarcazioni da diporto
6.8. Rilevanza fiscale dei certificati di rating delle imbarcazioni per le gare veliche
6.9. La tassazione dei redditi dei lavoratori marittimi imbarcati su navi battenti bandiera estera
6.10. L’Imposta di registro nel settore della nautica da diporto
6.10.1. Nel caso di compravendita di imbarcazioni da diporto da parte di soggetti privati
6.10.2. In relazione agli atti di cessione di unità da diporto formati in Italia
6.11. Le accise sulle operazioni di rifornimento di prodotti petroliferi a bordo (cd. bunkeraggio)
– La sentenza C-341/20 del 16 settembre 2021 della Corte di Giustizia UE sull’esenzione dalle accise dell’attività di noleggio
7. Agevolazioni e crediti di imposta
7.1. Il regime di favore (fiscale e contributivo) connesso all’iscrizione delle navi da diporto nel Registro internazionale
7.2. Credito di imposta per il personale imbarcato (art. 4, comma 1, D.l. 30 dicembre 1997, n. 457)
7.3. La compatibilità tra il credito per la salvaguardia della gente di mare e la Tonnage tax
7.4. Gli sgravi contributivi per la salvaguardia dell’occupazione della gente di mare
7.5. Il credito di imposta per gli investimenti in unità da diporto nel Mezzogiorno (ZES Unica)
7.5.1. Premessa: le caratteristiche principali dell’agevolazione
7.5.2. L’investimento iniziale finalizzato all’acquisizione di un’imbarcazione da diporto
7.5.3. L’unità da diporto quale “struttura produttiva” – Chiarimenti forniti con la Circolare n. 33/E del 2023
7.5.4. L’unità da diporto quale bene strumentale
7.5.5. Classificazione in bilancio delle imbarcazioni da diporto come macchinari, impianti e attrezzature varie – Chiarimenti Fondazione OIC
8. Aspetti critici e di rilievo sanzionatorio
8.1. Introduzione
8.2. Leasing nautico e abuso del diritto tributario
8.3. Unità di diporto di “Società di comodo”
8.4. Le norme di contrasto all’abusiva assegnazione di imbarcazioni da diporto in godimento a soci e familiari
8.5. Comunicazione unica all’Anagrafe tributaria di navi, galleggianti e unità da diporto
8.6. Possesso di imbarcazioni in territorio estero – Obblighi comunicativi in tema di “Monitoraggio fiscale”
8.7. L’applicazione del cd. “Redditometro” al settore della nautica da diporto
8.8. La conduzione delle unità da diporto: il problema dello Skipper
8.9. Violazioni e sanzioni
8.9.1. Utilizzo improprio dell’unità da diporto
8.9.2. Partecipazione a manifestazioni nautiche
8.9.3. Trasporto oneroso non autorizzato
8.9.4. Intestazione fittizia
8.9.5. Noleggio non professionale
8.9.6. Omessa dichiarazione valutaria
8.9.7. Sanzioni amministrative
8.9.8. Sanzioni penali
8.9.9. Accertamento induttivo
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Premessa
1. L'identikit dell'imposta
1.1 Le regole generali
1.2 Soggetti obbligati
1.2.1 Il genitore affidatario
1.2.2 Multiproprietà, beni condominiali e fallimenti
1.3 Rendita catastale e moltiplicatori
1.4 Immobili del gruppo D non iscritti al catasto
