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Ebook in pdf di 77 pagine su emergenza, diritti e giustizia all'epoca di questa legislazione eccezionale dovuta all'emergenza da Coronavirus. Prime riflessioni sul D.L. n. 18 del 17 marzo 2020.
Lo stato di emergenza è stato proclamato con la Delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020 (Dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili), ai sensi dell’art. 7, comma 1, lett. c) del d.lgs n. 1 del 2018 (Codice della Protezione civile).
In questo quadro è importante ed indispensabile, per il giurista e per tutte le parti del processo, cogliere il richiamo a non avanzare argomenti formalistici in una situazione dove, certamente, la Giustizia e, soprattutto, i principi della Costituzione saranno messi a dura prova. È indispensabile individuare – tanto per l’applicazione quanto per l’interpretazione delle singole norme – delle linee guida univoche che non si disperdano in speciosità accademiche o, peggio, strumentali a finalità estranee di quelle che informano la legislazione d’emergenza. Ma questo dovrà essere supportato da un legislatore capace di formulare interventi chiari e rigidamente ancorati a quelle linee guida. Esse a loro volta non possono che essere identificate nel senso profondo che devono avere gli interventi di natura eccezionale: la tutela del diritto alla Salute ex art. 32 Costituzione ed il correlativo sacrificio degli altri principi costituzionali (comunque sotto ordinati nella emergenza sanitaria) nei limiti strettamente necessari.
1. Il caso coronavirus ed i Diritti: maneggiare con attenzione
1.1 Lo stato di emergenza
1.2 Le occasioni perdute e le occasioni da non perdere. Giustizia e Carcere
2. I criteri generali di interpretazione della normativa
2.1 La natura eccezionale del D.L. n. 18 del 2020, il divieto di analogia e la ratio legis
2.2 La legge eccezionale ed i limiti della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo
3. L’art. 83 D.L. 17 marzo 2020 n. 18. Il regime della sospensione dei termini e la disciplina del processo
3.1 Premessa
3.2 ART. 83 D.L. 17 MARZO 2020: COMMA 1 E 2
3.2.1 Casi particolari: l’iscrizione a ruolo del pignoramento presso terzi e dell’atto di citazione già notificati anteriormente al 9 marzo 2020
3.2.2 Segue casi particolari: I termini per i pagamenti rateali delle pene pecuniarie ai sensi dell’art. 133 ter c.p.
3.3 ART. 83 D.L. 17 MARZO 2020: COMMA 3 lett. a)
3.3.1 Cause relative ad alimenti o ad obbligazioni alimentari derivanti da rapporti di famiglia, di parentela, di matrimonio o di affinità
3.4 ART. 83 D.L. 17 MARZO 2020: COMMA 3 lett. b), c) e comma 4
4.5 ART. 83 D.L. 17 MARZO 2020: COMMA 5, 6 e 7
3.5.1 La celebrazione delle udienze civili e penali
3.6 ART. 83 D.L. 17 MARZO 2020: COMMA 8 e 9
3.7 ART. 83 D.L. 17 MARZO 2020: COMMA 10, 11 e 12
3.8 ART. 83 D.L. 17 MARZO 2020: COMMA 13, 14 e 15
3.9 ART. 83 D.L. 17 MARZO 2020: COMMA 21
3.9.1 La sospensione dei termini per la domanda di accertamento con adesione ex art. 6 D.lgs n 218 del 1997
3.9.2 Gli accertamenti esecutivi
4. D.L. 17 marzo 2020 n. 18. Le misure giuslavoristiche
4.1 Premessa
4.2 ART. 46 D.L. 17 MARZO 2020
4.2.1 I licenziamenti non soggetti a sospensione
4.3 Breve panoramica sugli interventi a sostegno del lavoro
4.4 Il Protocollo di Intesa Governo Sindacati
5. Le misure in materia di detenzione domiciliare e permessi premio
5.1 ART. 83 D.L. 17 MARZO 2020: ART. 123
5.2 ART. 83 D.L. 17 MARZO 2020: ART. 124
5.3 Osservazioni conclusive
Ebook gratuito in pdf di 157 pagine sulle conseguenze alle violazioni del del DPCM dell’8/03/2020 contenente misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 sull'intero territorio nazionale.
La diffusione del virus noto come Coronavirus altresì chiamato "Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2" (SARS-CoV-2) e la malattia che ne è scaturita, vale a dire “COVID-19” (dove "CO" sta per corona, "VI" per virus, "D" per disease e "19" indica l'anno in cui si è manifestata)”, ha indotto giustamente il Governo ad adottare una serie di misure volte a contenere l’espandersi di questo pericoloso germe patogeno.
Orbene, scopo del presente scritto è quello di analizzare le principali conseguenze penali che possono scaturire dalla mancata osservanza delle prescrizioni normative imposte per contenere e gestire questa emergenza epidemiologica.
A tal proposito verranno prima analizzate sinteticamente queste misure normative, per poi esaminare gli illeciti penali che, ad avviso di chi scrive, potrebbero maggiormente configurarsi ove tali misure non dovessero essere osservate nonché altri che, pur apparentemente potrebbero ritenersi sussistenti, in realtà non sembrano esserlo (in tutto o almeno in parte).
Prefazione
1. Le misure normative approntate in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19
Introduzione
1.1 Il d.l. 23 febbraio 2020, n. 6
1.2 Il d.P.C.M. del 23 febbraio 2020
1.3 Il d.P.C.M. del 25 febbraio 2020
1.4 Il d.P.C.M. del 1 marzo 2020
1.5 Il d.l., 2 marzo 2020, n. 9
1.6 Il d.P.C.M. del 4 marzo 2020
1.7 Il d.l., 8 marzo 2020, n. 11
1.8 Il d.P.C.M. dell’8 marzo 2020
1.9 Il d.P.C.M. del 9 marzo 2020
1.10 Il d.P.C.M. dell’11 marzo 2020
1.11 Il d.l. del 17 marzo del 2020, N. 18
2. Le contravvenzioni concernenti l’ordine pubblico e la tranquillità pubblica
Sommario
Premessa
2.1 Inosservanza dei provvedimenti dell’autorità
2.1.1 In cosa consiste questo reato
2.1.2 Brevi cenni sui profili procedurali
2.1.3 Perché questo illecito penale può rilevare nel caso di specie
2.2 Rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale
2.2.1 In cosa consiste questo reato
2.2.2 Brevi cenni sui profili procedurali
2.2.3 Perché questo illecito penale può rilevare nel caso di specie
3. Delitti colposi contro la salute pubblica
Sommario
Premessa
3.1 Epidemia nella forma colposa
3.1.1 In cosa consiste questo reato
3.1.2 Brevi cenni sui profili procedurali
3.1.3 Questo illecito penale può rilevare nel caso di specie?
4. Delitti contro la fede pubblica
Sommario
Introduzione
4.1 Falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico e falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri
4.1.1 In cosa consistono questi reati
4.1.2 Brevi cenni sui loro profili procedurali
4.1.3 Quale di questi illeciti penali può rilevare nel caso di specie?
5. Delitti dei privati contro la pubblica amministrazione
Sommario
Introduzione
5.1 Resistenza a un pubblico ufficiale
5.1.1 In cosa consiste questo reato
5.1.2 Brevi cenni sui profili procedurali
5.1.3 Perché questo illecito penale può rilevare nel caso di specie
Conclusioni
Indice analitico – alfabetico
Riferimenti normativi
DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 31 gennaio 2020
DECRETO-LEGGE 23 febbraio 2020 n.6
LEGGE 5 marzo 2020 n. 13
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23 febbraio 2020
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 25 febbraio 2020
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 1° marzo 2020
DECRETO-LEGGE 2 marzo 2020 n. 9 (stralcio)
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 4 marzo 2020
DECRETO-LEGGE 8 marzo 2020 n. 11
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 marzo 2020
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09 marzo 2020
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11 marzo 2020
DECRETO-LEGGE 17 marzo 2020, n. 18.
Il presente lavoro intende illustrare le origini del contratto di leasing finanziario, le ragioni che ne hanno consentito una larga diffusione nei rapporti commerciali, l’evoluzione del dibattito dottrinale e giurisprudenziale che ha interessato questo istituto giuridico nonché i relativi aspetti di natura civile e fiscale.
L’esigenza di scrivere un libro sul leasing finanziario nasce dalla constatata diffusione che tale strumento di finanziamento ha avuto sia nei rapporti tra imprenditori sia nei rapporti tra imprenditori e consumatori.
Per le imprese esso costituisce, soprattutto in periodi di crisi economica, un utile strumento di finanziamento in quanto consente di ottenere la disponibilità di beni strumentali all’esercizio dell’attività di impresa senza l’investimento di grossi capitali. Dall’operazione economica derivante dal contratto in esame, inoltre, derivano una serie di vantaggi di natura fiscale per le imprese.
Proprio in ragione del notevole impatto fiscale che questo tipo di contratto può avere sull’economia dell’impresa (e non solo), il presente volume si prefigge l’obiettivo di accompagnare il lettore nell’interpretazione nonché nel corretto e consapevole utilizzo dei principi contabili e fiscali che, ad oggi, governano la materia.
