L’Istat, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, l’Inps, l’Inail e l’Anpal hanno pubblicato sui rispettivi siti web la Nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell’occupazione relativa al secondo trimestre 2019 (aprile- giugno) (Allegata sotto). Una novità di questo rapporto sono i dati sulla durata dei rapporti di lavoro a termine instaurati , elemento non presente in precedenza .
Nella nota iniziale sul quadro di insieme si evidenziano in particolare
- un aumento dell’occupazione sia rispetto al trimestre precedente sia su base annua,
- un contesto di sostanziale ristagno dell’attività economica confermata, nell’ultimo trimestre, da una variazione congiunturale nulla del Pil e sostanziale parita di unità di lavoro effettuate
- il tasso di occupazione destagionalizzato si porta al 59,1% (+0,3 punti in confronto al trimestre precedente) , riguarda sia le donne sia gli uomini e interessa tutte le classi di età .
Piu in particolare si rilevano :
- leggera crescita tendenziale dell’occupazione dipendente in termini sia di occupati (+0,5% ) sia di posizioni lavorative riferite ai settori dell’industria e dei servizi (+1,4%) , ossia un aumento di 379 mila posizioni lavorative rispetto al secondo del 2018, che interessa tutte le classi dimensionali d’impresa .
- Il lavoro indipendente, secondo l'Istat, per il secondo trimestre consecutivo mostra una crescita congiunturale (+17 mila occupati, +0,3%) ma diminuisce su base annua (-19 mila occupati, -0,4%).
La crescita riguarda tutti i settori di attività economica, soprattutto i servizi (+76 mila), mentre l’industria in senso stretto (+7 mila) e le costruzioni (+5 mila) mostrano incrementi meno rilevanti.
La crescita congiunturale delle posizioni lavorative dipendenti sulla base delle CO riguarda le posizioni a tempo indeterminato (+134 mila)
Il lavoro a tempo determinato subisce una nuova, consistente, riduzione (-45 mila). Entrambe queste tendenze continuano a essere influenzate da un elevato livello di trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato (+159 mila) .
I dati delle comunicazioni obbligatorie segnalano che le posizioni lavorative attivate a tempo determinato hanno una durata:
- per il 38,8% fino a 30 giorni (il 15,8% un solo giorno),
- il 33,7% da 2 a 6 mesi e
- l’1,8% delle attivazioni prevede oltre un anno .
Tra i giovani di 15-34 anni il tasso di occupazione continua a crescere, in termini sia congiunturali sia tendenziali.
Rimane significativo l’impatto dell’invecchiamento della popolazione, che contribuisce a spiegare la crescita del numero degli occupati ultracinquantenni , indotta anche dall’allungamento dell’età pensionabile.
Il numero dei lavoratori in somministrazione subisce una riduzione tendenziale scendendo a 387 mila unità
Prosegue l’aumento tendenziale del numero dei lavoratori a chiamata o intermittenti (+15 mila unità rispetto all’analogo trimestre del 2018)
Il Contratto di Prestazione Occasionale ha visto coinvolti, ogni mese, circa 20 mila lavoratori nel secondo trimestre 2019, mentre i lavoratori pagati con i titoli del Libretto sono circa 9 mila unità, con lievi oscillazioni mensili.
Infine per quanto riguarda la salute nei posti di lavoro:
- Gli infortuni sul lavoro sono stati 137 mila (di cui 116 mila in occasione di lavoro e 21 mila in itinere), in calo del 2,5% rispetto all'analogo trimestre del 2018 Gli infortuni sul lavoro con esito mortale sono stati 212 , 6 in più di quelli del secondo trimestre del 2018 .
- Le malattie professionale sono state 16.739, in aumento del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2018.