1.5 Deducibilità dell'imposta per gli immobili strumentali
1.6 Fabbricati rurali strumentali
1.7 Niente IMU per gli immobili merce purché non locati
1.8 Immobili collabenti come aree fabbricabili
1.9 IMU Enti non commerciali
1.10 Immobili esenti non prima casa
1.11 Prorogata l'esenzione d'imposta per i crateri sismici
2. Niente IMU sugli immobili occupati abusivamente
2.1 L'esenzione dal 2023
2.2 La sentenza della Consulta
2.3 Sentenza con valore retroattivo
3. La prima casa: casi particolari
3.1 Requisiti indispensabili
3.2 Detrazione per la prima casa di lusso
3.3 Pertinenze
3.4 Prima casa parzialmente locata e/o uso promiscuo
3.5 I coniugi con residenze diverse
3.5.1 Le considerazioni della Consulta
3.5.2 Contro i possibili abusi più controlli dei Comuni
3.5.3 Esenzione IMU anche per due immobili nello stesso Comune
3.6 Immobili delle Forze dell'ordine
3.7 Case delle cooperative
3.8 Anziani e disabili trasferiti in case di cura
4. Altri immobili agevolati
4.1 Immobili tutelati dalle Belle Arti
4.2 Immobili inagibili
4.3 Case in comodato
4.4 Locazioni a canone concordato
4.5 Prima casa dei pensionati esteri
5. Terreni e aree fabbricabili
5.1 Giardini e appezzamenti
5.2 Valore dei terreni edificabili
5.3 Esenzione per imprenditori agricoli
5.4 Esenzioni per ubicazione
5.5 Fusione tra Comuni
6. Periodo di possesso e comproprietà
6.1 Il periodo di possesso
6.1.1 Le regole per gli eredi
6.2 IMU in caso di comproprietà
6.3 No alla solidarietà in caso di mancato pagamento
7. Acconto e saldo
7.1 Conteggi per l'acconto
7.2 Pagamento e compensazione
7.3 Compilazione modello F24
7.4 Il saldo
7.5 Indicazioni nelle delibere
8. Accertamenti e rimborsi
8.1 Mancato pagamento
8.2 Accertamento atto esecutivo
8.3 Richiesta di rimborso
9. La dichiarazione IMU
9.1 Soggetti obbligati
9.2 Quadro del contribuente
9.3 Dati degli immobili
9.4 Le firme
9.5 Modelli aggiuntivi
9.6 Modalità di presentazione
9.7 Ritardo e correzioni
10. Novità nella riforma dei tributi locali
10.1 Sconti per addebito diretto
10.2 Dichiarazione semplificata
10.3 Lettere di compliance
10.4 Sanzioni ridotte
11. FAQ
12. Fac Simile richiesta rimborso
Appendice Normativa
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A chi si rivolge
Contenuti principali
Prefazione
1. Imprese artigiane
1.1 Introduzione
1.2 Legge-quadro per l’artigianato
1.3 Definizione di «imprenditore artigiano»
1.4 Definizione di «impresa artigiana»
1.5 Limiti dimensionali
1.6 Albo delle imprese artigiane
1.7 Normative regionali
2. Imprese cooperative
2.1 Introduzione
2.2 Definizione di «società cooperativa»
2.3 Costituzione della società cooperativa
2.4 Ammissione di un nuovo socio
2.5 Soci lavoratori
2.6 Trattamento economico
2.7 Trattamento previdenziale
2.8 Albo delle società cooperative
3. Trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea
3.1 Introduzione
3.2 Definizione di «autoservizi pubblici non di linea»
3.2.1 Servizio taxi
3.2.1.1 Caratteristiche delle autovetture