› Qualificazione giuridica
› Aspetti contrattuali e ambiti di applicazione
› Leasing e procedure concorsuali
› Revocatoria del contratto
› Disciplina contabile
› Deducibilità dal reddito di impresa e di lavoro autonomo
› Tipologie particolari di leasing
› Il leasing nelle altre imposte
Introduzione
Parte I
Premesse
1 Definizione giuridica del contratto di leasing
1.1 La qualificazione giuridica del contratto di leasing prima della Legge n. 124/2017
1.2 Le principali tipologie di leasing
1.2.1 Il leasing operativo
1.2.2 Il leasing finanziario
1.2.3 Il leasing traslativo
1.2.4 Il leasing di godimento
1.2.5 Questioni processuali: il rito applicabile
1.3 La qualificazione giuridica del contratto di leasing dopo la Legge n. 124/2017
1.4 Il leasing secondo i Principi contabili nazionali ed internazionali
1.4.1 Rappresentazione in bilancio e Nota integrativa – OIC 12
1.4.2 Rappresentazione in bilancio e Nota integrativa – IFRS 16
Parte II
Disciplina civilistica
2 Il contratto di leasing
2.1 Le parti del contratto di leasing e le rispettive obbligazioni
2.1.1 Il concedente
2.1.2 Il fornitore
2.1.3 L’utilizzatore
2.2 L’oggetto del contratto di leasing
2.3 Le clausole maggiormente usate nei contratti leasing
2.4 Le vicende patologiche del contratto di leasing
2.4.1 La risoluzione del contratto per inadempimento dell’utilizzatore nella Legge n. 124/2017
2.4.2 La risoluzione del contratto per inadempimento del fornitore
2.4.3 La risoluzione del contratto per inadempimento del concedente
2.5 Il perimento e i vizi del bene
2.5.1 Il perimento e i vizi del bene prima della consegna all’utilizzatore
2.5.2 Il perimento e i vizi del bene dopo la consegna all’utilizzatore
3 Le diverse applicazioni del contratto di leasing
3.1 Leasing di beni mobili strumentali
3.1.1 Leasing finanziario di beni mobili registrati: gli autoveicoli
3.1.2 Il leasing nautico
3.1.3 Il leasing di aeromobile
3.1.4 Il leasing informatico
3.1.5 Art leasing
3.2 Il leasing immobiliare5
3.2.1 Leasing immobiliare e figure affini
3.2.2 Il leasing immobiliare ad uso commerciale e ad uso abitativo
3.3 Sale and lease back
3.4 Leasing azionario
3.5 Leasing internazionale
4 Il leasing e le procedure concorsuali
4.1 Il leasing e il fallimento
4.1.1 Il fallimento dell’utilizzatore
4.1.2 Il fallimento del concedente
4.1.3 La risoluzione del contratto di leasing ante-fallimento
4.1.4 Il fallimento e la Legge n. 124/2017
4.2 Il leasing e il concordato preventivo
4.2.1 Scioglimento e sospensione
4.2.2 Autorizzazione da parte del giudice delegato o del Tribunale ed effetti
4.2.3 Le conseguenze dello scioglimento del contratto di leasing
4.2.4 Le previsioni del Codice della Crisi d’impresa
4.2.5 Le conseguenze dello scioglimento del contratto di locazione finanziaria secondo il CCRI
4.3 Il leasing e le altre procedure concorsuali
4.3.1 Liquidazione coatta amministrativa
4.3.2 Amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato d’insolvenza
5 La revocatoria del contratto di leasing
5.1 La revocatoria ordinaria del contratto di leasing
5.2 La revocatoria fallimentare e il leasing
5.2.1 La revocatoria del contratto di leasing
5.2.2 La revocatoria della risoluzione del contratto di leasing................. Pag. 167
5.2.3 La revocatoria dei canoni di leasing ............................................... » 169
5.3 La revocatoria ordinaria esercitata in sede fallimentare e il leasing........... 169
Parte III
Disciplina contabile e fiscale
6 Rilevazione contabile del leasing e criteri fiscali di deduzione................... 172
6.1 Le modalità di rilevazione contabile del leasing: il metodo patrimoniale
ed il metodo finanziario.............................................................................. » 172
6.2 La contabilizzazione del leasing secondo le regole IAS............................ » 175
6.2.1 La contabilizzazione del leasing: il metodo finanziario.................. » 175
6.2.2 La contabilizzazione del leasing operativo: il metodo patrimoniale......................................................................................................
» 183
6.2.3. Operazioni di vendita e retrolocazione............................................ 185
6.3 La contabilizzazione del leasing secondo le regole civilistiche e gli OIC:
il metodo patrimoniale................................................................................ » 186
6.3.1 Gli effetti distorsivi del metodo patrimoniale sulla rappresentazione
contabile del leasing ............................................................. » 190
7 Individuazione della data di stipula del contratto ai fini della deducibilità
dei canoni.................................................................................................... » 192
7.1 Premessa..................................................................................................... » 192
7.2 D urata contrattuale e fiscale del leasing. Criteri di deducibilità................. » 193
7.3 D urata contrattuale superiore a quella minima fiscale................................ » 195
7.4 D urata contrattuale inferiore a quella minima fiscale................................. » 196
7.5 Implicazioni fiscali alla scadenza del contratto.......................................... » 197
7.6 Cessione anticipata del contratto................................................................ » 198
8 Il leasing nella disciplina del reddito d’impresa.......................................... » 202
8.1 Regole di deducibilità applicabili alle diverse categorie di beni................ » 202
8.1.1 Leasing di beni mobili strumentali.................................................. » 205
8.1.2 Leasing di beni immobili strumentali............................................. » 205
8.1.3 Leasing di beni immateriali............................................................. » 206
8.1.4 Leasing di automezzi....................................................................... » 207
8.1.5 Leasing di terreni edificabili............................................................ » 207
8.1.6 Leasing azionario ........................................................................... » 208
8.1.7 Il maxicanone.................................................................................. » 209
8.2 Deducibilità degli interessi impliciti nei canoni di leasing......................... » 209
8.3 Le manutenzioni sui beni condotti in leasing............................................. » 213
8.3.1 Spese di manutenzione ordinaria su beni di terzi............................ 213
8.3.2 Spese di manutenzione straordinaria su beni di terzi ..................... Pag. 214
8.4 I contributi in conto canoni di leasing........................................................ » 215
8.5 Super ammortamento.................................................................................. » 216
8.5.1 Ambito di applicazione soggettivo.................................................. » 216
8.5.2 Beni agevolabili.............................................................................. 217
8.5.3 Territorialità dell’investimento........................................................ 218
8.5.4 Modalità di deduzione della maggiorazione con riferimento ai
beni acquistati in leasing................................................................. » 219
8.5.5 Condizioni per usufruire dell’agevolazione in caso di leasing e
regole di applicazione...................................................................... » 220
8.6 L’iper ammortamento e la maggiorazione del 40 per cento per i beni immateriali......................................................................................................
» 221
8.6.1 L’iper ammortamento: ambito soggettivo ed oggettivo.................. » 222
8.6.2 Maggiorazione del 40 per cento per i beni immateriali: ambito
soggettivo ed oggettivo................................................................... » 223
8.6.3 Modalità di deduzione della maggiorazione con riferimento ai
beni acquistati in leasing................................................................. » 223
8.6.4 Condizioni per usufruire dell’agevolazione in caso di leasing e
regole di applicazione...................................................................... » 224
8.7 La Legge di Bilancio 2018......................................................................... » 226
8.8 Legge di Bilancio 2019 e Decreto Crescita ............................................... 227
8.9 Legge di Bilancio 2020............................................................................... 228
8.10 Il sale and lease back ................................................................................. » 232
8.11 Regole di deducibilità per i soggetti IAS adopter...................................... 235
9 Il leasing nella disciplina del reddito di lavoro autonomo.......................... » 240
9.1 Regole di deducibilità................................................................................. » 240
9.1.1 Le modifiche all’art. 54 del TUIR. La deroga al principio di
cassa................................................................................................ » 240
9.2 Leasing dei beni immobili strumentali....................................................... » 242
9.2.1 Leasing di immobili strumentali ad uso esclusivo.......................... » 242
9.2.2 Beni immobili ad uso promiscuo.................................................... » 244
9.3 Leasing dei beni mobili strumentali........................................................... » 245
9.3.1 Mezzi di trasporto........................................................................... » 246
9.3.2 Prodotti tecnologici......................................................................... » 248
9.4 Regime Iva dei canoni di leasing per autoveicoli stradali......................... » 249
9.5 D isciplina Irap dei canoni di leasing........................................................ » 249
10 Tipologie particolari di leasing...................................................................... » 252
10.1 Il leasing immobiliare abitativo.................................................................. » 252
10.1.1 Differenze con istituti simili............................................................ » 256
10.1.2 Leasing immobiliare abitativo ai fini Irpef.................................. » 258
10.1.3 Leasing immobiliare abitativo ai fini delle imposte indirette.......... Pag. 259
10.2. Il leasing degli impianti fotovoltaici........................................................... » 265
10.2.1 Trattamento fiscale dei canoni di leasing........................................ 265
10.2.2 Trattamento fiscale ai fini IVA......................................................... » 269
10.2.3 Trattamento fiscale ai fini delle imposte di registro........................ 270
10.2.4 Trattamento fiscale ai fini delle imposte ipocatastali...................... » 272
10.2.5 Trattamento fiscale delle cessioni a società di leasing da ente pubblico.................................................................................................
