Buone notizie per i disoccupati che avevano richiesto l'Ape sociale e si sono visti negare la certificazione dall'INPS. L’istituto di previdenza , con il messaggio 4195 del 25 ottobre 2017 fornisce le nuove istruzioni sul requisito dello stato di disoccupazione ai fini dell'accesso all'APE sociale (l'anticipo pensionistico fino a 3 anni e 7 mesi a carico dello Stato , riservato ad alcune categorie di lavoratori in difficoltà L.232-2016).
Il Ministero del lavoro aveva comunicato infatti qualche giorno fa l'intenzione di ampliare l'interpretazione dei requisiti di accesso, anche in considerazione dell'elevatissimo numero di domande da parte di disoccupati respinte nella prima fase di analisi (terminata il 15 ottobre ) . Ne è risultato un esubero di risorse disponibili per il 2017, anche perché, come evidenziato dal direttore generale Di Michele, le domande di Ape sociale da lavoratori in stato di disoccupazione erano la grande maggioranza del totale.
Le istruzioni INPS pubblicate a luglio sulla base del decreto ministeriale , prevedevano che potessero accedere all'Ape sociale solo i disoccupati che avevano esaurito la disponibilità della Naspi da almeno 3 mesi e non avevano svolto successivamente alcun lavoro occasionale né con contratto a termine.
Il messaggio del 25 ottobre invece specifica ora che:
- sia presenza di periodi di lavoro subordinato
- che di lavoro occasionale attraverso voucher, singolarmente inferiori a 6 mesi
non si perde lo status di disoccupato, e si puo accedere all'APE SOCIALE.
Vista la disponibilità dei fondi, le domande si possono ancora presentare entro il prossimo 30 novembre e l enuove direttive si applicheranno sia alle nuove richieste sia per le domande già inviate ma respinte, che l'INPS provvederà a rivalutare in automatico notificando il nuovo esito invia telematica. Il riesame non inciderà senza incidenza sulla data di decorrenza delle prestazioni (come chiarito dalle circolari INPS n.99 e 100 del 2017). Il nuovo indirizzo vale anche per le domande di ancticipo pensionistico a quota 41 per i lavoratori precoci.
Il cambio di rotta ministeriale ha già portato all'ampliamento dei requisiti anche in materia di requisito contributivo per l'APE SOCIALE, includendo anche i periodi di lavoro all'estero inzialmente esclusi, illustrato solo due giorni fa dall'INPS nel messaggio n. 4170-2017.