E' attiva da ieri la piattaforma INPS/banche che consente la gestione delle domande di finanziamento APE per chi ha compiuto 63 anni e, se ha almeno 20 anni di contributi versati, puo' ottenere il prestito-ponte fino al momento della pensione di vecchiaia. Gli istituti che hanno aderito e gestiranno con l'INPS i finanziamenti sono UNIPOL e Intesa San Paolo e Allianz per le polizze assicurative che garantiscono i prestiti .
Sono già in lavorazione 100 domande arrivate il primo giorno mentre sono 7mila le richieste di certificazione dei requisiti che si potevano inoltrare all'INPS già dal 13 febbraio scorso.
Chi ha già maturato i requisiti l'anno scorso ha tempo solo fino 18 aprile, mercoledi prossimo per inoltrare la domanda , che ricordiamo è irrevocabile, per ottenere anche gli arretrati relativi al primo anno di "prestito". Ricordiamo infatti che ufficialmente l'APE è in vigore dal 18 maggio 2017 e i ritardi della fase gestionale sono da attribuire alla complessita delle procedure di scambio tra istituti coinvolti ma non hanno fatto perdere i diritti acquisiti a chi li ha maturati a partire da quella data.
Nel frattempo ieri l'INPS ha emanato un ulteriore messaggio ( n. 1604 2018) in cui informa sulle modalità di recupero e di attivazione del Fondo di garanzia gestito dall'INSP in convezione con MEF e Ministero del lavoro, ovvero su quando il Fondo di garanzia sarà chiamato a intervenire:
Si tratta dei casi di :
- revoca della pensione
- incapienza della pensione
- mancato intervento dell'istituto assicurativo o erogazione di quote di APE non dovute per decesso dell'intestatario .
Il messaggio precisa che in casi di inadempienza del Fondo scatta, in ultima istanza, la garanzia dello Stato.