» 272
10.3 Il leasing nautico......................................................................................... 273
10.3.1 Trattamento fiscale del leasing di unità adibite ad uso diportistico... » 273
10.3.2 Indici di anomalia nei contratti........................................................ » 279
10.3.3 La giurisprudenza sugli schemi abusi............................................. » 280
11 Il leasing e le altre imposte............................................................................ » 283
11.1 Leasing ai fini IRAP................................................................................... 283
11.1.1 Società di capitali ed enti commerciali........................................... » 283
11.1.2 Società di persone ed imprese individuali....................................... » 284
11.1.3 Il leasing immobiliare..................................................................... » 285
11.2 Leasing ai fini IUC...................................................................................... 286
11.2.1 Leasing ai fini IMU......................................................................... » 287
11.2.2 Leasing ai fini TASI........................................................................ » 289
11.2.3 Leasing ai fini TARI........................................................................ » 290
Bibliografia........................................................................................................... » 293
Sitografia............................................................................................................... » 296
Gli Autori............................................................................................................... » 297
La seconda edizione di questo testo, aggiornato tenendo conto delle novità introdotte dal Dl 24 ottobre 2019, n. 123, convertito, con modificazioni, dalla Legge 12 dicembre 2019, n. 156, dal Dl 26 ottobre 2019, n. 124, convertito con modificazioni dalla Legge 19 dicembre 2019, n. 157, e dalla legge di bilancio 2020 (Legge 27 dicembre 2019, n. 160, art. 1, c. 692), si propone di essere una guida per tutti coloro che vogliono avviare un’impresa, si snoda seguendo la nascita e lo sviluppo di un’azienda, fornisce le più importanti informazioni per mettersi in proprio, esamina l’intero processo di elaborazione del business plan, chiarisce gli adempimenti da mettere in atto per l’avvio dell’attività e affronta le problematiche burocratiche e amministrative che potrebbero sorgere, anche con riferimento alla scelta della forma giuridica e del regime fiscale.
Fra le novità di questa edizione, rispetto a quella precedente, è da evidenziare il ripristino (seppur con qualche variazione) dei previgenti paletti che consentivano l'accesso al regime forfetario e delle cause ostative. Per tali soggetti, poi, è previsto un regime premiale laddove adottino la fattura elettronica in luogo di quella cartacea (si ricorda, infatti, che per i contribuenti in regime forfetario non è previsto l'obbligo di emissione della fattura elettronica negli scambi B2B). Abrogato, ancora prima della sua entrata in vigore, il regime agevolato per imprenditori individuali che prevedeva l'applicazione di una flat tax al 20% sui ricavi superiori a 65mila euro e fino a 100mila euro.
Rivisto e ampliato anche il capitolo relativo alla trasmissione telematica dei corrispettivi con particolare riferimento alle sanzioni previste in caso di inadempimento.
Fra i finanziamenti e le agevolazioni, è stato rivisto l'incentivo Resto al Sud, posto che la legge di bilancio 2020 ha stabilito che, per gli anni 2019 e 2020, il requisito del limite di età si intende soddisfatto se posseduto alla data del 1° gennaio 2019 e che il Dl 24 ottobre 2019, n. 123, convertito, con modificazioni, dalla Legge 12 dicembre 2019, n. 156, ha esteso l'applicazione della misura anche ai territori dei comuni delle regioni Lazio, Marche e Umbria. Sempre in riferimento agli strumenti agevolativi, si ricorda che la legge di bilancio 2020 è intervenuta anche rifinanziando la cd. Nuova Sabatini con 540milioni di euro e estendendo il credito d'imposta concesso per gli investimenti nelle ZES ai beni acquisiti entro il 31 dicembre 2022 (anziché entro il 31 dicembre 2020).
Fra i nuovi strumenti agevolativi che trovano spazio nella seconda edizione di questo testo vi è da citare il crowdfunding ossia un particolare canale di finanziamento che prevede la raccolta di capitale tramite piattaforme online.
Dopo aver fornito una chiara definizione di cosa sia un’impresa nonché del ruolo e delle responsabilità dell’imprenditore, la guida consente al lettore di procedere lungo quel complesso viaggio che conduce all’avvio di un’attività d’impresa. A partire dalla redazione del business plan, l’unico strumento che permette di comprendere ogni aspetto legato all’avvio dell’attività e che consente all’imprenditore di valutare le potenzialità del progetto e misurare la sostenibilità economica e finanziaria dell’impresa.
Al lettore, quindi, saranno forniti tutti gli spunti e i suggerimenti utili a compilare un efficace business plan e condurre una corretta analisi dei fattori interni ed esterni: analisi di mercato, analisi SWOT, analisi del break even, analisi Make Or Buy.
Individuato il tipo di attività e verificata la profittabilità dell’idea, il neo imprenditore è chiamato a scegliere la forma giuridica in base alla quale costituire l’impresa. Tale scelta è spesso influenzata dal fabbisogno finanziario: se l’imprenditore, da solo, è in possesso del capitale necessario può sicuramente dare vita ad un’impresa individuale; diversamente dovrà ricorrere ad una società, dove due o più persone si mettono insieme per perseguire un fine comune.
La scelta non è facile poiché ad ogni forma giuridica corrispondono diverse responsabilità nei confronti dei soggetti terzi (rispondere delle obbligazioni con il patrimonio personale oppure limitare tale responsabilità alla sola quota conferita) e autonomia decisionale. L’imprenditore, pertanto, dovrà trovare il giusto equilibrio tra tali elementi.
Tutte le imprese sono chiamate a rispettare una serie di adempimenti amministrativi, fiscali e tributari. Alcuni di questi possono dipendere dal particolare regime fiscale adottato. Quando si parla di regime contabile e fiscale si intende l’insieme delle complessità, degli adempimenti e delle formalità che l’impresa deve osservare nonché l’insieme dei documenti che l’impresa deve conservare per essere in regola con il fisco e con il codice civile. Alcune imprese, ad esempio, determinano il reddito in maniera forfetaria o applicano un regime di contabilità semplificata.
A questo punto non resta altro da fare che dare vita all’impresa.
La procedura per comunicare l’avvio dell’attività è molto snella: una sola comunicazione da inviare al Registro delle Imprese - la Comunicazione Unica, per l’appunto - consente di espletare tutti gli adempimenti necessari quali, ad esempio, l’apertura della partita IVA, l’iscrizione presso il registro delle imprese, gli adempimenti ai fini previdenziali e assicurativi. L’impresa è immediatamente operativa. La SCIA, infatti, consente di iniziare l’attività nel momento stesso della presentazione al SUAP.
Sotto l’aspetto operativo, questa guida fornisce le principali istruzioni in tema di IVA (liquidazione, versamento, dichiarazione e rimborso), fatturazione elettronica (formato XML, Sistema di Interscambio, termini di emissione e modalità di trasmissione) e trasmissione telematica dei corrispettivi (il cosiddetto scontrino elettronico).
Di grande utilità risultano, infine, i capitoli dedicati ai finanziamenti e alle agevolazioni destinati a chi avvia una nuova impresa e al bilancio, con tutte le novità introdotte dal D.Lgs. 139/2015.