3.2.1.2 Corrispettivo del trasporto
3.2.2 Servizio di noleggio con conducente (NCC)
3.2.2.1 Caratteristiche delle autovetture
3.2.2.2 Corrispettivo del trasporto
3.2.2.3 Foglio di servizio
3.2.2.3.1 Introduzione
3.2.2.3.2 Foglio di servizio elettronico (FDSE)
3.2.2.3.3 Tipologie di contratti
3.2.2.3.4 Obbligo del foglio di servizio elettronico
3.2.2.3.5 Esclusioni
3.2.2.3.6 Entrata in vigore
3.3 Competenze delle Regioni
3.4 Competenze dei Comuni
3.5 Competenze dello Stato
3.6 Certificato di abilitazione professionale (CAP)
3.7 Iscrizione nel ruolo dei conducenti
3.8 Rilascio della licenza e dell’autorizzazione
3.9 Trasferimento della licenza e dell’autorizzazione
3.10 Sostituzione alla guida
3.11 Collaborazione dei familiari
3.12 Registro informatico pubblico nazionale (RENT)
3.12.1 Introduzione
3.12.2 Istituzione del RENT
3.12.3 Accesso al RENT
3.13 Sanzioni
4. Avvio dell’attività
4.1 Introduzione
4.2 Impresa individuale
4.3 Impresa familiare
4.4 Società in nome collettivo
4.5 Società in accomandita semplice
4.6 Società per azioni
4.7 Società in accomandita per azioni
4.8 Società a responsabilità limitata
4.8.1 Società a responsabilità limitata a capitale ridotto
4.8.2 Società a responsabilità limitata semplificata
4.9 Comunicazione unica
5. Imposte e tasse
5.1 Imposta sul valore aggiunto
5.1.1 Introduzione
5.1.2 Aliquote IVA
5.1.3 Ricevuta fiscale e fattura elettronica
5.2 IRPEF
5.3 Contributi previdenziali
5.3.1 Introduzione
5.3.2 Aliquote e minimali
5.3.3 Termini e modalità di versamento
5.3.4 Agevolazioni
5.4 Regime forfetario
5.4.1 Introduzione
5.4.2 Requisiti per l’accesso al regime
5.4.3 Avvio dell’attività
5.4.4 Soggetti esclusi
5.4.5 Obblighi ed esenzioni
5.4.6 Determinazione del reddito imponibile
5.4.7 Opzione per il regime ordinario
5.4.8 Cessazione del regime forfetario
5.4.9 Contributi
6. FAQ
6.1 Artigianato e società cooperative
6.2 Taxi e NCC
6.3 Avvio dell’attività
6.4 Imposte e tasse
Bibliografia
L'informativa trasparenza ai lavoratori: requisiti, rapporti di lavoro interessati e sanzioni.
Aggiornato al Collegato Lavoro e alla Circolare MLPS n.6 del 27.03.2025
eBook in pdf di 98 pagine.
L’ebook "Informativa Trasparenza per i Lavoratori", a cura del consulente del lavoro Paolo Ballanti, è una guida completa e operativa alle disposizioni introdotte dal D.lgs. 104/2022 (c.d. “Decreto Trasparenza”), aggiornate al Collegato Lavoro 2025 (Circolare MLPS n. 6 del 27.03.2025).
Il testo analizza in modo chiaro e dettagliato le nuove regole relative agli obblighi informativi nei confronti dei lavoratori, sia nel settore privato che pubblico, con particolare attenzione alle seguenti tematiche:
Arricchito da commenti tecnici, riferimenti normativi e circolari interpretative, l’ebook offre anche un fac-simile aggiornato di lettera di assunzione, utile per i professionisti nella redazione della documentazione obbligatoria.
Premessa
A chi si applica il DL Trasparenza?
