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730 PRECOMPILATO: PER I MEDICI LA PROROGA AL 9 FEBBRAIO NON RISOLVE I PROBLEMI

1 minuto, Redazione , 25/01/2016

730 precompilato: per i medici la proroga al 9 febbraio non risolve i problemi

Nel frattempo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del 13.01.2016 che stabilisce i termini di invio dei dati relativi alle spese universitarie, funebri e di ristrutturazione.

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Dopo la proroga al 9 febbraio, concessa dall'Agenzia delle Entrate, per l'invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria, relativi alle spese sanitarie e ai rimborsi effettuati nel 2015, arrivano le critiche da parte dei medici della Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordni). Secondo i medici la proroga di 7 giorni lavorativi non risolve i problemi legati all'adempimento: "Riteniamo il rinvio di pochi giorni totalmente inadeguato ed esprimiamo tutta la nostra insoddisfazione e irritazione". Dello stesso parere è anche il Presidente della Commissione albo odontoiatri, Giuseppe Renzo, secondo cui "la proroga fino al 9 febbraio per l'invio dei dati sanitari è solo un modesto contentino …". Il presidente dell'Ordine di Napoli, Silvestro Scotti, afferma che su 25mila medici solo 5mila hanno già le credenziali. Si ricorda, tra l'altro, che il 730 precompilato di quest'anno non dovrebbe contenere solo le spese mediche, ma anche le spese universitarie, funebri e per i lavori di ristrutturazione. Il 22 gennaio 2016, infatti, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del 13.01.2016 secondo cui entro il 28 febbraio dovranno essere comunicate le spese di istruzione e quelle funebri, ed entro il 31 gennaio quelle di ristrutturazione. Le modalità tecniche  per  la  trasmissione  telematica  delle suddette comunicazioni saranno definite con un Provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate.

Per tutti gli aggiornamenti segui il Dossier dedicato alla Comunicazione delle spese sanitarie

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Tag: COMUNICAZIONE SPESE SANITARIE 2024 COMUNICAZIONE SPESE SANITARIE 2024 DICHIARAZIONE 730/2024: NOVITÀ DICHIARAZIONE 730/2024: NOVITÀ ONERI DEDUCIBILI E DETRAIBILI ONERI DEDUCIBILI E DETRAIBILI

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dawnraptor - 25/01/2016

Pur facendo sommessamente notare che, in generale, sulle prestazioni mediche non si paga iva, e che le ristrutturazioni edili private normalmente godono dell'iva al 10%, non posso che convenire: anche se lo sconto immediato fosse del 15%, potrebbe convenire ugualmente accettare lo sconto per il nero, specie se si è a inizio anno. Il dentista che paghi a gennaio 2016 te lo detrarrai minimo un anno e mezzo dopo. Per i lavori edili, ammesso e non concesso che qualche anno dopo l'ADE non ci trovi un cavillo e si riprenda tutti i soldi con le sanzioni, addirittura ci vogliono 10 anni. Senza contare che domani qualcuno ci verrà a controllare il c/c per vedere se potevamo permetterci la spesa, fregandosene di famiglie allargate, conviventi, aiuti esterni e così via, come se non fossimo in crisi da anni e le famiglie non si aiutassero come possono. Mettiamoci in testa che da lassù nessuno ci regala nulla: ce lo fanno pagare in pratiche e commercialista. Il 730 precompilato coi dati gentilmente forniti all'ADE dai soggetti di tutta Italia ci costerà un sacco di soldi: sono tutti adempimenti ulteriori, che qualcuno deve fare, ed essere pagato per farlo, che sia l'impiegata del dottore o il suo commercialista. E su chi si riverseranno queste ulteriori spese? Bingo! Sui clienti, tutti, anche quelli che il 730 se lo sarebbero fatto da soli, anche quelli che se lo fanno già fare dal loro commercialista. Perché comunque il 730 va integrato e controllato. Ma tanto, siamo abituati da un pezzo a chi si vanta presentandoci la torta (acida) fatta con la farina di altri.

Bruno BINI - 30/01/2016

Caro amico ti faccio sommessamente notare che con ragionamenti di questo tipo non ci possiamo lamentare se l'Italia vanta il non proprio onorevole primato di evasione Europea e non solo, quindi non dimenticare che pagare in nero può sembrarti una tua immediata convenienza ma alla fine del gioco potrai risparmiare (come dici tu un 15%) ma chi ti doveva fare la fattura risparmierà tra IVA e IRPEF almeno un 50%, cosicchè quest'ultimo lo pagherai di nuovo tu e tutti noi aimè in barba agli onesti, non aggiungo altro.

dawnraptor - 31/01/2016

Ma io non sto dicendo che è mia immediata convenienza pagare in nero e averne un vantaggio immediato. Io dico che i ritorni fiscali in detrazioni sono spalmati su troppi anni e soggetti a troppi cavilli per essere veramente appetibili, specie per chi magari ha già avuto qualche brutta esperienza. Il fatto che continuino ad emanarsi ogni anno circolari da decine di pagine sull'argomento non aiuta. Ed è anche vero che, di questi tempi, è facile che in una casa abitino persone non appartenenti all'immediato nucleo familiare, le quali possono ben contribuire all'andamento della casa. Ma questo contributo non è riconosciuto dall'ADE se non viene effettuato con mezzi tracciabili, anche se le persone convivono! E siccome ormai ci controllano anche la carta che usiamo al gabinetto, il contribuente vessato si difende come può. D'altronde, se da una transazione commerciale di 100 ti portano via il 22% di iva, il 23% minimo di tasse, più un 4% di IRAP, e poi magari anche il 27% di INPS, vedi bene che ti resta ben poco. "Quanto più stringete la presa, tanti più sistemi vi sgusceranno via tra le dita". La sfida è trovare un sistema per far pagare a tutti il giusto, non dissanguare quelli che non riescono a difendersi. Qui dopo che ti hanno ammazzato di tasse ti seppelliscono di burocrazia. Il sistema non funziona perché partite iva e privati hanno ancora convenienza a mettersi d'accordo contro quello che percepiscono come un nemico comune. Anzi, più infieriscono i controlli, e più aumenta la convenienza.

Miky - 25/01/2016

pagando subito e senza fattura: non si paga l'IVA (sconto immediato del 22%) Ti fanno uno sconticino (10/20 % senza calcolare la quota indeducibile dei 200 Euro) Ti risparmi tutta questa fila di menate che non finiscono più. E vissero tutti felici e contenti. Renzi: queste non sono "semplificazioni" queste sono COMPLICAZIONI ENORMI PER TUTTI !!! Se si vuole semplificare, si deve abbandonare la mentalità secondo la quale dietro ogni contribuente si nasconde un evasore; ora, con queste semplificazioni, diventa un tormentone persino per un semplice dipendente con qualche onere deducibie. I nostri politici "corrono sempre in America" per i più disparati motivi, consiglio loro diinformarsi su come funziona il fisco in quel paese: aliquote "umanamente accettabili", pochi adempimenti, galera per gli evasori. PRENDIAMO ESEMPIO.

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