Introduzione
1. Cultura d’impresa
1.1 Impresa e imprenditore
1.1.1 Classificazione delle imprese
1.1.2 Libertà d'impresa
1.1.3 Impresa, azienda e ditta
1.1.4 L’imprenditore
1.1.5 Caratteristiche dell’imprenditore
1.1.6 Bisogni e idee
1.1.7 Obiettivi
1.2. Imprenditoria femminile
1.3 Franchising
1.3.1 Definizione di franchising
1.3.2 I numeri del franchising
1.3.3 Normativa
1.3.4 Tipologie di franchising
1.3.5 Contratto
1.3.6 Diritto d’ingresso e royalties
1.3.7 Obblighi dell’affiliante
1.3.8 Obblighi dell’affiliato
2. Business plan
2.1 Introduzione al business plan
2.2 Funzioni del business plan
2.3 Forma del business plan
2.4 Contenuto del business plan
2.4.1 Executive summary
2.4.2 Descrizione dell’impresa
2.4.3 Descrizione dei beni e dei servizi
2.4.4 Imprenditore, soci e risorse umane
2.4.5 Analisi di mercato
2.4.5.1 Analisi SWOT
2.4.6 Marketing
2.4.7 Piano finanziario, economico e patrimoniale
2.4.7.1 Ricavi di vendita
2.4.7.2 Costi operativi
2.4.7.2.1 Costi variabili, costi fissi e costi totali
2.4.7.3 Break even point
2.4.8 Analisi Make Or Buy
2.4.9 Margine di contribuzione
2.4.10 Rendiconto finanziario
2.4.11 Indicatori di equilibrio
3. Strumenti
3.1 Introduzione ai nuovi strumenti per l'impresa
3.2 Firma digitale
3.3 Posta elettronica certificata (PEC)
3.4 SPID
4. Forme giuridiche
4.1 Tipologie di imprese
4.2 Impresa individuale
4.3 Impresa familiare
4.4 Impresa coniugale
4.5 Società di persone
4.5.1 Società in nome collettivo
4.5.1.1 Atto costitutivo
4.5.1.2 Deposito dell’atto costitutivo
4.5.1.3 Modificazioni dell’atto costitutivo
4.5.2 Società in accomandita semplice
4.5.2.1 Atto costitutivo
4.6 Società di capitali
4.6.1 Società per azioni
4.6.6.1 Atto costitutivo
4.6.1.2 Statuto
4.6.1.3 Deposito dell’atto costitutivo
4.6.1.4 Sottoscrizione delle azioni
4.6.1.5 Assemblea
4.6.1.6 Conferimenti
4.6.1.6.1 Conferimenti in denaro
4.6.1.6.2 Conferimenti in natura
4.6.1.6.3 Conferimenti di valori mobiliari
4.6.1.7 Organizzazione delle società per azioni
4.6.1.7.1 Sistema tradizionale
4.6.1.7.2 Sistema dualistico
4.6.1.7.3 Sistema monistico
4.6.2 Società in accomandita per azioni
4.6.2.1 Atto costitutivo
4.6.2.2 Modificazioni dell’atto costitutivo
4.6.3 Società a responsabilità limitata
4.6.3.1 Atto costitutivo
4.6.3.2 Modificazioni dell’atto costitutivo
4.6.3.3 Conferimenti
4.6.3.3.1 Conferimenti in denaro
4.6.3.3.2 Conferimenti in natura
4.6.3.4 Organizzazione delle società a responsabilità limitata
4.6.3.4.1 Amministratori
4.6.3.4.2 Sindaco e revisione legale dei conti
4.6.3.5 Srl con capitale inferiore a euro 10mila
4.6.4 Società a responsabilità limitata semplificata
4.6.4.1 Atto costitutivo
5. Regimi fiscali
5.1 Introduzione ai regimi fiscali
5.2 Regime ordinario
5.3 Regime semplificato
5.3.1 Metodo 1
5.3.2 Metodo 2
5.3.3 Metodo 3
5.3.4 Regime di cassa
5.4 Regime forfetario
5.4.1 Requisiti di accesso
5.4.2 Cause di esclusione
5.4.3 IVA
5.4.4 Imposte sui redditi
5.4.5 Opzione per il regime ordinario
5.4.6 Scritture contabili
5.4.7 Ritenuta d’acconto
5.4.8 Regime contributivo agevolato
5.4.8.1 Misura dell’agevolazione
5.4.8.2 Accredito contributivo
5.4.8.3 Accesso al regime agevolato
5.4.8.3.1 Modalità di accesso per i soggetti già esercenti attività d’impresa
5.4.8.3.2 Modalità di accesso per i titolari di imprese di nuova costituzione
5.4.8.4 Uscita dal regime agevolato
5.4.8.4.1 Uscita naturale dal regime
5.4.8.4.2 Uscita per scelta del contribuente
5.4.8.4.3 Uscita per assenza del requisito
5.4.9 Fatturazione elettronica
5.4.10 Regime forfetario e lavoratori rimpatriati
5.5 Regime agevolato per imprenditori individuali (flat tax)
6. Adempimenti per l’avvio
6.1 Introduzione
6.2 Registro delle imprese
6.2.1 Soggetti obbligati
6.3 Comunicazione Unica
6.3.1 Software, servizi e piattaforme
6.3.1.1 ComunicaStarweb
6.3.1.2 Pratica semplice
6.3.1.3 Fedra e ComUnica
6.4 Documenti e moduli da trasmettere
6.4.1 Moduli per l’Agenzia delle entrate
6.4.2 Moduli per l’Inps
6.4.3 Moduli per l’Inail
6.4.4 SUAP e SCIA
6.4.4.1 Introduzione
6.4.4.2 Sportello unico delle attività produttive (SUAP)
6.4.4.2.1 Il portale «Impresa in un giorno»
6.4.4.3 Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA)
7. IVA e fatturazione elettronica
7.1 Disciplina dell’imposta sul valore aggiunto
7.1.1 Introduzione all’IVA
7.1.2 Ambito di applicazione
7.1.3 Base imponibile
7.1.4 Aliquote
7.1.5 Liquidazione e versamento
7.1.6 Rimborso IVA
7.1.7 Dichiarazione IVA
7.1.7.1 Soggetti esonerati
7.1.7.2 Modalità di versamento
7.1.8 Acconto IVA
7.1.8.1 Soggetti obbligati
7.1.8.2 Soggetti esonerati
7.1.8.3 Modalità di calcolo
7.1.8.3.1 Metodo storico
7.1.8.3.2 Metodo previsionale
7.1.8.3.3. Metodo analitico
7.1.8.4 Modalità di versamento
7.2 Fatturazione elettronica
7.2.1 Emissione della fattura
7.2.2 Definizione di fattura elettronica
7.2.3 Formato XML
7.2.4 Sistema di Interscambio
7.2.5 Contenuto della fattura
7.2.6 Fattura semplificata
7.2.7 Termine di emissione
7.3 Trasmissione telematica dei corrispettivi
7.3.1 Introduzione
7.3.2 Distributori automatici
7.3.3 Benzina e gasolio per motori
7.3.4 Soggetti con volume d’affari superiore a euro 400mila
7.3.5 Avvio generalizzato dell’obbligo di trasmissione
7.3.6 Termine di trasmissione
7.3.7 Sanzioni
8. Finanziamenti e agevolazioni
8.1 Resto al Sud
8.1.1 Soggetti beneficiari
8.1.2 Soggetti non ammessi
8.1.3 Investimenti ammessi
8.1.4 Finanziamento e contributo
8.1.5 Presentazione della domanda
8.2 Nuova Sabatini
8.2.1 Soggetti beneficiari
8.2.2 Soggetti non ammessi
8.2.3 Scadenza
8.2.4 Investimenti ammessi
8.2.5 Finanziamenti e contributi
8.2.5.1 Finanziamenti
8.2.5.2 Contributi
8.2.5.3 Manifattura digitale
8.2.5.4 Sostegno alla capitalizzazione
8.2.6 Presentazione della domanda
8.2.7 Concessione del contributo
8.2.7.1 Finanziamenti di importo non superiore a euro 100mila
8.3 Nuove imprese a tasso zero
8.3.1 Soggetti beneficiari
8.3.2 Investimenti ammessi
8.3.3 Presentazione della domanda
8.3.4 Piano d’impresa
8.3.5 Valutazione delle domande
8.3.6 Concessione del finanziamento
8.3.7 Novità del decreto Crescita
8.4 Zone economiche speciali (ZES)
8.4.1 Disciplina delle ZES
8.4.2 Definizione di ZES
8.4.3 Agevolazioni
8.4.4 Condizioni
8.4.5 Attuazione delle ZES
8.4.6 Istituzione delle ZES
8.4.7 Comunicazione all’Agenzia delle entrate
8.5 Crowdfunding
8.5.1 Equity based crowdfunding
8.5.2 Reward based crowdfunding
8.5.3 Lending crowdfunding
8.6 Il portale «Incentivi.gov»
9. Bilancio
9.1 Introduzione al bilancio
9.2 Principi di redazione del bilancio
9.3 Stato patrimoniale
9.4 Conto economico
9.5 Rendiconto finanziario
9.6 Nota integrativa
9.7 Bilancio in forma abbreviata
9.8 Bilancio delle micro-imprese
9.9 Analisi di bilancio
9.9.1 Equilibrio finanziario
9.9.1.1 Capitale Circolante Netto
9.9.1.2 Indice di capitalizzazione
9.9.1.3 Indice di indebitamento (leverage)
9.9.2 Equilibrio economico
9.9.2.1 Return on Equity (ROE)
9.9.2.2 Return on Investment (ROI)
L’internazionalizzazione vede sempre più le imprese nazionali coinvolte in operazioni a cui partecipano più soggetti esteri, sia comunitari che extracomunitari. Talvolta le operazioni poste in essere pongono gli operatori di fronte a problematiche e dubbi operativi di non facile ed immediata soluzione.
Il presente ebook vuole essere una guida per quanti si trovano a dover gestire da un punto di vista fiscale operazioni con l’estero. Le risposte sono elaborate con lo scopo di offrire soluzioni ai più frequenti dubbi interpretativi che si hanno nella pratica quotidiana.
