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TRATTAMENTO CONTABILE E INFORMATIVA DELLE STOCK OPTION

Trattamento contabile e informativa delle Stock Option

I piani di stock option ai dipendenti: l’IFRS 2 e la rendicontazione non finanziaria

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Il trattamento contabile dei piani di stock option è da sempre un topic rilevante per l’impatto economico sul bilancio e sulla disclosure. In più, l’analisi della materialità degli aspetti attinenti al personale, nell’approccio di gestire l’impresa secondo un Modello Sostenibile - Sustanaible Business Model, SBM – nella sintesi nella rendicontazione non finanziaria, conferma l’effettività del tema. Anche sotto il profilo fiscale, l’Agenzia delle Entrate, con la risposta all’ interpello n. 23 del 5/2/2020,  è tornata a pronunciarsi sul regime fiscale applicabile ai piani di stock option

Si ricorda che, i piani di stock option sono strumenti di incentivazione che vengono solitamente concessi ai dipendenti di un’azienda, al top management, ai membri del consiglio di amministrazione. Tali piani assegnano al dipendente la facoltà di acquistare (o di assegnare), nel caso si utilizzino azioni emesse in precedenza, o di sottoscrivere, nel caso si utilizzino azioni di nuova emissione, titoli rappresentativi del capitale di rischio della società. Le opzioni concesse al dipendente sono tecnicamente assimilabili alle opzioni call di tipo americano, poiché concedono il diritto di acquisire i titoli entro un dato intervallo di tempo (scadenza opzione) e a un dato prezzo (strike price).

In particolare, il dipendente che riceve l’offerta di opzioni, generalmente a un prezzo di esercizio pari o inferiore a quello di mercato, ha l’opportunità di realizzare una plusvalenza se in un momento successivo a quello di assegnazione delle opzioni il prezzo del titolo supera quello di esercizio. In caso contrario le opzioni perdono di ogni valore. I piani di stock option prevedono, solitamente, tempi diversi durante i quali il dipendente può decidere di esercitare il proprio diritto di opzione ed acquistare le azioni offerte ad un prezzo predeterminato. 

L’IFRS 2 si occupa di disciplinare il momento della rilevazione contabile e la valutazione al fair value delle operazioni che prevedono pagamenti basati su azioni. La ratio sottostante al principio, è che la stock option è un contratto stipulato tra l’impresa e il dipendente assegnatario da cui deriva in capo a quest’ultimo il diritto ad acquistare un certo quantitativo di azioni dell’impresa, ad un prezzo prestabilito (prezzo di esercizio) ed entro un determinato intervallo di tempo.

Ciò contabilmente si traduce in un incremento di patrimonio netto e/o un debito verso il dipendente, nonché la rilevazione in conto economico del costo del lavoro.

Il principio prevede tre differenti tipologie di transazioni:

  1. equity-settled share-based payment transactions” (operazioni con pagamento basato su azioni regolate con strumenti rappresentativi di capitale)
  2. cash-settled share-based payment transactions” (operazioni con pagamento basato su azioni regolate per cassa);
  3. share-based payment transactions with cash alternative” (operazioni con pagamento basato su azioni con facoltà di scelta di regolamento a favore di una delle controparti)

L’informativa di bilancio prevede una serie di dettagliate informazioni, a carico dell’impresa, che devono essere fornite all’utilizzatore di bilancio e agli stakeholder al fine di poter comprendere: 

  1. la natura e la misura degli accordi di pagamento basato su azioni in essere nell’esercizio di riferimento; 
  2. le modalità di determinazione del fair value dei beni o servizi ricevuti e degli strumenti rappresentativi del capitale assegnati durante l’esercizio; 
  3. l’effetto delle operazioni con pagamento basato su azioni sul risultato economico e sulla situazione patrimoniale e finanziaria dell’impresa.

 

Con riferimento all’informativa non finanziaria, le raccomandazioni di rendicontazione del Global Reporting Institute (GRI), nell’informativa generale dell’”Etica e Integrità”, GRI 102, con riferimento all’indicatore sul   tasso di retribuzione totale annua, avvertono che l’impresa debba considerare la retribuzione diretta come “somma della retribuzione totale in denaro, il fair value totale per tutti gli incentivi annuali a lungo termine relativi alle assegnazione di stock option, parti o unità di restricted stock, parti o unità di performance stock, parti di phantom stock, diritti di rivalutazione delle azioni e premi in denaro a lungo termine”. Ciò permette di costruire un indicatore non finanziario attendibile e confrontabile nel tempo e nello spazio, capace di descrivere l’impatto della politica della remunerazione dei dipendenti a favore di una più competa informativa sulla gestione dei temi materiali, ed il loro impatto ai fini degli obiettivi di sostenibilità, Social (degli ESG). L’informativa non finanziaria sugli aspetti del personale dipendente dell’organizzazione, insieme agli indicatori economico-finanziari, permette agli stakeholder di effettuare più attente valutazioni.

Per leggere l'approfondimento completo clicca qui.

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