Con l’articolo 23 del decreto Adempimenti il legislatore mira al «rafforzamento dei contenuti conoscitivi del cassetto fiscale».
Tale obiettivo viene perseguito, secondo quanto previsto dal comma 1, per mezzo della messa a disposizione dei contribuenti, all’interno della propria area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate, di «servizi digitali per la consultazione e l’acquisizione di tutti gli atti e le comunicazioni gestiti dall’Agenzia delle entrate che li riguardano, compresi quelli riguardanti i ruoli dell’Agenzia delle entrate-Riscossione relativi ad atti impositivi emessi dall’Agenzia delle entrate».
Con la Circolare n 9 del 2 maggio sono state evidenziate le novità.
1) Cassetto fiscale: implementato dalla Riforma Fiscale
L’acquisizione dei documenti suddetti, ai sensi del comma 2 dell’articolo 23, «è effettuata anche attraverso servizi di trasferimento massivo e in forma strutturata dei dati contenuti nei documenti stessi».
Con tali previsioni, il legislatore intende, pertanto, implementare l’area riservata del contribuente riguardante il c.d. “cassetto fiscale”, agendo su due fronti:
- da un lato, esponendo in modo graduale tutti gli atti e le comunicazioni gestiti dall’Agenzia delle entrate che riguardano il contribuente, nonché quelli riguardanti i ruoli dell’Agenzia delle entrate-Riscossione relativi ad atti impositivi emessi dall’Agenzia delle entrate;
- dall’altro, consentendo al contribuente di scaricare massivamente i dati disponibili all’interno della propria area riservata.
La definizione delle regole tecniche e amministrative per la graduale messa a disposizione, per l’accesso – ai contribuenti o agli intermediari da loro appositamente delegati – e per l’utilizzo dei predetti servizi digitali, viene demandata dal comma 3 dell’articolo 23 a uno o più provvedimenti del Direttore dell’Agenzia delle entrate, da emanare eventualmente previo parere favorevole del Garante per la protezione dei dati personali.
Ricordiamo che il cassetto fiscale è il servizio che consente la consultazione delle proprie informazioni fiscali, come:
- dati anagrafici
- dati delle dichiarazioni fiscali
- dati dei rimborsi
- dati dei versamenti effettuati tramite modello F24 e F23
- atti del registro (dati patrimoniali)
- dati e informazioni relativi agli studi di settore e agli indicatori sintetici di affidabilità fiscale (Isa)
- le informazioni sul proprio stato di iscrizione al Vies,
accedendo con una identità definita nell’ambito del Sistema pubblico di Identità Digitale (SPID, CIE o CNS) oppure delle credenziali rilasciate dall'Agenzia.