Premessa
1. Territorialità dell’imposta
1. Vendita di un bene immobile estero
2. Acquisto da extra UE ed introduzione in un deposito doganale
3. Riparazione di un macchinario da operatore UE e territorialità IVA
4. Riparazione di un macchinario da operatore extra Ue e territorialità IVA
5. Cessione di beni effettuata a bordo di navi
6. Cessione di beni a bordo di un aereo
7. Cessione di un bene immobile in Italia da parte di soggetto estero
8. Cessione di un bene mobile non presente nel territorio dello Stato
9. Prestazione di consulenza
10. Trasporto merci da operatore UE verso soggetto passivo italiano
11. Trasporto merci da operatore italiano verso soggetto passivo italiano
12. Trasporto merci da operatore italiano verso soggetto passivo UE
13. Ristrutturazione di immobile situato in Italia
14. Trasporto passeggeri
15. Trasporto di beni per conto di un privato
16. Trasporto di beni per conto di un soggetto passivo
17. Trasporto di beni per conto di un soggetto passivo tra due Paesi extra UE
18. Assistenza tecnica a privato extra UE
19. Intermediazione su immobile in Italia
20. Intermediazione nel settore alberghiero
21. Intermediazione bene mobile
22. Intermediazione verso privato consumatore
23. Intermediazione internazionale
24. Noleggio a breve termine e utilizzo nella UE
25. Noleggio a breve termine ed utilizzo in Italia
26. Noleggio a lungo termine verso soggetto IVA UE
27. Noleggio a lungo termine verso privato
28. Noleggio a lungo termine verso privato extra UE
2. Scambi intracomunitari di beni
29. Acquisto intracomunitario e presupposti
30. Cessione intracomunitaria e presupposti
31. Acquisto intracomunitario da ente non commerciale
32. Reso in ambito intracomunitario
33. Fornitura di beni destinati a essere installati, montati o assiemati dal fornitore in un altro Stato membro dell’UE
34. Fornitura di impianto ad un operatore dell’UE
35. Trasferimento di beni in Italia da un altro Stato membro UE – lavorazione e successiva cessione all’esportazione dei beni
36. Consegna dei beni in garanzia nella UE
37. Acconti a fornitori UE
38. Acquisto e vendita di beni nello stesso Stato UE
39. Omaggi di beni ricevuti da Paesi comunitari
3. Esportazioni
40. Esportazione con e-fattura
41. Cessione all’esportazione con trasporto a cura del cessionario – prova di uscita dei beni dal territorio UE
42. Effetti delle note di credito sul plafond
43. Consegna dei beni in garanzia fuori dalla UE
44. Esportazione: cessionario esportatore abituale e plafond
45. Cessione di attività e subentro nel plafond
4. Le importazioni
46. Beni di provenienza extracomunitaria importati in Spagna per essere successivamente ceduti con trasporto in Svizzera
47. Base imponibile IVA nelle operazioni di importazione
48. Importazione in reverse charge
49. Importazione e detrazione IVA
50. Importazione con immissione in deposito
5. Le triangolazioni
51. Triangolazione con intervento di soggetto extra UE
52. Triangolazione comunitaria nazionale: IT1 – IT2 - UE
53. Triangolazione comunitaria nazionale: IT1 – UE – IT2
54. Triangolazione comunitaria nazionale: UE - IT1 – IT2
55. Triangolazione comunitaria: UE – UE – IT
56. Triangolazione comunitaria: UE –IT -UE
57. Triangolazione comunitaria: IT –UE-UE
58. Triangolazione EXTRA UE -IT-UE
59. Triangolazione UE-EXTRA UE -IT
60. Triangolazione EXTRA UE –UE-IT
61. Triangolazione IT-IT-EXTRA UE
62. Triangolazione IT-EXTRA UE-IT
63. Triangolazione IT-EXTRA UE-EXTRA UE
64. Triangolazione UE-IT-EXTRA UE
65. Triangolazione EXTRA UE – IT -IT
66. Triangolazione EXTRA UE – IT –EXTRA UE
67. Triangolazione EXTRA UE -EXTRA UE-IT
6. Scambi di beni con San Marino
68. Cessioni ad operatore economico di San Marino
69. Acquisti di beni da San Marino
70. San Marino e fattura elettronica
71. San Marino e prestazioni di servizi
7. Brexit
72. Conseguenze ai fini IVA della Brexit
73. Acquisti e cessioni di beni e Brexit
74. Prestazioni di servizi generiche e Brexit
75. Identificazione in Italia di operatore del Regno Unito e Brexit
76. Rimborso imposta assolta nel Regno Unito e Brexit
77. Cessioni a viaggiatori e Brexit
Riferimenti normativi
Legislazione
Prassi
Guida alla disciplina del funzionamento dei depositi IVA e alle nuove regole di assolvimento dell'Iva decorrenti dal 1° aprile 2017, aggiornata con l'entrata in vigore dal 1° gennaio 2020, delle novità introdotte con il regolamento di esecuzione (UE) 2018/1912 del Consiglio del 4 dicembre 2018 e della direttiva UE 2018/1919 del Consiglio del 7 dicembre 2018.
• Il deposito fiscale ai fini dell’IVA
• La rilevazione dei movimenti dei beni
• Le operazioni agevolate
• L’estrazione dei beni dal deposito IVA
• La garanzia per l’IVA sull’estrazione dei beni immessi in libera pratica dal deposito IVA
• L’applicazione dell’IVA
• L’estrazione dei beni dal deposito IVA con la dichiarazione d’intento
• Le prestazioni di servizi inerenti al deposito IVA
• I risvolti operativi ai fini dell’IVA
• L’attività del depositario quale rappresentante fiscale
• La disciplina speciale per benzina, gasolio e altri prodotti carburanti e combustibili
• Il contratto di call-off stock
• Il contratto di consignment stock
• La fattura elettronica
• Le nuove condizioni per effettuare la cessione intracomunitaria
• Le operazioni intracomunitarie a catena
• La prova del trasporto intracomunitario
• Appendice
Dal 1° aprile 2017, la disciplina del funzionamento dei depositi IVA segue le nuove regole fissate con l’art. 4, commi 7 e 8, del d.l. 22 ottobre 2016, n. 193. Talune regole sono semplificate in quanto nel deposito IVA possono essere introdotti beni senza alcuna distinzione di carattere merceologico né di carattere soggettivo tra operatori nazionali o comunitari o extracomunitari.
Inoltre, qualsiasi operatore può procedere all’estrazione dei beni essendo stati soppressi gli obblighi di essere iscritti alla CCIAA da almeno un anno e di attestare l’effettiva attività e la regolarità dei versamenti dell’IVA.
Restano invariate le regole da seguire per effettuare le estrazioni dei beni introdotti a seguito di acquisti intracomunitari (per cui la fattura deve essere integrata con l’IVA). Per i beni immessi in regime di libera pratica le regole procedurali sono diventate definitive con la pubblicazione del d.m. 23 febbraio 2017.
Tuttavia, le novità, non gradite, sono individuate con il fatto che l’estrazione fatta da un operatore nazionale comporta il versamento dell’IVA con il modello F24, ma senza la possibilità di beneficiare della compensazione con eventuali crediti. Tale regola comporta, quindi un’immediata entrata erariale, ma, contemporaneamente, anche il formarsi di una situazione creditoria. Va prestata attenzione al fatto che l’imposta è dovuta da chi procede all’estrazione dei beni ma deve essere versata dal gestore del deposito in suo nome e per suo conto, essendo solidalmente responsabile dell’adempimento, anche in ordine alle sanzioni. Qualora l’operatore utilizzi la c.d. “lettera d’intento”, il gestore deve effettuare il c.d. “riscontro telematico”.
L’inosservanza di tali incombenze è valutata ai fini della revoca dell’autorizzazione a gestire il deposito.
Dal 1° gennaio 2020 sono entrate in vigore le novità introdotte con il regolamento di esecuzione (UE) 2018/1912 del Consiglio del 4 dicembre 2018 e della direttiva UE 2018/1919 del Consiglio del 7 dicembre 2018. Sono norme di immediata applicazione, pur non essendo ancora recepite nella legislazione italiana, che apportano novità sostanziali quali l’efficacia sostanziale (e non formale) del codice identificativo IVA
del cessionario comunitario che deve essere indicato nella fattura emessa e nei modelli INTRASTAT relativi alla cessione intracomunitaria, la prova della cessione intracomunitaria ai fini della regola di “non imponibilità ai fini dell’IVA”.
A ciò vanno aggiunte le semplificazioni procedurali relative ai contratti in regime di call-off stock (che si aggiungono a quelle di “consignment stock), e alle “cessioni intracomunitarie a catena.”
Le novità non sono di poco conto, anche in relazione alle nuove procedure introdotte, che per la loro applicazione pratica hanno la necessità di ottenere opportuni e tempestivi chiarimenti ufficiali, valorizzando l’istituto dei depositi IVA e delle recenti novità.
Presentazione
Depositi fiscali IVA: la normativa dal 1° aprile 2017
1. Il deposito fiscale ai fini dell’IVA
1. L’istituto del deposito fiscale
2. La definizione di deposito IVA
3. I beni che possono essere immessi nel deposito IVA
4. I soggetti abilitati alla gestione dei depositi IVA
4.1. I depositi IVA per i quali non è prevista l’autorizzazione
4.2. I depositi IVA per i quali è richiesta l’autorizzazione
2. La rilevazione dei movimenti dei beni
1. La movimentazione dei beni
2. L’introduzione e l’estrazione dei beni
3. Il controllo sulla gestione del deposito
4. L’irregolare introduzione di beni nel deposito
3. Le operazioni agevolate
1. Le operazioni agevolate ammesse nei depositi IVA
2. Le operazioni che presuppongono la contestuale introduzione fisica dei beni nel deposito IVA
2.1. Gli acquisti intracomunitari di beni eseguiti mediante introduzione nel deposito IVA
2.2. L’immissione in libera pratica di beni destinati ad essere introdotti nel deposito IVA
2.3. Le cessioni di beni eseguite mediante introduzione nel deposito IVA
2.4. Le cessioni di beni elencati nella tabella A-bis allegata al d.l. 30 agosto 1993, n. 331
3. Le operazioni che sono eseguite sui beni che si trovano nel deposito IVA
3.1. Le cessioni di beni custoditi nel deposito IVA
3.2. Le prestazioni di servizi rese sui beni custoditi nel deposito IVA
3.3. Il trasferimento dei beni in altro deposito IVA
4. L’estrazione dei beni dal deposito IVA
1. Le modalità di estrazione dei beni dal deposito IVA
2. Le cessioni all’estero
2.1. Le cessioni intracomunitarie
2.2. Le cessioni all’esportazione
2.3. L’utilizzazione o la commercializzazione in Italia
3. Il consignment stock
4. Il destinatario della lettera d’intento
5. La garanzia per l’IVA sull’estrazione dei beni immessi in libera pratica dal deposito IVA
1. Le regole dell’estrazione
2. I requisiti di affidabilità
3. L’attestazione della garanzia
4. L’esclusione della garanzia
6. L’applicazione dell’IVA
1. Il momento rilevante per l’applicazione dell’IVA
2. La base imponibile
3. Le modalità di versamento dell’IVA
4. I beni di provenienza extracomunitaria immessi in libera pratica
5. I soggetti tenuti all’osservanza degli obblighi
6. Il soggetto interessato da più fattispecie
7. L’estrazione dei beni dal deposito IVA con la dichiarazione d’intento
8. Le prestazioni di servizi inerenti al deposito IVA
1. La rilevanza delle prestazioni di servizi
2. L’individuazione delle prestazioni di servizi
9. I risvolti operativi ai fini dell’IVA
1. La detrazione dell’IVA
2. La mancata introduzione di beni immessi in libera pratica
3. Le indicazioni nella dichiarazione annuale IVA
10. L’attività del depositario quale rappresentante fiscale
1. I soggetti passivi
2. La regola
3. La responsabilità solidale del gestore del deposito per il pagamento dell’IVA
11. La disciplina speciale per benzina, gasolio e altri prodotti carburanti e combustibili
12. Il contratto di call-off stock
1. Il quadro normativo
2. La qualificazione del contratto
3. L’esclusione del “trasferimento dei beni a se stesso”
4. La decadenza della condizione sospensiva
5. Il registro dei movimenti
13. Il contratto di consignment stock
1. I profili contrattuali
2. La gestione fiscale
2.1. La regola
2.2. Gli adempimenti per la gestione in ambito comunitario
2.3. La gestione degli adempimenti in ambito extracomunitario
3. La stabile organizzazione
14. La fattura elettronica
1. La regola operativa
2. Le autofatture
3. L’inversione contabile
4. I depositi IVA
5. L’esterometro
15. Le nuove condizioni per effettuare la cessione intracomunitaria
1. L’archivio VIES
16. Le operazioni intracomunitarie a catena
1. L’innovazione normativa
2. La c.d. “triangolazione comunitaria”
3. Le operazioni “a catena”
17. La prova del trasporto intracomunitario
1. La norma interna
2. La presunzione del trasporto intracomunitario
Appendice
Normativa e Prassi
Come pianificare e realizzare un’operazione di export o investimento estero.
