E' stato pubblicato dall'INPS l’Osservatorio Cassa Integrazione Guadagni con i dati di luglio 2019. Il numero di ore autorizzate per trattamenti di integrazione salariale è stato pari a 19.056.909, in aumento del 33,5% rispetto allo stesso mese del 2018 (14.278.082). In particolare: le ore autorizzate per gli interventi di:
- Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO) sono state 8.847.531, in aumento del 17% rispetto a luglio 2018;
- Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria ( CIGS) sono state 10.025.875, in aumento del 50,2% rispetto a luglio 2018;
- Cassa Integrazione Guadagni in Deroga (CIGD) sono state 183.503, in aumento del 317,5% rispetto a luglio 2018.
A giugno 2019 sono state presentate 135.269 domande di NASpI, 2.463 di DIS-COLL e 152 di mobilità, per un totale di 137.884 domande, segnando una diminuzione del 3,17% rispetto a giugno 2018. In allegato all’Osservatorio sulla Cassa Integrazione Guadagni è stato pubblicato sul sito INPS il Focus agosto 2019 (pdf 1MB) con i dati di luglio.
Sul fronte dell'Occupazione, sempre sul sito INPS, sono stati pubblicati i dati di giugno 2019 dell’Osservatorio sul precariato. Nel primo semestre del 2019, nel settore privato complessivamente le assunzioni sono state 3.726.334. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la crescita ha riguardato i contratti a tempo indeterminato, di apprendistato, stagionali e intermittenti. Risultano in diminuzione i contratti a tempo determinato e quelli in somministrazione.
Negli ultimi 6 mesi, rispetto allo stesso periodo del 2018, le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato, sono passate da 231.866 a 372.016. In crescita anche le conferme di rapporti di apprendistato con un +16,1% .
Le cessazioni sono state 2.902.048, in diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2018: la riduzione ha riguardato le cessazioni di contratti in somministrazione, di rapporti a termine e di rapporti a tempo indeterminato. In crescita sono invece le cessazioni di rapporti con contratto intermittente, stagionale e in apprendistato.
La situazione economica di riferimento (rapporto ISTAT di giugno 2019 pubblicato il 29 agosto)
Nel secondo trimestre del 2019 il prodotto interno lordo (Pil), è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente ed è diminuito dello 0,1% nei confronti del secondo trimestre del 2018.
La variazione congiunturale del Pil nella stima preliminare del 31 luglio 2019 era risultata anch’essa pari a zero; in quell’occasione la variazione tendenziale risultava nulla.
Rispetto al trimestre precedente, i dati d della domanda interna registrano una variazione nulla dei consumi finali nazionali e una crescita dell’1,9% degli investimenti fissi lordi. Le esportazioni sono cresciute dell’1% e le importazioni dell’1,1%.
L’apporto della domanda estera netta è risultato anch’esso nullo. Per contro, la variazione delle scorte ha contribuito negativamente alla variazione del Pil per 0,3 punti percentuali.
Dal lato dell’offerta di beni e servizi si registrano andamenti congiunturali negativi per il valore aggiunto dell’agricoltura e dell’industria, con diminuzioni, rispettivamente, dell’1,2% e dello 0,4%, mentre il valore aggiunto dei servizi è cresciuto dello 0,1%.
Fatturato industria in particolare : Per gli ordinativi il calo congiunturale riflette la contenuta crescita delle commesse provenienti dal mercato interno (+1,1%) e la marcata diminuzione di quelle provenienti dall’estero (-3,8%).
- Il calo congiunturale del fatturato è diffuso con intensità diverse a tutti i raggruppamenti principali diindustrie: -0,2% per i beni strumentali, -0,4% per i beni di consumo, -0,8% per i beni intermedi e -2,8% per l’energia.
- Con riferimento al comparto manufatturiero, le industrie tessili e quelle dei mezzi di trasporto registrano la crescita tendenziale del fatturato più rilevante (+4,1%), mentre l’industria farmaceutica mostra il calo maggiore (-12,6%).