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RESIDENZA TRASFERITA IN ITALIA 2017: FLAT TAX SOLO SUI REDDITI ESTERI

2 minuti, Redazione , 10/03/2017

Residenza trasferita in Italia 2017: flat tax solo sui redditi esteri

Gli stranieri che trasferiscono la loro residenza fiscale in Italia possono pagare un'imposta sostitutiva sui redditi prodotti all’estero pari a 100.000 euro

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Gli stranieri che trasferiscono la loro residenza fiscale in Italia possono beneficiare di un una imposta sostitutiva sui redditi prodotti all’estero. A chiarire le modalità di funzionamento è arrivato un Provvedimento dell'Agenzia delle Entrate, seguito ieri da un comunicato stampa con chiarimenti.

In particolare, l’articolo 1, comma 152, della Legge di bilancio 2017 ha inserito nel TUIR l’articolo 24-bis che favorisce gli investimenti, i consumi ed il radicamento di nuclei familiari ed individui ad alto potenziale in Italia da parte di soggetti non residenti, prevedendo un regime fiscale speciale riservato alle persone fisiche che trasferiscono la residenza fiscale nel territorio dello Stato purché non siano state residenti in Italia, in almeno nove dei dieci periodi d’imposta che precedono l’inizio del periodo di validità dell’opzione. Il regime è opzionale e consente di versare un’imposta sostitutiva dell’imposta sui redditi delle persone fisiche relativamente ai redditi prodotti all’estero (fatta eccezione per le plusvalenze da cessioni di partecipazioni qualificate in soggetti esteri, realizzate entro cinque anni dal trasferimento in Italia).

L’opzione prevede il pagamento di un’imposta forfettaria di 100mila euro per ciascun periodo d’imposta per cui viene esercitata, al fine di attrarre ed incentivare il trasferimento della residenza nel nostro Paese degli High net worth individual, ossia delle persone con un alto patrimonio. I contribuenti in possesso dei requisiti possono aderire al nuovo regime nel momento della presentazione della dichiarazione dei redditi, riferita al periodo d’imposta in cui è stata trasferita la residenza fiscale in Italia o in quello immediatamente successivo. Il regime forfettario può essere esteso anche ad uno o più familiari in possesso dei requisiti, attraverso una specifica indicazione nella dichiarazione dei redditi riferita al periodo d’imposta in cui il familiaretrasferisce la residenza fiscale in Italia o in quella successiva. In questo caso, l’imposta sostitutiva è pari a 25mila euro per ciascuno dei familiari ai quali sono estesi gli effetti della stessa opzione.

Il versamento dell’imposta sostitutiva, nella misura di 100mila euro, deve essere effettuato in un’unica soluzione, per ciascun periodo di imposta di efficacia del regime, entro la data prevista per il versamento del saldo delle imposte sui redditi.

Attenzione: nel comunicato stampa di ieri, 9 marzo 2017, l'Agenzia ha chiarito che "i soggetti che intendono trasferire la loro residenza fiscale in Italia, aderendo all’opzione prevista dall’art 24-bis del TUIR, pagheranno un’imposta di 100mila euro esclusivamente sui redditi prodotti all’estero. Per i redditi prodotti in Italia dai neo residenti si applicano le aliquote ordinarie previste nel nostro Paese."

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dawnraptor - 10/03/2017

Non mi trovo d'accordo a definirlo un semplice spot elettorale. Non è solo perché in Italia le cose non funzionano in generale che non si deve tentare qualcosa di nuovo, che comunque nuovo non è perché è stato testato efficacemente altrove. Se vogliamo pensare che per migliorare dovrebbero eliminare da domani tutti gli sprechi e i pesi morti che ci trasciniamo appresso possiamo anche svegliarci e smettere di sognare. Mezza Italia produce e l'altra mezza mangia e basta. Se eliminiamo la mangeria mezza Italia muore di fame. Ci vorrebbe una rivoluzione. Chi ci va sulle barricate? Io? Voi? Tutti? E siamo sicuri che la rivoluzione non la faranno quelli che non potranno più mangiare a sbafo?

Miky - 09/03/2017

Se il nostro fosse un Paese con una "fiscalità normale", questo potrebbe anche essere considerato un provvedimento accettabile. Allo stato attuale delle cose, invece, è il peggior insulto che i nostri politici potessero farci. Se guardiamo le nostre buste paga, la retribuzione lorda è falcidiata dal 50% di ritenute (fiscali e previdenziali), alle quali va aggiunto ciò che il datore di lavoro versa di suo, la cifra che resta, quando la spendiamo, viene assorbita per il 22% dallo Stato (IVA) più tutte le tasse regionali comunali consorziali che gonfiano, raddoppiandole, le nostre bollette (gas-luce-acqua). I nostri figli vanno a lavorare come precari e percepiscono (se e quando!) mediamente 500 Euro al mese, sui quali la fiscalità locale (regione-comune) pretende il suo obolo. Non andiamo più in pensione, la sanità funziona bene solo se non ne hai bisogno...... E per questi, il problema è "attirare i ricconi", mentre i nostri giovani possono benissimo andarsene all'estero, perchè questo Paese non ne sente proprio la mancanza (Poletti docet).

dawnraptor - 09/03/2017

Mi spiace, stavolta non sono d’accordo. Si tratta di ricconi esteri, che al momento non pagano un euro in Italia. Ma se trasferissero la residenza qui, per il principio di tassazione su base mondiale che vige da noi, dovrebbero pagare in Italia le tasse sui redditi prodotti IN TUTTO IL MONDO, potendo detrarre, semplificando, le tasse già pagate altrove. Gli si dice che possono pagare 100.000 euro per tutti i redditi PRODOTTI ALL’ESTERO. Soldi che altrimenti non vedremmo. E in più, il riccone deve pagare le tasse su eventuali redditi prodotti in Italia, pagherà TARI, TASI e quant’altro per le residenze di lusso che si procurerà in Italia, assumerà personale per mantenerle, comprerà beni in Italia e così via. In Gran Bretagna l’han fatto prima di noi, con grandi benefici all’economia. Non è uno schiaffo ai poveri d’Italia, è un modo per creare nuova ricchezza e nuovo lavoro. Proprio i posti di lavoro che mancano.

Miky - 10/03/2017

TARI E TASI non le conterei come una aggiunta all'introito fiscale, dato che gli immobili sul suolo italiano la pagano ugualmente. quanto alla maggiore occupazione, credo ci voglia ben altro, dopo 10 anni di politiche che hanno incentivato l'esodo delle nostre imprese (tasse-burocrazia-diritto civile ecc. ecc.). Ho premesso "se fossimo un paese normale", purtroppo ci troviamo sull'orlo di una catastrofe economica e siamo nelle mani di persone prive di un qualsiasi progetto per risolverla, ora poi, ci aspetta un anno di "spot elettorali" ( e questo è uno di quelli !) e poi ?

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