Aggiornato con gli Incoterm 2020
L’internazionalizzazione delle imprese è, per l’economia italiana, una questione di fondamentale importanza.
Lo dimostra il fatto che ogni anno l’Italia esporta per circa 450 miliardi di euro (463 mld nel 2018), che rappresenta circa il 25% del Pil (1.765 mld nel 2018).
A questo risultato contribuiscono oltre 100.000 imprese (136.000 nel 2018, di cui però 77.445 con un export annuale non superiore a 75.000 euro).
Pur essendo questi dati confortanti, è probabile che l’export italiano possa crescere ancora se molti altri operatori economici sapessero come muoversi nei mercati internazionali. Inoltre è possibile che quegli 80.000 operatori, che sono oggi degli esportatori occasionali, possano sviluppare la loro presenza internazionale, se possedessero le necessarie competenze per operare con efficacia nei paesi esteri.
Questo ebook punta quindi a fornire agli operatori economici che non hanno mai esportato, o che lo hanno fatto episodicamente, e che sono intenzionati ad allargare la propria attività in altri mercati, delle informazioni di base, di natura essenzialmente pratica, per poter pianificare un’operazione di internazionalizzazione, che può essere rappresentata:
Dato che operare nei mercati esteri richiede una notevole preparazione ed organizzazione, il testo comincia con l’illustrazione di uno strumento, il Business Plan (BP), che può consentire un’efficace pianificazione delle operazioni estere, per passare poi ad illustrare le principali tecniche per realizzare operazioni di internazionalizzazione, ed in particolare quelle concernenti la vendita all’estero di proprie merci.
Più precisamente, il primo capitolo descrive il BP per l’internazionalizzazione, partendo dall’evidenziazione delle sue differenze rispetto ad un generico BP, che descrive iniziative imprenditoriali nel paese di residenza, per proseguire con il richiamo delle principali tipologie di operazioni di internazionalizzazione e dei principali destinatari di questo documento. Si passa poi ad esaminare i contenuti tipici di un BP per l’internazionalizzazione, per concludere con alcuni suggerimenti sulle modalità di redazione di questo documento.
Il secondo capitolo invece è una sorta di manuale basico di commercio estero, perché in sintesi spiega come attuare un BP per l’internazionalizzazione, partendo dall’analisi e valutazione dei mercati esteri, e dall’individuazione di potenziali partner locali, per proseguire con l’illustrazione di tutte le iniziative che occorre mettere in campo per effettuare un’operazione di esportazione, o di investimento estero, ossia la redazione di contratti internazionali, il disbrigo degli adempimenti doganali, l’organizzazione dei trasporti internazionali e la scelta dei metodi di pagamento internazionale.
Il testo presenta alcune caratteristiche che è importante conoscere fin dall’inizio per valorizzarne al meglio il contenuto:
Introduzione
1. Il Business Plan per l’internazionalizzazione
1.1 Le differenze del Business Plan (BP) per l’internazionalizzazione rispetto al BP riferito al mercato interno
1.2 Le operazioni oggetto di un BP per l’internazionalizzazione
1.3 I destinatari di un BP per l’internazionalizzazione
1.4 I contenuti di un BP per l’internazionalizzazione
1.4.1 La descrizione dell’azienda che intende internazionalizzarsi
1.4.2 Le prospettive dell’azienda tramite l’analisi Swot
1.4.3 Le strategie aziendali
1.4.4 L’analisi del mercato estero
1.4.5 La descrizione dell’operazione di internazionalizzazione
1.4.6 Il piano di marketing
1.4.7 Il conto economico previsionale
1.4.8 Il piano degli investimenti
1.4.9 Il prospetto del cash flow atteso
1.4.10 Il piano finanziario
1.4.11 L’Executive summary
1.5 Le modalità di redazione del BP per l’internazionalizzazione
2. Le modalità di realizzazione di un’operazione di internazionalizzazione
2.1 Quadro generale delle operazioni per l’internazionalizzazione
2.2 Le tecniche di valutazione dei mercati internazionali
2.2.1 I criteri per la valutazione dei mercati esteri
2.2.2 Le modalità di reperimento delle informazioni sui criteri per la valutazione dei mercati esteri
2.3 Le tecniche di scouting dei potenziali partner nei mercati esteri
2.3.1 La ricerca dei potenziali partner in Europa e negli Usa
2.3.2 La ricerca dei potenziali partner nel resto del mondo
2.3.3 I suggerimenti per l’impostazione delle trattative con gli operatori esteri individuati
2.4 Le tecniche di redazione dei contratti internazionali
2.4.1 Le tipologie di contratti per le operazioni di internazionalizzazione
2.4.2 Le 2 versioni di contratti per le operazioni di internazionalizzazione
2.4.3 Il contenuto tipico di un ordine di vendita internazionale
2.4.4 Il contenuto tipico di un contratto internazionale
2.4.5 Le regole applicabili ai contratti internazionali
2.4.6 La procedura di redazione dei contratti internazionali
2.5 Le tecniche di gestione del passaggio doganale
2.5.1 La definizione di passaggio doganale delle merci e le ragioni della sua complessità
2.5.2 L’acquisizione delle informazioni per il passaggio doganale
2.5.3 Le modalità di acquisizione delle info per il passaggio doganale delle merci nei paesi extracomunitari
2.5.4 Le modalità per il passaggio doganale delle merci esportate
2.6 Le tecniche di organizzazione dei trasporti internazionali
2.6.1 La decisione sulla logistica
2.6.2 La scelta dell’Incoterm
2.6.3 L’individuazione dei fornitori di servizi di trasporto internazionale
2.6.4 La scelta della modalità di trasporto internazionale
2.6.5 I contenuti del contratto di trasporto internazionale
2.7 Le tecniche di gestione dei pagamenti internazionali
2.7.1 Le modalità di pagamento internazionale
2.7.2. Gli strumenti di pagamento internazionale
2.7.3 La lettera di credito
2.7.4 La standby letter of credit o payment guarantee
Conclusione
La Legge n. 55 del 14 giugno 2019, di conversione con modifiche del Decreto legge n. 32/2019 (Sblocca Cantieri), è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 92 del 17 giugno 2019.
Lo Sblocca Cantieri contiene "Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l'accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici" ed è in vigore dal 18 giugno 2019.
Nel dettaglio, il D.L. 32 si compone di 30 articoli, divisi in tre distinti capi:
Scopo di questo ebook è fornire un commento alla disciplina da ultimo introdotta con la conversione in legge del D.L. 32, con specifico riferimento agli affidamenti dei contratti pubblici e di infrastrutture, all'edilizia e all'assetto urbanistico e gestione del territorio. L'ebook è dunque dedicato solo al Capo I del decreto legge.
Stefano Bertuzzi
Avvocato in Roma.
Gianluca Cottarelli
Avvocato in Roma.