1.1 Rapporti di lavoro esclusi
1.2 Come devono essere comunicate le informazioni?
Le informazioni da fornire nei rapporti di lavoro
2.1 Le informazioni da fornire ai lavoratori “ante Decreto Trasparenza”
2.2 Le informazioni da fornire ai lavoratori secondo il Decreto Trasparenza
2.3 Consegna delle informazioni
2.4 Informazioni da fornire entro un mese
2.5 Cessazione del rapporto
2.6 Informazioni pubbliche
2.7 Estensione degli obblighi informativi ad altre tipologie contrattuali
2.8 Fac-simile di lettera di assunzione
Utilizzo di sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati
3.1 Informativa sull’utilizzo di sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati
3.2 Diritti del lavoratore
3.3 Richiesta di informazioni
3.4 Privacy
3.5 Modifiche
3.6 Come trasmettere le informazioni?
3.7 Estensione ai rapporti di collaborazione
3.8 Sanzioni
Prestazioni di lavoro all’estero
4.1 La disciplina ante Decreto Trasparenza
4.2 La disciplina del Decreto Trasparenza
4.3 Modifiche agli elementi del contratto dopo l’assunzione
Informazioni ulteriori per determinati rapporti di lavoro
5.1 Lavoro intermittente
5.1.1 Cos’è il lavoro intermittente
5.1.2 Quando si può ricorrere al lavoro intermittente?
5.1.3 Divieti
5.1.4 Durata
5.1.5 Il contratto
5.1.6 Quali adempimenti sono a carico del datore di lavoro?
5.1.7 Trattamento economico e normativo
5.1.8 Garanzia di disponibilità
5.2 Somministrazione di lavoro
5.2.1 Il contratto di somministrazione
5.2.2 Le disposizioni del Decreto Trasparenza
5.3 Prestazioni occasionali
5.3.1 Adempimenti
5.3.2 Quali novità dal Decreto Trasparenza?
Prescrizioni minime relative alle condizioni di lavoro
6.1 Periodo di prova
6.1.1 Forma scritta
6.1.2 Durata
6.1.3 Calcolo del periodo
6.1.4 Retribuzione, diritti ed obblighi
6.1.5 Scadenza
6.1.6 Recesso
6.1.7 Decreto Trasparenza
6.2 Cumulo di impieghi
6.3 Prevedibilità minima del lavoro
6.4 Diritto di precedenza
6.5 Formazione obbligatoria
Misure di tutela
7.1 Risoluzione delle controversie
7.2 Protezione da trattamento o conseguenze sfavorevoli
7.3 Protezione contro il licenziamento o decisioni pregiudizievoli
Il regime transitorio
8.1 Clausola di invarianza finanziaria
Le sanzioni
9.1 Cosa prevede l’articolo 19, comma 2
9.2 Pubbliche amministrazioni
Appendice normativa
Difenditi dal Fisco in modo efficace: la guida completa sull’autotutela tributaria
Regole aggiornate, errori da evitare e strategie di difesa tributaria
eBook in pdf di 179 pagine.
Questo ebook, aggiornato alle ultime modifiche normative introdotte dal D.Lgs. n. 219/2023 e alla circolare Agenzia delle Entrate n. 21/2024, è una guida completa e operativa per affrontare efficacemente gli errori degli uffici fiscali.
Importante in questa edizione le riflessioni della Suprema Corte di cassazione Civile Sezioni Unite con la sentenza n.30051 del 21/11/2024.
Cosa trovi all’interno:
L’autotutela è stata modificata per legge: è divenuta anche obbligatoria per l’ufficio, vedremo in quali casi. Essa nasce dalla necessità di evitare un contenzioso tributario “inutile” o “inesistente” quando la richiesta dell’ufficio è infondata, “ab origine”.
La nuova normativa regolamenta anche l’autotutela facoltativa, per correggere errori commessi dall’ufficio, per altre fattispecie oggetto del potere impositivo, prima di intraprendere un contenzioso. Il contribuente, può, rectius deve, effettuare una comunicazione nel suo interesse, in entrambe le fattispecie, autotutela obbligatoria e facoltativa, se l’ufficio non provvede e se vuole evitare il contenzioso.
E’ chiaro che, in entrambe le situazioni, l’autotutela, correttamente utilizzata cioè, nel senso che vedremo, fondata e provata su avvenimenti reali o su errori commessi e che si vuole correggere, conviene sempre in termini di efficacia, efficienza e temporalità degli adempimenti.
Come vedremo, infatti, è importante alla luce della recente normativa (Decreto Legislativo n.219 del 30 dicembre 2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.2 del 03/01/2024) considerare i limiti ed i casi in cui è applicabile, ad esempio, l’autotutela obbligatoria e quando attivare l’autotutela facoltativa considerando che non è prevista nella normativa l’autotutela sostitutiva, ovvero la sostituzione dell’atto impositivo, nei termini di decadenza, non viene regolamentata ma, come vedremo vi è una interessante giurisprudenza della Corte di Cassazione.
Cercheremo, quindi, di dare degli input di riflessione e, soprattutto, operativi per il contribuente, in riferimento alle varie fasi da seguire affinché gli atti tributari siano correttamente emessi dall’ufficio, gli adempimenti tributari risultino correttamente svolti dal contribuente e non sia necessario ricorrere al giudice tributario. Ciò comporta che “la giustizia tributaria” si applichi in economia di tempo e di costi che sicuramente incidono nel bilancio del contribuente e dello Stato.
