La Legge di bilancio 2020, istituisce una imposta sul consumo dei Manufatti Con Singolo Impiego (MACSI) che
La norma chiarisce subito che l’imposta non è dovuta sui MACSI compostabili e sulle siringhe rientranti tra i dispositivi medici.
Il momento in cui sorge l'obbligazione tributaria corrisponde al momento della produzione, dell'importazione o introduzione definitiva nel territorio nazionale del manufatto. In pratica l'imposta diviene esigibile all'atto dell'immissione in consumo dei MACSI nel territorio nazionale. Il soggetto passivo dell'imposta è:
L'ammontare dell'imposta sul consumo è pari ad 1 euro per chilogrammo di materia plastica contenuta nei MACSI. L'accertamento dell'imposta avviene sulla base di dichiarazioni trimestrali presentate all'Agenzia delle Entrate entro la fine del mese successivo al trimestre solare cui la dichiarazione si riferisce; entro il medesimo termine viene effettuato il versamento dell'imposta dovuta. La norma inoltre prevede che l'imposta sia pagata con F24 e che sia possibile la compensazione con altre imposte e contributi nonché il rimborso qualora l'imposta risulti indebitamente pagata.
Attenzione però, non tutto il male viene per nuocere. La disposizione infatti prevede per le imprese produttrici di MACSI, un credito di imposta nella misura del 10% delle spese sostenute nell'anno 2020 per l'adeguamento tecnologico finalizzato alla produzione di manufatti biodegradabili e compostabili. Il credito d'imposta
Le disposizioni in esame potranno avere effetto a decorrere dal primo giorno del secondo mese successivo alla data di pubblicazione del provvedimento interdirettoriale dell'Agenzia delle entrate e dell'Agenzia dogane e monopoli previsto per febbraio 2020.
Il Governo, dopo le polemiche ricevute, è allo studio di una disposizione più soft.
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