PARTE I - LA RIFORMA DEGLI APPALTI E DEI CONTRATTI PUBBLICI
1. La sospensione parziale e temporanea del codice dei contratti pubblici
2. Disposizioni speciali per il biennio 2019-2020
3. Il collegio consultivo tecnico
4. Il sistema delle fonti in materia di appalti pubblici
5. Modifiche in tema di pianificazione, programmazione e progettazione
5.1. Il progetto di fattibilità tecnica ed economica
5.2. Le spese strumentali
5.3. Affidamento di concessioni agli affidatari di incarichi di progettazione
5.4. Verifica preventiva della progettazione
5.5. Pubblicità legale dei contratti pubblici
6. Modifiche in ordine all’affidamento di contratti pubblici “sotto soglia”
6.1. Calcolo del valore stimato degli appalti
6.2. Anticipazione del prezzo all’appaltatore
6.3. Affidamento diretto
6.4. Aggiudicazione dei contratti sotto-soglia
6.5. I Mercati elettronici
7. Modifiche in tema di modalità comuni alle procedure di affidamento
7.1. Gli archeologi possono essere affidatari dei servizi di architettura e ingegneria
7.2. I consorzi stabili
8. L’affidamento congiunto di progettazione ed esecuzione (c.d. appalto integrato)
9. Modifiche in materia di svolgimento delle procedure per i settori ordinari
9.1. I Motivi di esclusione
9.2. I requisiti di partecipazione
9.3. Il sistema di attestazione della qualificazione degli esecutori di lavori
9.4. Regolamento di attuazione in relazione allo schema per la certificazione dell’esecuzione dei lavori
9.5. Validità di certificati e altri documenti
9.6. Casi di divieto di avvalimento
9.7. I Criteri di aggiudicazione dell’appalto – OEPV e minor prezzo
9.8. L’anomalia delle offerte
10. Altre modifiche al codice dei contratti pubblici
10.1. 10.1 Disciplina transitoria del subappalto
10.2. Differimento della disciplina relativa agli affidamenti dei concessionari
10.3. Qualificazione contraente generale
10.4. Misure per il partenariato pubblico-privato (la finanza di progetto)
10.5. Soppressione albo direttori dei lavori e dei collaudatori (appalti a contraente generale)
10.6. Le concessioni autostradali
10.7. Disciplina transitoria
11. Modifiche al codice del processo amministrativo
12. Disposizioni sulle procedure di affidamento in caso di crisi di impresa
13. Norme urgenti in materia di soggetti coinvolti negli appalti pubblici
14. Commissari straordinari, interventi sostitutivi e responsabilità erariali
14.1. Nomina dei Commissari straordinari (commi 1 e 5)
14.2. Il Commissario straordinario del D.L. n. 67/1997
14.3. Poteri dei Commissari straordinari (commi 2 e 3)
14.4. InvestItalia e comunicazioni dei Commissari straordinari (comma 4)
15. Norme applicabili in materia di procedimenti di localizzazione di opere di interesse statale
16. Disposizioni urgenti in materia di infrastrutture
PARTE II – NOVITÀ IN MATERIA DI ATTIVITÀ EDILIZIA
1. La nuova disciplina dei controlli
2. La denuncia dei lavori
3. L’attività edilizia nelle zone sismiche
PARTE III – L’ASSETTO URBANISTICO E LA GESTIONE DEL TERRITORIO
1. Norme in materia di rigenerazione urbana
2. La messa in sicurezza di edifici e territorio
3. Misure per l’accelerazione degli interventi di edilizia sanitaria
4. Disposizioni in materia di ciclovie interurbane
5. Disposizioni urgenti per gli edifici condominiali degradati o ubicati in aree degradate
Guida all'adempimento del nuovo scontrino elettronico dal 1° gennaio 2020, aggiornato con il Collegato Legge di Bilancio 2020 Decreto 124/2019.
Dal 1° luglio 2019, sempre nell’ottica di favorire i processi di digitalizzazione delle imprese, è entrato in vigore un nuovo adempimento di carattere fiscale. Infatti, dopo l’avvento della fatturazione elettronica nei rapporti B2B e B2C è stato introdotto il c.d. “scontrino elettronico”. Tutti gli operatori economici obbligati all’emissione dello scontrino o della ricevuta fiscale trasmettono, quotidianamente, all’Agenzia delle Entrate i dati relativi agli incassi giornalieri rilevati nei propri misuratori fiscali.
Tale rivoluzione, come anzi detto, connessa all’avvento della fatturazione elettronica tra privati, ha come scopo principale quello di combattere l’evasione fiscale favorendo uno scambio immediato delle informazioni tra contribuente e amministrazione finanziaria.
Nel presente e-book affronteremo le principali tematiche connesse al nuovo adempimento con un focus particolare sugli ultimi provvedimenti normativi e sulle ultime risoluzioni emanate dall’Agenzia delle Entrate.
Il nuovo adempimento, come anzi detto obbligatorio già dal 1° luglio 2019 per i contribuenti con volume d’affari superiore a 400.000 euro, verrà esteso a tutti i commercianti e ai soggetti di cui all’art. 22 del D.P.R. 633/72, indipendentemente dal volume d’affari annuale.
Successivamente all’entrata in vigore generalizzata di tale obbligo non sarà più possibile utilizzare le vecchie ricevute o l’emissione dello scontrino fiscale che dovranno essere sostituiti dalla fatturazione elettronica o dalla emissione dello scontrino c.d. elettronico.
Nella prima parte della pubblicazione verrà affrontato il contesto normativo di riferimento con un focus particolare sui recenti provvedimenti emanati dall’Agenzia delle Entrate e dal Ministero delle Economia e Finanza.
Nella seconda parte verranno affrontate, con un taglio operativo, le modalità di assolvimento del nuovo obbligo e le particolarità connesse al funzionamento dei misuratori fiscali.
Nella terza parte verrà affrontata la questione relativa ai soggetti esonerati dall’adempimento e alle criticità connesse alla loro individuazione.
Nella quarta parte verrà affrontata la tematica connessa al credito d’imposta spettante, per l’esercizio 2019 e 2020, a tutti i contribuenti che acquistano o adeguano un misuratore fiscale al fine di poter adempiere alla trasmissione telematica di corrispettivi giornalieri.
Nell’ultima parte vengono affrontate alcune tematiche in relazione agli adempimenti che i soggetti obbligati devono porre in essere, all’interno del portale “Fatture e Corrispettivi”, per collegare il misuratore fiscale ed eventualmente intervenire qualora vi siano delle particolari problematiche di connessione.
Il lavoro sarà completato da una appendice normativa utile al fine di rendere maggiormente fruibile al lettore la presente pubblicazione.
Introduzione
1. Contesto normativo di riferimento
1.1 Legge n. 311 del 30/12/2004
1.2 Decreto legislativo n. 127 del 05/08/2015
1.3 Decreto Ministero Economia e Finanze del 10/05/2019
1.4 Risoluzione 116/E del 21/12/2016 e Risoluzione 47/E del 8/05/2019
1.5. Provvedimento Agenzia delle Entrate n.99297 e n.99344 del 2019.
1.6. Decreto Legge 26 ottobre 2019 n.124
1.7. Ultimi provvedimenti e chiarimenti emanati dall’Agenzia delle Entrate
2. I corrispettivi elettronici: modalità di assolvimento dell’adempimento
2.1 Implicazioni del nuovo adempimento
2.2 Modalità operative di assolvimento dell’adempimento
2.3 Obbligo di certificazione: il documento di ASSIREVI
2.4 Regime sanzionatorio
2.5 Fattura elettronica semplificata: un’alternativa da considerare
3. I soggetti esonerati dalla trasmissione telematica dei corrispettivi
3.1 Esenzione per commercio elettronico indiretto
3.2 Trasmissione telematica dei corrispettivi anche per i forfetari
4. Credito d’imposta per acquisto o adeguamento misuratori fiscali
4.1 Esemplificazione pratica determinazione e utilizzo del credito d’imposta
5. Modalità operative per l’adeguamento dei misuratori fiscali
5.1 Le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate
5.2 Guida alla configurazione e adattamento dei registratori telematici
5.2.1 Primo passo: dotarsi di un registratore telematico
5.2.2 Secondo passo: ottenere le credenziali per accedere al portale
5.2.3 Terzo passo: accreditamento del Registratore Telematico
5.2.4 Quarto passo: installazione, censimento, attivazione e messa in servizio del Registratore Telematico
5.2.5 Quinto passo: utilizzo dei servizi messi a disposizione del soggetto obbligato
5.2.6 Sesto passo: consultazione
5.2.7 Settimo passo: consultazione e download massivo
5.3 Malfunzionamento del Registratore telematico
5.4 Periodo transitorio per soggetti non dotati di Registratore Telematico
6. Il cronoprogramma degli adeguamenti
Appendice normativa
Decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127
Decreto MEF del 10 maggio 2019
Risoluzione n.116 /E del 21 dicembre 2016
Risoluzione n. 47/E dell’8 maggio 2019
Risoluzione N. 33 /E del 1 marzo 2019
Provvedimento Agenzia delle Entrate n. 99297/2019
Provvedimento 739122 del 31/10/2019
Molte novità rispetto al testo originario per il decreto fiscale dopo il suo passaggio in Parlamento. In breve le principali.
Confermato comunque l'impianto originario per cui è destinata ad entrare in vigore da gennaio la stretta sulle compensazioni indebite per le quali sono previste sanzioni in percentuale dell'importo.
Stretta anche sui versamenti fiscali per i dipendenti nei contratti di appalto ma solo per quelli a partire da 200.000 euro e senza più alcuna responsabilità solidale con il committente che è tenuto solo a verificare i corretti versamenti, nel caso di società non in regola in passato.
Ampliato il ravvedimento operoso in versione “estesa” a tutti i tributi, compresi quelli locali.
Riconosciute le nuove agevolazioni fiscali per i lavoratori rimpatriati e i ricercatori previste dal 2020 anche in caso di rientro in Italia a partire dalla data di entrata in vigore del Decreto Crescita (dal 30 giugno 2019).
L'esterometro diventa trimestrale.
Per i lavoratori dipendenti a partire dal 2021 cambiano i termini di presentazione del 730 che scadranno il 30 settembre. Il termine poi diventa mobile, con l'obbligo per i sostituti d'imposta di effettuare il congualio il mese dopo quello di presentazione, ovvero il secondo mese successivo in caso di pensione.