Sintesi
1. L’autotutela d’ufficio
1.1 L’autotutela obbligatoria e facoltativa
1.2 Il termine decadenziale del potere di autotutela facoltativa
1.3 La nullità e l’annullabilità degli atti dell’amministrazione finanziaria
1.4 Domande e risposte
1.5 L’argomento in grafici
2. La comunicazione del contribuente
2.1 Come scrivere la comunicazione
2.2 Come presentare la comunicazione
2.3 L’“avviso bonario” dell’ufficio
2.4 Domande e risposte
2.5 L’argomento in grafici
3. Gli effetti dell’autotutela
3.1 L’accoglimento della comunicazione del contribuente
3.2 Il silenzio rifiuto dell’ufficio
3.3 Le valutazioni sul diniego di autotutela
3.4 Domande e risposte
3.5 L’argomento in grafici
4. Le istruzioni operative dell’Agenzia delle Entrate
4.1 Il quadro normativo di riferimento
4.2 La posizione dell’Ufficio sull’autotutela obbligatoria ex art. 10-quater
4.3 Il procedimento dell'autotutela facoltativa
4.4 Le modalità di presentazione dell’istanza di autotutela
4.5 I dati della richiesta
4.6 L’istruttoria e l’adozione del provvedimento dell’Ufficio
4.7 La responsabilità amministrativo contabile dell’Ufficio
5. L’autotutela secondo la Suprema Corte di Cassazione Sezioni Unite
5.1 Le caratteristiche dell’istituto dell’autotutela
5.2 I vizi rilevanti per l’esercizio del potere di autotutela
5.3 L’autotutela in “malam partem” e gli interessi tutelati
5.4 L’autotutela sostitutiva e l’accertamento integrativo
5.5 L’affidamento del contribuente
NormativaGiurisprudenza
Prassi
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Operativo il CIN, Codice Identificativo Nazionale delle strutture turistiche che identifica tutti gli immobili destinati alla locazione breve. Multe salate e controlli fiscali per chi pubblicizza le locazioni brevi senza esporre il bollino, che da quest'anno dovrà anche essere riportato nella dichiarazione dei redditi. Per quanto riguarda le imposte a partire dal 1° gennaio del 2024 l’aliquota della cedolare secca al 21 per cento è riconosciuta per uno solo immobile, mentre passa al 26 per cento dal secondo in poi, con la possibilità di scegliere, anno per anno, su quale immobile applicare la tassazione più conveniente indicandolo nel 730.
Gli intermediari in qualità di sostituti d’imposta, invece, sono tenuti ad applicare la cedolare a titolo di acconto sempre con aliquota al 21 per cento, per cui in dichiarazione dovranno essere effettuati eventuali conguagli da parte di chi ha dato in locazione più di un appartamento.
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Premessa
1. Le regole di legge
1.1 Immobili e caratteristiche dei contratti
1.2 Cedolare solo per le persone fisiche senza partita IVA
1.3 Locatore anche non proprietario
1.4 Obblighi e responsabilità
1.5 Titolarità e gestione
1.6 I compiti del co-host
1.8 Gli obblighi di comunicazione alle Entrate
1.9 Giorni di locazione e guadagni
2. L'avvio dell'attività
2.1 La comunicazione per l'avvio dell'attività
2.2 Verifiche negli immobili da parte della polizia locale
2.3 Numero massimo di appartamenti fuori dall'attività imprenditoriale
3. Il CIN
3.1 La Banca Dati delle Strutture Ricettive
3.2 I nuovi obblighi in materia di sicurezza
3.4 Le sanzioni per chi non espone il bollino
3.5 Verifiche fiscali per chi è senza CIN
4. Rapporti con il condominio
4.1 Attività ricettive e locazioni brevi
4.2 No a divieti da parte dell'assemblea condominiale
4.3 Clausole esplicite altrimenti non applicabili
4.4 No alla maggiorazione delle spese
5. Comunicazione dati ospiti e tassa di soggiorno
5.1 La comunicazione dei dati degli ospiti alla Questura
5.2 Termini e sanzioni
5.3 Le comunicazioni a fini statistici
5.4 La tassa di soggiorno
5.5 Tassa di soggiorno e portali
6. Il contratto per la locazione breve
6.1 Regole di base
6.2 Contratti tramite portali di intermediazione
6.3 Contratti senza intermediazione
7. La cedolare secca
7.1 Cedolare solo per i soggetti IRPEF
7.2 Interessati anche i locatori non proprietari
7.3 Cedolare come opzione
7.4 Aliquote variabili in base al numero degli immobili
7.5 Ritenuta a titolo di acconto sempre con aliquota al 21 per cento
7.6 La base imponibile
7.7 I calcoli di convenienza
8. Compilazione dichiarazione e pagamento imposte
8.1 La dichiarazione del proprietario
8.2 I dati degli immobili locati
8.3 La scelta dell'aliquota della cedolare
8.4 Il CIN
8.5 La dichiarazione del comodatario
8.6 Termini e modalità di pagamento
9. Domande&Risposte
Appendice normativa
Formulario
Adottando come filo conduttore l’operatività, la Guida esamina le modalità di tassazione per le persone fisiche delle principali categorie reddituali ottenute all’estero da tali persone.
