Il dropshipping è un particolare metodo di commercio al dettaglio, nato negli Stati Uniti più di dieci anni fa, e utilizzato prevalentemente nel commercio elettronico.
Si caratterizza per il fatto che con il dropshipping il venditore non tiene fisicamente nel proprio magazzino i prodotti che vende. Infatti la spedizione avviene direttamente dal produttore al cliente finale, con il venditore che svolge un ruolo simile a quello dell’intermediario.
Fondamentalmente quando un e-commerce vende un prodotto utilizzando il modello dropshipping, acquista l’articolo da una terza parte e lo fa spedire direttamente al cliente dalla terza parte stessa. Di conseguenza, il venditore non gestisce direttamente il prodotto. Quindi la principale differenza tra il dropshipping e il modello tradizionale di vendita al dettaglio è che il venditore non fa scorte e non possiede quindi un inventario.
Operativamente nel dropshipping intervengono quindi tre soggetti: un soggetto passivo d’imposta, chiamato dropshipper, interviene nella compravendita, di fatto in qualità di intermediario, senza possedere materialmente la merce da vendere, che, preso in carico l’ordine dell’acquirente finale, si occupa di trasmetterlo al fornitore, il quale spedirà la merce direttamente all’acquirente finale, preoccupandosi dell’imballaggio e della spedizione.
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1) Dal punto di vista fiscale cosa c’è da sapere?
Il dropshipping svolto attraverso internet è un’attività legalmente riconosciuta che rientra nell’ambito del commercio elettronico indiretto.
L’attività può essere svolta in modalità individuale o attraverso una società; gli adempimenti preliminari per svolgerla sono:
- eventuale costituzione della società (solo nel caso in cui non si svolga direttamente come ditta individuale);
- apertura della partita IVA;
- iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio competente per territorio;
- trasmissione della dichiarazione di inizio attività da effettuarsi attraverso la presentazione della SCIA, acronimo di Segnalazione Certificata di Inizio Attività al Comune in cui ha sede l’impresa;
- iscrizione (eventuale) alla Gestione Commercianti dell’INPS;
- eventuali ulteriori autorizzazioni, anche in base al settore merceologico di appartenenza.
Quando l’attività è svolta per il tramite di una società, l’impresa terrà una contabilità ordinaria e sarà soggetta a IRES e IRAP; quando è svolta in forma individuale potrà essere svolta facoltativamente:
- in regime ordinario, tenendo la contabilità semplificata, ed essere quindi soggetta a IRPEF;
- in regime forfettario, senza obbligo di tenuta delle scritture contabili, e applicando l’imposta sostitutiva del 15% (il 5% per i primi anni di attività, se il contribuente ne ha i requisiti).
In tutti questi casi, dal punto di vista fiscale, la problematica maggiore è rappresentata dalla gestione degli adempimenti IVA.
Infatti, il fatto che il cliente può essere un consumatore finale (operazione B2C) o un’altra impresa (B2B), e che lo stesso può essere anche di un altro paese all’interno o all’esterno dell’Unione Europea, comporta una serie di problematiche e di adempimenti IVA a cui l’imprenditore dovrà fare molta attenzione.
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2) Quindi devo fare attenzione alla gestione dell’IVA?
Esattamente, la gestione dell’IVA e degli adempimenti IVA, anche quando l’imprenditore è in regime forfetario, costituisce la sensibilità più importante a cui fare attenzione. Infatti bisognerà gestire in modo diverso l’IVA, e i relativi adempimenti, a seconda che il cliente finale sia:
- un consumatore finale in Italia;
- un consumatore finale in un altro paese dell’UE;
- un consumatore finale in un paese fuori dall’UE;
- un’altra impresa in Italia;
- un’altra impresa in un altro paese dell’UE
- un’altra impresa in un paese fuori dall’UE;
Senza trascurare anche gli eventuali adempimenti in tema di fatturazione elettronica.
Va anche segnalato che a partire dal 1° gennaio 2025, le regole IVA per le piccole imprese che vendono beni in altri Paesi dell’Unione Europea sono state semplificate grazie a un nuovo regime di franchigia transfrontaliera.
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3) Come saperne di più?
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L’eBook, realizzato da Salvatore Dimitri e Clara Pollet, consulenti d’impresa specializzati in problematiche IVA, nonché autori di diversi testi e approfondimenti sulle medesime tematiche, analizza la problematica da diverse angolazioni.
Dopo aver analizzato il fenomeno del dropshipping dal punto di vista operativo e imprenditoriale, l’eBook analizza la questione dal punto di vista fiscale, contabile, contributivo, senza dimenticare di segnalare al lettore i possibili rischi e i controlli possibili.
Gli autori pongono particolare attenzione alle implicazioni relative all’IVA, in quanto rappresenta l’aspetto più problematico, affrontando ogni specifica situazione e fornendo gli strumenti conoscitivi necessari per affrontarli.
Completano l’opera alcuni esempi pratici che affrontano il dropshipping da diversi punti di vista operativi.
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