Slitta poi dal 1° gennaio 2020 al 1° luglio 2020 l’entrata in vigore della lotteria degli scontrini ma non ci saranno più sanzioni per i commercianti e professionisti che non accettano i pagamenti elettronici.
Per tutti i dividendi corrisposti alla società semplice scatta il regime di tassazione per trasparenza con la conseguente applicazione del corrispondente regime fiscale.
Ridotto il tetto massimo per gli interessi da versare per i pagamenti rateali e le cartelle.
Modificate le sanzioni penali per alcuni dei reati fiscali. Significativa stretta sulle sanzioni amministrative per le società.
Possibilità di compensare i crediti certificati e vantati nei confronti di Pubbliche Amministrazioni per pagare i debiti tributari anche per gli anni 2019 e 2020.
Tra le altre novità la possibilità di rinegoziazione dei mutuo prima casa anche per chi è già stato pignorato.
Obbligo dei pagamento del bollo auto solo tramite pagoPa e nuovi controlli contro l'evasione; assicurazione auto “di famiglia” estesa anche ai veicoli di categorie diverse e ai rinnovi, ma solo in assenza di incidenti; aumento della tassa di soggiorno per le città con più turisti; estensione delle agevolazioni fiscali per l’acquisto dei veicoli da parte dei portatori di handicap anche ai motori ibridi o elettrici; proroga ancora per un anno dell'attuale modalità di calcolo della TARI con sconti per gli studi professionali.
Nell'e-book l'illustrazione in dettaglio di tutte le norme approvate.
1. Accollo del debito d’imposta altrui e divieto di compensazione – Articolo 1
2. Cessazione partita IVA ed inibizione compensazione – Articolo 2
3. Contrasto alle indebite compensazioni – Art.3
4. Ritenute e compensazioni in appalti e subappalti ed estensione del regime del reverse charge per il contrasto dell’illecita somministrazione di manodopera – Art. 4
5. Contrasto alle frodi in materia di accisa – Art. 5
6. Prevenzione delle frodi nel settore dei carburanti – Art. 6
7. Contrasto alle frodi nel settore degli idrocarburi e di altri prodotti – Art.7
8. Disposizioni in materia di accisa sul gasolio commerciale - Art. 8
9. Frodi nell’acquisto di veicoli fiscalmente usati – Art. 9
10. Estensione del sistema INFOIL - Art. 10
11. Ravvedimento operoso – Art. 10-bis
12. Introduzione Documento Amministrativo Semplificato telematico - Art. 11
13. Finanziamento degli interventi per la digitalizzazione della logistica portuale – Art. 11-bis
14. Trasmissione telematica dei quantitativi di energia elettrica e di gas naturale - Art. 12
15. Trust - Art. 13
16. Modifiche alla disciplina dei piani di risparmio a lungo termine – Art. 13-bis
17. Agevolazioni fiscali per i lavoratori impatriati – Art. 13-ter
18. Utilizzo dei file delle fatture elettroniche - Art. 14
19. Fatturazione elettronica e sistema tessera sanitaria - Art. 15
20. Semplificazioni fiscali - Art. 16
21. Ampliamento della platea dei contribuenti che possono utilizzare il modello 730 e riordino dei termini dell'assistenza fiscale – Art. 16-bis.
22. Potenziamento dell’Amministrazione finanziaria – Art. 16-ter
23. Imposta di bollo sulle fatture elettroniche - Art. 17
24. Modifiche al regime dell’utilizzo del contante - Art. 18
25. Esenzione fiscale dei premi della lotteria nazionale degli scontrini ed istituzione di premi speciali per il cashless - Art. 19
26. Lotteria degli scontrini - Art. 20
27. Certificazioni fiscali e pagamenti elettronici - Art. 21
28. Credito d’imposta su commissioni pagamenti elettronici - Art. 22
29. Sanzioni per mancata accettazione di pagamenti effettuati con carte di debito e credito – Art. 23
TITOLO II - Disposizioni in materia di giochi
30. Proroga gare scommesse e Bingo - Art. 24
31. Termine per la sostituzione degli apparecchi da gioco - Art. 25
32. Prelievo erariale unico sugli apparecchi da intrattenimento - Art. 26
33. Registro unico degli operatori del gioco pubblico - Art. 27
34. Blocco dei pagamenti a soggetti senza concessione - Art. 28
35. Agente sotto copertura – Art. 29
36. Disposizioni relative all’articolo 24 del decreto-legge n. 98 del 2011 - Art. 30
37. Omesso versamento dell’imposta unica - Art. 31
TITOLO III - Ulteriori disposizioni fiscali
38. Adeguamento sentenza della Corte di Giustizia UE - Art. 32
39. Adeguamento alla sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea del 20 giugno 2019, causa C-291/18 (direttiva 95/7/ CE). Modifica dell’articolo 2, comma 4, della legge 18 febbraio 1997, n. 28 – Art. 32-bis
40. Imposta sul valore aggiunto con aliquota agevolata su prodotti igienico-sanitari – Art. 32-ter
41. Modifiche al regime fiscale degli utili distribuiti a società semplici - Art. 32-quater
42. Trattamento fiscale delle convenzioni per la realizzazione di opere di urbanizzazione - Art. 32-quinquies
43. Ristrutturazione e riqualificazione energetica delle strutture degli ex ospedali psichiatrici - Art. 32-sexies
44. Sospensione adempimenti connessi ad eventi sismici - Art. 33
45. Fondo per le vittime dell’amianto – Art. 33-bis
46. Compartecipazione comunale al gettito accertato – Art. 34
47. Modifiche all’articolo 96 del TUIR – Art. 35
48. Incentivi Conto Energia - Art. 36
49. Disposizioni sui termini di pagamento della definizione agevolata e sui tassi di interesse – Art. 37
50. Imposta municipale propria per le piattaforme marine - Art. 38
51. Riversamento del tributo per l’esercizio delle funzioni ambientali – Art. 38-bis
52. Introduzione dell'obbligo di pagamento della tassa automobilistica regionale attraverso il sistema dei pagamenti elettronici pagoPA - Art. 38-ter
CAPO IV - Modifiche della disciplina penale in materia tributaria e della responsabilità amministrativa degli enti nella stessa materia
53. Modifica della disciplina penale e della responsabilità amministrativa degli enti – Art. 56
Capo V - Ulteriori disposizioni per esigenze indifferibili
54. RFI ed Equitalia Giustizia - Art.40
55. Norme in materia di condizioni per la circolazione del materiale rotabile – Art. 40-bis
56. Fondo di garanzia PMI – Art. 41
57. Mutui ipotecari per l'acquisto di immobili destinati a «prima casa» ed oggetto di procedura esecutiva – Art. 41-bis
58. Fusioni e associazioni di comuni – Art. 42
59. Affitti passivi PA – Art. 43
60. Abrogazione dell’articolo 6, comma 6-ter, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138 – Art. 44
61. Disposizioni in materia di salute – Art. 45
62. Disposizioni in materia di fiscalità regionale e locale - Art. 46
63. Disposizioni perequative in materia di edilizia scolastica – Art. 46-bis
64. Disposizioni sul trasporto pubblico locale - Art. 47
65. Adeguamento banca dati di riferimento rendiconto di gestione comuni - Art. 48
66. Revisione priorità investimenti - Art. 49
67. Disposizioni in materia di tempi di pagamento dei debiti commerciali della P.A. - Art. 50
68. Pagamento dei compensi per prestazioni di lavoro straordinario effettuate dalle Forze di polizia e dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco nel 2018 - Art. 50-bis
69. Attività informatiche in favore di organismi pubblici - Art. 51
70. Incentivi per l'acquisto dei dispositivi antiabbandono - Art. 52
71. Disposizioni in materia di trasporto - Art. 53
72. Disposizioni in materia di agevolazioni fiscali relative ai veicoli elettrici e a motore ibrido utilizzati dagli invalidi - Art. 53-bis
73. Alitalia – Art. 54
74. Misure a favore della competitività delle imprese italiane - Art. 55
75. Misure a favore della competitività delle imprese italiane del settore assicurativo e della produzione di veicoli a motore – Art. 55-bis
76. Disciplina dell’uso di prodotti fitosanitari da parte degli utilizzatori non professionali e aliquota dell’imposta sul valore aggiunto - Art. 55-ter
77. Compensazione Fondo perequativo IRAP – Art. 56
78. Disposizioni in materia di enti locali – Art. 57
79. Disciplina della TARI – coefficienti e termini deliberazione PEF e tariffe – introduzione del bonus sociale rifiuti e automatismo bonus energia elettrica, gas e idrico - Art. 57-bis
80. Organo di revisione economico-finanziario - Art. 57-ter
81. Indennità di funzione minima per l’esercizio della carica di sindaco e per i presidenti di provincia - Art. 57-quater
82. Capacità fiscale dei comuni, delle province e delle città metropolitane - Art. 57-quinquies
83. Quota versamenti in acconto – Art. 58
84. Investimenti dei fondi pensione nel capitale delle micro, piccole e medie imprese – Art. 58-bis
85. Finanziamento della cassa integrazione guadagni straordinaria per cessazione dell’attività produttiva – Art. 58-ter
86. Regime tributario dell’Accademia nazionale dei Lincei – Art. 58-quater
87. Modifiche all’allegato 1 al regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1999, n. 158 - Art. 58-quinquies
88. Modifiche agli articoli 147-ter e 148 del testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 - Art. 58-sexies
89. Fondo per le emergenze nazionali - Art. 58-septies
Testo della legge di conversione del 19.12.2019 n. 157 e del Decreto Fiscale D.L. 124/2019 coordinato.