Aggiornato all’interpello AdE n.75 del 14.03.2025
Tale modalità di tassazione sarà esaminata analizzando quesiti concreti riguardanti tutte le categorie reddituali che è possibile incontrare percependo redditi dall’estero.
Inoltre saranno analizzati anche gli adempimenti che tali contribuenti devono provvedere ad effettuare in Italia quando si possiedono investimenti – sia immobiliari sia di altro tipo – all’estero, dato che come sappiamo, oltre a dichiarare i redditi è necessario valutare anche se è obbligatorio compilare il quadro RW e pagare le imposte patrimoniali in Italia.
Premessa
1. Tassazione redditi esteri: obblighi e questioni operative
1. Soggetto non residente, redditi prodotti all’estero e dichiarazione dei redditi in Italia
2. Non residente e mancata cancellazione dall’AIRE
3. Obblighi dei non residenti
4. Presentazione della dichiarazione dei redditi in caso di residenza fiscale all’estero
5. Detrazione assicurazione estera
6. Obblighi fiscali in caso di investimenti e conti correnti presso una Stabile Organizzazione di una banca non residente
2. Redditi di lavoro dipendente
7. Reddito da società estera e tassazione
8. Conversione in euro imposte estere
9. Lavoro prestato all’estero
10. Indicazione in dichiarazione di lavoro dipendente in Danimarca
11. Reddito estero e tassazione tramite le retribuzioni convenzionali
12. Compensi ricevuti in Austria
13. Redditi da soggetto residente a San Marino e modello redditi PF
14. Lavoro dipendente all’estero e adempimenti
15. Reddito di lavoro dipendente estero e credito imposte estere
16. Reddito di lavoro dipendente UK e modalità di tassazione
17. Reddito di lavoro dipendente estone
18. Reddito di lavoro dipendente Inghilterra e Norvegia
19. Trasferimento in Svizzera
20. Lavoro da remoto svolto in Italia per datore di lavoro estero
3. I redditi per gli immobili all’estero
21. Cessione immobile estero
22. Detenzione immobile estero ed obblighi dichiarativi in Italia
23. Plusvalenza immobile estero
24. Acquisto e locazione di immobile in Francia
25. Tassazione affitto londinese
4. Le pensioni
26. Pensione estera canadese e tassazione
27. Pensione argentina
5. I dividendi
28. Dividendi in Lussemburgo e tassazione
29. Dividendi azioni estere
30. Dividendi provenienti dalla Croazia - ritenute
6. Altri redditi
31. Diritto d’autore estero e tassazione
32. Partecipazione monegasca
33. Compensi a lavoratore autonomo estero e ritenuta
34. Borsa di studio estera
35. Redditi da trading online
36. Partecipazione qualificata e tassazione SCI
37. Tassazione titoli azionari esteri
38. Polizza estera e tassazione
39. Deputato europeo
40. Plusvalenza quota societaria
41. Partecipazione società di persone estera
42. Cessione partecipazione estera
43. Tassazione valuta estera
44. Attività professionale all’estero
45. Vincita al casinò di San Marino
46. Lavoro autonomo all’estero
47. Possesso di partecipazione all’estero e adempimenti
48. Vendita azioni società
49. Polizza assicurativa Svizzera
7. Monitoraggio fiscale e patrimoniali estere
50. Brexit ed IVIE
51. Immobile estero ed RW
52. Conti correnti esteri ed RW
53. Conti correnti esteri e obblighi dichiarativi
54. Contribuente residente in zone limitrofe ed RW
55. Donazione immobile ed RW
56. Detenzione investimenti esteri ed obblighi dichiarativi
57. Amministratore società estera ed RW
58. RW e frontalieri
59. Mancata compilazione del quadro RW e ravvedimento
60. Partecipazione società estera ed RW
61. Finanziamenti infruttiferi ed RW
62. Conti correnti cointestati e deleghe di firma
63. Cassetta di sicurezza all’estero
Riferimenti normativi
Legislazione
Prassi
